La paura di fallire è sempre dietro l’angolo.
Spesso nasce, cresce e si evolve sulle macerie di circostanze che apparentemente non hanno nulla in camune ed è forse questo uno dei motivi per cui la si confonde con riservatezza, ritrosia, esitazione, goffaggine, imbarazzo, impaccio, insicurezza, soggezione, timidezza e chi più ne ha più ne metta.
A nulla, altrettanto spesso, servono i tantissimi corsi motivazionali che vogliono aiutarti a superarla, gli insegnamenti per nulla scontati che ci vengono tramandati ed impartiti da personaggi del passato come del presente.
Si pensi a Michael Jordan, chi non lo conosce?
Ha forgiato il suo carattere e la sua carriera facendo della paura per il fallimento non il suo tallone di Achille ma una base concreta su cui costruire il suo mondo e la sua carriera
"Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare di rinunciare a provarci."
"La paura è un ostacolo per molte persone, ma è un'illusione per me."
"I limiti sono spesso soltanto delle illusioni."
Jordan riafferma una verità nuda e cruda: tutti abbiamo paura di qualcosa, l’importante è come affrontiamo i demoni interiori che abbiamo.
Sappiamo, si ormai è chiaro, che il carattere di una persona è frutto di un mix ben assortito di valori e convinzioni che si uniscono al temperamento.
Se delle credenze e dei valori ne sappiamo abbastanza, per conoscere davvero sé stessi manca un elemento imprescindibile, scoprire come ci muoviamo nel nostro ambiente, elemento che viene spesso sottovalutato.
Come interagiamo con ciò e chi ci circonda?
Qual è il rapport che abbiamo prestabilito?
Come reagiamo agli input che arrivano dall’esterno?
Sì perché quando inizieremo ad osservarci davvero magari scopriremo che la paura di fallire che ci limita dipende da altro e spesso, a dispetto, da ciò che non abbiamo mai preso in considerazione.
Mi è sempre piaciuto studiare le biografie delle persone che hanno avuto successo e, credo anzi ne sono convinta, che sia davvero un’ottima e pratica soluzione per ricavarne spunti concreti per vivere meglio.
Oltre a Henry Ford, sempre nell’ambito imprenditoriale automobilistico, un altro illustre personaggio che ho sempre adorato è Durant, che pochi a dire il vero conoscono.
E perché mai? In fondo si tratta "solo" del fondatore della General Motors e della Chevrolet.
Di William Durant conservo sempre una frase
"Dimentica gli errori del passato. Dimentica i fallimenti. Dimentica tutto eccetto ciò che devi fare ora, e fallo."
È un aforisma che in molti dovremmo fare nostro.
Il passato ci tormenta ed altera la percezione del presente.
L’essere esperienziale che abbiamo ereditato dai nostri avi rimarca costantemente i nostri passati errori.
Il nostro inconscio non vuole che soffriamo e così, davanti a situazioni simili che ci hanno fatto già soffrire, semplicemente ci blocca.
A volte, però, dimentichiamo che i veri padroni a casa nostra siamo noi e che tutto dovrebbe servirci e non il contrario, in fondo non siamo i servi di nessuno.
Purtroppo, però, l’inconscio agisce indisturbato e per questo perdiamo delle occasioni e, soprattutto, per questo non superiamo i nostri limiti.
Tranquilla, non sei la sola che ha paura di fallire, soprattutto non sei la sola che ha paura del giudizio degli altri.
Pochi giorni fa, quando ahimè ero ancora in vacanza, in piazza c’erano dei balli di gruppo e tantissime persone in quella mischia.
Li guardo e sorrido.
Tutti si divertivano e quei balli piacevano anche a me, ma quella mattina non avevo voglia di buttarmi.
Tra le tante persone ne noto una… posso dirlo?
Completamente imbranata, si muoveva come un elefante in un negozio di cristalli.
Però era lì e ci provava e, soprattutto, si divertiva anche lui.
A questo punto, però, accade l’imprevisto.
Passano i minuti e mi accorgo che migliora, cavolo se migliora!
Fare, lo sta aiutando a migliorare.
Non ha ascoltato quella vocina dentro che probabilmente gli diceva "ma lascia perdere..." e si è buttato nella mischia.
Quante volte invece succede che non lo fai?
Che la vocina vinca e ti ritiri in buon ordine senza nemmeno provarci?
I sogni restano nei cassetti, le occasioni si perdono, i risultati scarseggiano, la soddisfazione anche.
Pensa che anche solo provarci, sarebbe una botta in alto per la tua autostima, perché anche nel caso non ci riuscissi, hai sicuramente imparato qualcosa ma soprattutto ti sei dimostrata che hai il coraggio di affrontare le sfide, affrontando la tua paura di fallire.
Che poi, che può succedere?
Nella peggiore delle ipotesi impari qualcosa.
E se invece succedesse che migliori?
Che un passo alla volta ce la fai?
Non lo puoi sapere, se non ti ci metti.
Se non ti butti mica lo sai come va a finire no? E allora inizia.
In questo momento sto per cimentarmi in una sfida che per me è molto importante e non lo so se ce la faccio.
Ma voglio buttarmici.
Nonostante la vocina prepotente che mi dice "ma chi te lo fa fareeee..."
E divertirmi mentre lo faccio.
Perché vuoi mettere il divertimento del viaggio?
L'adrenalina del fare qualcosa di nuovo, di diverso, invece che pensarla come una paura da affrontare?
Si, io mi butto.
Vuoi farlo anche tu con me?
Pensa che:
Quindi, io mi butto.
Tu mi segui?
Scrivimelo qui sotto e raccontami quale è la sfida, se vuoi.
Perché se ti senti ad un bivio e non sai cosa scegliere ma non vuoi più soccombere alle situazioni, se vuoi uscire dalla sofferenza e decidere di rinascere, riprendendo il controllo della tua vita per sentirti serena e fiera di te, io sono qui proprio per darti quella mano.
Lavoreremo insieme per darti strumenti con cui potrai affrontare i problemi futuri in completa autonomia.
Non è mio interesse renderti dipendente ma anzi voglio che tu possa lavorare sulla tua trasformazione e avere quel cambiamento che senti giusto per Te.
Franca Scuzzarella
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