Saper gestire le emozioni significa certamente iniziare a vivere più serenamente.
Certo, è ovvio che non siamo autonomi.
Ci sono quei giorni in cui ti alzi con la luna storta... è capitato a tutte noi.
Ti alzi e già sai che quel malumore pazzesco ti accompagnerà per tutta la giornata.
Lo sai, te lo senti.
Le emozioni sono un “processo multicomponenziale”, ossia un processo articolato in più componenti, in evoluzione nel tempo scatenato da “antecendenti emotigeni”, ovvero eventi esterni o interni.
Un’emozione, dunque, a differenza del pensiero:
Le emozioni, per la loro natura, non sono mai né negative né positive.
È normale provare emozioni, non siamo dei cyborg, ma questi processi, apparentemente innocui, possono condizionare come ci rapportiamo con il mondo esterno e persino con noi stessi.
Dicevamo, ci sono quei giorni in cui ti alzi con la luna storta.
Senti che le cose andranno da schifo, che non ce ne sarà una che girerà per il verso giusto.
Quella sensazione che senti dentro, di solito, peggiora ora dopo ora e arriverai a sera sfinita, esasperata, forse arrabbiata.
È una sensazione che non lo sai da dove arriva. Senti che c'è, ma non capisci.
Molto spesso il motivo è solo uno.
Ti racconto una storiella.
Un giorno Giovanni ha bisogno di andare in città ma ha la macchina dal carrozziere.
Pensa che ti ripensa, decide di chiedere in prestito la bici al suo amico dirimpettaio Luigi, così che possa muoversi in autonomia.
Mentre pensa a come organizzare il viaggio, inizia ad insinuarsi un pensiero:
"E se Luigi, non me la presta?... Impossibile, Luigi è mio amico, non può negarmi la bicicletta..."
Passano i minuti ed il dubbio si fa sempre più pressante:
"Vedrai che non me la presta, si vendicherà di quella volta che non gli ho prestato il trapano... No... Ma Luigi è mio amico, non può farmi questo... E se non me la presta?"
E così passa qualche ora, con questa alternanza di dialogo interno che dice tutto e il contrario di tutto.
Ad un certo punto, Luigi torna a casa e passando davanti alla siepe e accorgendosi della presenza di Giovanni, si sporge per salutarlo.
"Ciao Giovanni, tutto bene?"
"Luigi, vai a cag**re te e la tua bicicletta"
Iniziamo a dirci delle cose dentro in maniera automatica e neanche ce ne rendiamo conto che stanno muovendo in noi delle sensazioni antipatiche.
Il dialogo interno è un grande responsabile della nostra luna storta ed è per questo che approfondiamo l'argomento nel mio percorso “Sbloccati e Riparti”.
Le parole che ci diciamo hanno un grande impatto sul nostro sistema nervoso e la giornata butta a seconda di cosa ci diciamo dentro.
Il dialogo interno è uno dei principali “antecendenti emotigeni” e, gestirlo correttamente significa anche gestire le emozioni.
Gabriella (che ovviamente è un nome di fantasia) quando abbiamo iniziato a lavorare insieme mi ha raccontato che ce l'aveva con tutti.
Era spesso di cattivo umore, se la prendeva con il mondo intero, aveva giornate in cui la rabbia era così invasiva da massacrarle la vita.
Abbiamo iniziato ad analizzare quali erano le parole che le giravano per la testa e quali utilizzava nel comunicare con le persone.
Sono emerse affermazioni tipo:
Ovvio che con affermazioni di questo tipo è difficile sentirsi bene.
La cosa pazzesca è che Gabriella, fino a quando non ci siamo soffermate su questo aspetto, non si rendeva nemmeno conto di pensarle e, soprattutto, di utilizzare queste affermazioni nella sua comunicazione.
La sua vita, il suo rapporto con il mondo, il rapporto che aveva con sé stessa, si reggeva su asserzioni che non corrispondevano alla realtà.
Non era vero che non reggeva più niente, come non era vero che era tutto un disastro, meno che mai che fosse al limite (limite di che...?).
Eppure era così abituata a dirsele che lo faceva rovinandosi letteralmente la vita e i rapporti con le persone.
Ma perché lo faceva?
Queste affermazioni sono la vecchia coda di un momento passato in cui stava vivendo delle difficoltà e qualcuna di queste affermazioni poteva rappresentare realmente quello che stava vivendo ma ieri non oggi.
Quei momenti appartengono al passato ma, nonostante questo, il suo presente risentiva ancora di questi strascichi e ne era pesantemente condizionato.
Da quando ha iniziato a prestare attenzione a cosa si dice, l'umore di Gabriella è decisamente migliorato e il rapporto con sua figlia ne ha avuto dei grandi benefici.
Che impatto può avere nella relazione con una figlia adolescente una mamma che è sempre di cattivo umore?
Quando ti accorgi di avere la luna storta, fai molta attenzione alle parole che ti dici dentro.
Impara a gestire le emozioni.
Una volta che ne hai preso consapevolezza, il trucco è semplice, sostituiscile con parole che abbiano meno impatto sulla tua emotività.
Ti propongo un esercizio.
Stila la lista delle parole HOT che solitamente usi (quelle che ti rendi conto che ti inducono a sentirti da schifo) e cerca altri modi per esprimere lo stesso concetto ma in maniera LIGHT.
Utilizzando queste nuove parole ti accorgerai di come cambiano le cose sempre in meglio.
Vuoi lavorare su te stessa, perché senti di essere ad un bivio e vuoi rimettere ordine nella tua vita?
Capiremo insieme se il mio percorso #SbloccatieRiparti è quello che fa al caso tuo e se siamo un buon match per lavorare insieme.
Franca Scuzzarella
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