Scrivere i propri obiettivi è fondamentale!
Nell’epoca del multitasking, dove anche al più pigro del mondo è chiesto di fare 5.000 cose contemporaneamente, c’è una sola priorità: non perdere mai di vista quello che è davvero importante.
Sei mai salito su una bicicletta?
Credo proprio di sì.
Da piccola, papà, per farmi prendere confidenza con la mia prima Mini-Graziella 🙂 ci mise le rotelline.
Ci siamo passati tutti.
Dopo qualche tempo imparai ad andarci senza.
La mini Graziella fu presto abbandonata per una bici più grande che, ben presto venne sostituita definitivamente una City Bike vera e propria.
Certo, come donna, non ho mai imparato ad impennare, sgommare e/o fare acrobazie varie, forse, perché non m’interessava minimamente.
La vita dovrebbe essere vista in questo modo.
Sappiamo che, per arrivare a conseguire un grande obiettivo, una delle migliori strategie è scomporlo in obiettivi più piccoli che, a step consecutivi, ci avvicinano alla nostra meta.
Come si mangia un elefante? Un pezzo per volta.
Veniamo al dunque…
Conosci la canzone "Beautiful Boy" di John Lennon?
Lennon, con questa bellissima canzone, ci ha lasciato un aforisma a dir poco epico.
Una frase della canzone, infatti, dice
“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”.
Quindi perché scrivere i propri obiettivi?
Semplicemente perché la vita ci distrae.
La biochimica del cervello umano, pur molto complessa, si fonda su pochi elementi e uno di questi sono certamente le sinapsi.
Le sinapsi, come ci ricorda la rivista Focus, sono i punti di contatto tra due cellule nervose e servono per propagare gli impulsi nervosi.
Il nostro cervello, come sappiamo, funziona essenzialmente per associazioni.
Un pensiero, nel momento in cui è concepito, poggia su varie sinapsi e, più sinapsi sono attivate, minore è il rischio che quel pensiero diventi fugace.
Un po’ come quando, per ricordarci delle cose, facciamo delle associazioni mentali.
Circa 4 mesi fa mi parlarono molto bene di un autore giapponese, Mishima, che io non conoscevo affatto.
Non portavo nulla per scrivere e, capirai, è sicuramente uno di quei nomi che mi sarei dimenticata dopo 3 secondi netti.
La cosa, però, mi interessava e sai come ho fatto per imprimermelo indelebilmente nella mia mente?
Mi sono immaginata mentre sciavo e con la mano facevo il gesto “ma cosa stai dicendo” creando delle sinapsi attive…
Mi.. (me/io).. shi (sci)… ma.
Adesso, proprio perché
“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”
se proprio mi fossi dimenticata di Mishima, e comprare un suo libro fosse stata una questione di vita o di morte, avrei telefonato alla mia amica che certamente mi avrebbe rinfrescato la memoria ben volentieri per quanto era entusiasta…
Ma mai mi sarei presa questo rischio con un obiettivo, specie se fosse ad alta priorità.
Conosciamo già l’importanza delle priorità.
Stephen Covey parla di Big Rocks e tutti, bene o male, ne abbiamo sentito parlare come abbiamo sentito parlare della storia del barattolo con la sabbia dentro.
Immaginiamo di avere tre tipi di materiali:
corrispondenti rispettivamente a:
Se riempiamo il barattolo di sabbia le altre pietre non possono starci mentre, se vogliamo davvero che il barattolo contenga tutto, dobbiamo iniziare a collocare per prima le pietre grandi, poi le medie e infine la sabbia.
Le nostre giornate sono come quel barattolo e Covey, con questa storia, richiama l’importanza di compiere le azioni più significative ad inizio giornata: se riusciamo a portarle a termine, a fine giornata, avremo fatto certamente qualcosa di positivo.
Se eventualmente avanzasse tempo, poi, potremmo dedicarci a tutto il resto.
Diversamente, se facciamo prima le azioni meno importanti o addirittura ci dedichiamo alle azioni ruba-tempo, quasi certamente, le azioni fondamentali saranno rimandate.
Bene.
Concorderai con me che la vita è piena di distrazioni e, ogni giornata, è zeppa di azioni ruba-tempo.
Partiamo per Vienna?
Ok... chi siamo?
Quando?
Come ci arriviamo?
Dove ci vediamo?
Andresti a Vienna con me senza conoscere queste risposte?
No… perché anche se lo volessi, semplicemente non potresti.
Pianificare è importante per perseguire qualsiasi obiettivo.
Premesso che l’obiettivo sia Puresmart e quindi perseguibile e che possiamo scomporlo in tanti step successivi, immagina quanto sarebbe figo la mattina svegliarsi e sapere esattamente cosa fare.
Per farlo, però, gli step vanno dapprima individuati ad esempio con l’utilizzo delle mappe mentali, strumento utilissimo per la rappresentazione grafica del pensiero, e poi, ovviamente, svolti.
Scrivere gli step, gli obiettivi, dandosi per giunta un crono-programma è la base di ogni piano d’azione che si rispetti e tutto deve essere necessariamente diviso in liste separate.
Come farai queste liste?
Scrivendole, appunto, e questo già ti fa comprendere perché scrivere gli obiettivi è fondamentale.
Se poi a questo sommiamo che:
si comprende facilmente come, l’atto dello scrivere, sia effettivamente molto efficace.
Per non perdere la visione d’insieme, le liste create vanno rilette quotidianamente, controllate e corrette periodicamente.
Proprio perché, come detto
“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”
la realtà può tranquillamente cambiare, mutando i nostri macro-obiettivi in corso d’opera.
Spesso, un solo momento può aprirci gli occhi su qualcosa che prima ignoravamo ed è allora che, cambiando la nostra visione del mondo, cambiano anche le nostre mete.
Accade poi, che prima di incamminarci verso un obiettivo, abbiamo involontariamente sottovalutato o sopravalutato qualche aspetto in buona fede o per inesperienza.
Scrivi i tuoi obiettivi e monitora sempre la tua lista obiettivi.
Non importa come la scrivi.
Foglio di carta e penna, App sul cellulare, lavagna, persino sul muro o uno specchio, devi far si che la tua lista degli obiettivi sia la prima cosa che vedrai la mattina per far salire la tua Motiv-Azione alle stelle!
Solo così ti auto-spingerai verso la tua meta e, piccolo o grande che sia, potrai realizzare ogni tuo sogno.Ti aspetto.
Franca Scuzzarella
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