In un contesto sociale che avanza, mutano inevitabilmente anche le paure delle donne.
Se un tempo il maschio era considerato il sesso forte, oggi sappiamo tutte benissimo che di debole il sesso femminile non ha proprio nulla.
Il multitasking sembra essere diventato il sinonimo che più si addice al femminile e la donna oggi è immersa nel suo mondo fatto di carriera, famiglia, figli e qualche piccolo hobby (oh la giornata è sempre di 24 ore in fondo 🙂 )!
In questo nuovo universo, crollano per forza di cose delle certezze del passato, anche perché la realtà che ci circonda nell’ultimo mezzo secolo è radicalmente cambiata.
Abbiamo maggiore libertà, più stimoli, possiamo prendere in mano la nostra vita e possiamo davvero essere le vere e reali fautrici del nostro destino.
Questo, però, comporta sistematicamente la nascita di nuove paure e diverse incertezze.
Il discorso è abbastanza logico a pensarci bene.
Siamo esseri per natura stabili e il cambiamento, specie se inaspettato e non voluto in prima persona, genera instabilità.
Quali sono allora le paure delle donne oggi?
C’è un modo sicuro e certo per affrontarle?
Il mondo che ci circonda sta cambiando e questo spaventa.
Se le donne una volta avevano un’aspettativa di vita "a camera stagna", nel senso che spesso tutto era deciso "dall’alto" e ciò che doveva succedere era già prestabilito, oggi la maggiore libertà porta anche molte incertezze.
Si lo so, non è facile comprenderlo ma facciamo il punto della situazione.
Basta andare un po’ a ritroso nel tempo per ricordarsi che l’Italia nel ‘900 ha attraversato due guerre e il contesto storico/culturale, solo un secolo fa, era completamente differente.
La donna non era emancipata come oggi e doveva sottostare ai diktat che la società le imponeva.
La sua storia era programmata e, a patto di rispettare quanto altri aveva stabilito per lei, a volte senza la sua approvazione, trovava la sua collocazione nel mondo spesso chinando la testa e acconsentendo a suon di sì mai realmente voluti.
Perché la donna acconsentiva?
Le paure delle donne sono ancestrali e la paura di restare sole accomuna molte di noi da generazioni.
Se a questo si somma che, il bisogno di appartenenza a gruppi sociali è un fattore che accomuna tutti gli Esseri Umani, ieri più che oggi, una donna non poteva essere considerata tale se non aveva contribuito alla vita sociale con una famiglia sia sotto l’aspetto coniugale sia sotto l’aspetto filiale.
Questo le garantiva nella sua breve vita, sì c’è anche questo perché la vita media di un essere umano era molto più breve di quella odierna, di vivere decentemente rientrando negli schemi “normali” che la società esigeva, trascorrendo una vita forse vuota ma serena.
Le conquiste nel tempo, come il voto nel 1945, la legge sul divorzio nel 1970, l’emancipazione delle “streghe che sono tornate” negli stessi anni, hanno portato uno spostamento del baricentro socio/culturale e alla formazione di nuovi individui.
Oggi siamo più libere ma restiamo pur sempre Esseri Umani.
Alle paure delle donne antiche si sommano le paure delle donne moderne, vuoi perché l’aspettativa di vita è più lunga, vuoi perché tutto intorno a noi cambia in maniera repentina.
La paura di restare sole senza un compagno al nostro fianco, soprattutto nei primi anni della nostra vita sembra che non sia mai sparita.
Certo il termine single oggi non fa più paura come un tempo ma, anche se siamo emancipate a sufficienza, la nostra natura tende a portarci alla ricerca di un compagno.
Se un tempo accanto al bisogno di riproduzione campeggiava in bella mostra quello della sopravvivenza, inteso come fame vera che bussa alla porta di casa, oggi per fortuna abbiamo la possibilità di scegliere, sperimentare ed attendere facendo le giuste esperienze nel campo sentimentale senza fretta.
Tuttavia resta sempre il bisogno di appartenenza al gruppo e accanto al timore di non trovare il partner giusto esiste anche la paura dell’isolamento sociale che avviene quando non corriamo di pari passo con la realtà che ci circonda.
Adolescenza, beata adolescenza!
Quando nel tuo gruppo di amiche tutte facevano una determinata esperienza tranne te come ti sentivi?
Ok, troviamo un compagno magari vincendo la paura più grande, la paura di amare e mettiamo su famiglia.
A questo punto ci rendiamo conto che non possiamo più essere le casalinghe di Vigevano come un tempo per tanti motivi: vogliamo la nostra indipendenza da un punto di vista economico, i soldi non bastano mai, teniamo troppo alla nostra libertà e così via.
Nel contempo diventiamo anche mamme e, anche se oggi al ménage familiare compartecipa anche l’uomo, sappiamo che a noi spetta il compito di tirare il carretto.
La paura di non farcela è certamente qualcosa che accomuna molte di noi.
Il tempo passa per tutte e a un certo punto ogni donna inizia a fare i conti con lo specchio.
La paura d’invecchiare oggi più di ieri è un timore sentito...
I figli crescono, questo è normale, e a un certo punto abbonderanno il nido, com’è giusto.
È a questo punto che nella donna nasce una nuova paura, la paura della solitudine, che è forse peggiore della paura per l’abbandono che provava da piccola quando si attaccava alla gonnella della mamma.
Come avrai compreso, in base all’età, sociologi, psicologi ed esperti vari associano paure comuni diverse in base al ciclo di vita differente.
Non tutte avvertiremo le stesse paure ma, è abbastanza scontato, almeno una di queste paure comparirà nella tua vita presto o tardi.
Se a queste si aggiungono altre paure comuni nel mondo femminile come:
abbiamo un quadro del mondo femminile di oggi.
Tutto qui?
Non proprio perché a queste paure del mondo femminile si sommano tutte le fobie del genere umano, perché non siamo cyborg ma Esseri Umani, oltre a una serie di paure incubate da sempre nel nostro cervello rettiliano.
Molte donne si trovano in situazioni simili ma so che non è facile decidere di affrontare la situazione. Molto più facile far finta di niente, sperare che le cose possano migliorare da sole, dare la colpa agli altri e nascondere la polvere sotto il tappeto.
Se ti senti ad un bivio e non sai cosa scegliere ma non vuoi più soccombere alle situazioni, se vuoi uscire dalla sofferenza e decidere di rinascere, riprendendo il controllo della tua vita per sentirti serena e fiera di te, io sono qui proprio per darti quella mano.
Lavoreremo insieme per darti strumenti con cui potrai affrontare i problemi futuri in completa autonomia.
Non è mio interesse renderti dipendente ma anzi voglio che tu possa lavorare sulla tua trasformazione e avere quel cambiamento che senti giusto per Te.
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Oggi hai una grande opportunità, vivere la vita che meriti.
Franca Scuzzarella
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