Come superare i blocchi mentali ed emotivi: 6 pratici consigli

Parliamo di blocchi mentali ed emotivi e di come superarli.

Ti capita di voler fare qualcosa e sentirti bloccato?


A me sempre, quando si tratta di iniziare a fare una cosa nuova. Al nascere dell’idea, già sento una vocina interiore che mi dice che non ce la posso fare.

Già, perché non è che una persona solo perché ha fatto un percorso di crescita interiore dove ha lavorato sulle sue convinzioni limitanti, poi non gli succede più che una vocina stronzetta faccia capolino con l’obiettivo di abbatterti.

E così ogni volta che mi ritrovo a fare qualcosa di nuovo, sento che ci sono dei blocchi che vorrebbero impedirmi di procedere.

Fortunatamente ho gli strumenti giusti per superare questo momento e procedere.

Ed è proprio di questo che voglio parlarti oggi...

Come superare i blocchi mentali ed emotivi.

Siamo bloccati da cosa

Intanto cerchiamo di capire da dove derivano i blocchi mentali.

Possiamo avere blocchi mentali legati ad una esperienza o all'opposto, all'inesperienza.

Quando viviamo una situazione, la nostra mente per risparmiare energie e tempo mette in atto un processo mentale automatico: compie un processo di generalizzazione che ci permette di semplificare i concetti.

Quando vedo una qualsiasi cosa che assomiglia ad una penna so che serve per scrivere, anche se la forma può essere quella classica di una penna, oppure una grande carota arancione 🙂 .

Questo meccanismo di generalizzazione, utilissimo alla nostra mente che diversamente si ritroverebbe ogni momento a complicati processi cognitivi, nello stesso tempo crea similitudini e se un’esperienza nuova non ha avuto i risultati sperati ed è stata un misero fallimento, sarà portata a pensare che ogni esperienza nuova nasconde delle insidie, se non addirittura essere la generatrice di un dolore.

Così per preservarmi dal fallimento, dal dolore, mi blocca prima, non mi fa agire, per proteggermi dalla delusione cocente.

Esperienza

Stesso processo si mette in atto quando non abbiamo esperienza.

Non abbiamo mai fatto quella cosa e ci spaventa, pensiamo di non essere capaci, di non potercela fare ed allora ci blocchiamo ancor prima di iniziare.

Aspettiamo che ci sia la condizione ideale per farlo, quando ne sapremo di più e saremo completamente pronti (ma quando mai!!), quando sarà il momento giusto oppure sperando che le condizioni cambino dall'esterno.

Convinzioni

Un altro tipo di blocchi sono quelli mentali legati alle convinzioni che abbiamo su noi stessi.

E se inizi a comprenderne qualcosa in più sui processi della mente, ti sarai accorto che i blocchi precedenti sono collegati a questi.

Sin da bambini facciamo nostre quelle idee che gli adulti di riferimento esprimono su di noi.

Ci dicono che non siamo portati per la matematica e cresciamo con quell'idea, che influenzerà le nostre scelte scolastiche, tanto per dirne una.

Crediamo a cosa ci dicono e con il tempo lo rafforziamo, fino a farlo diventare vero a livello d’identità.

Questo ovviamente genera una serie di blocchi perché pensiamo di non essere all'altezza, di non essere capaci, di non valere abbastanza.

Convinzioni limitanti che ci impediscono di progredire, di crescere, di sperimentare nuove esperienze.

Sono blocchi emotivi, che generano paura, insicurezza, bassa autostima che non farà altro che andare a rafforzarsi per il nostro continuo non agire.

Come si superano i blocchi?

Possiamo dire che i blocchi sono solo uno stato mentale, un’idea che ci siamo fatti nella testa che hanno poco a che fare con la realtà.

Chissà quante volte ti sei sentito bloccato rispetto qualcosa ed è bastato davvero un niente per superarlo!

L’esperienza positiva in questo caso è utilissima per superare eventuali altri blocchi.

Pratici consigli per superare i blocchi mentali ed emotivi

Quindi procedi così:

  1. Per prima cosa devi capire di che blocco si tratta: è legato ad un’esperienza precedente o ad una convinzione limitante su te stesso?
  2. Vai a cercare nella tua esperienza altri blocchi simili che sono stati superati con successo. Se cerchi ne troverai sicuramente e potrai così creare quel processo di generalizzazione che “se ci sei riuscito una volta, puoi farlo sempre”
  3. Mettiti in azione: solo l’azione può contrastare il pensiero bloccante. Magari inizia dalla parte più facile, quella che sei sicuro di poter affrontare. Ad esempio in questo momento sto affrontando il blocco “video su Facebook”. Sarebbe follia pensare di assemblare un video, non ne ho ancora le competenze, meglio partire dalle dirette Live che almeno quell’aspetto non lo prevedono e presto sulla mia pagina Facebook ci sarà questa bella novità
  4. Procedi a piccoli passi, un elefante si mangia un boccone per volta. Esci dalla trappola del “valgo se riesco”, se proprio ne vuoi fare una tua scegli un propositivo “valgo perché ci provo”
  5. Non cercare il perfezionismo, nessuno lo pretende se non te stesso. Vedo decine di persone che perdono opportunità meravigliose perché per iniziare vogliono che il momento / situazione / preparazione sia perfetto e loro si sentano pronte. Se avessi aspettato di essere pronta per iniziare a fare quello che faccio da ormai dieci anni, probabilmente sarei ancora al palo.

A questo proposito voglio raccontarti un piccolo aneddoto, che può sicuramente aiutarti a superare i tuoi blocchi.

Quando ho terminato il mio Master Practitioner mi è stato proposto di organizzare un corso di PNL per un ente torinese.

Data la mia inesperienza, le mie paure, chiesi ad una persona dell’ambiente se secondo lei ero pronta per iniziare e lei mi disse che no, non ero pronta.

Sul primo momento mi sono ovviamente bloccata, convincendomi che aveva perfettamente ragione, chi ero io per pensare di organizzare un corso..

Poi ho avuto la fortuna di chiedere consiglio ad una persona (benedetta Debora) che davvero mi voleva bene e faceva il tifo per me, che mi disse di buttarmi, male che andava sarebbe stata un’esperienza.

E il resto della storia, la puoi immaginare se sei qui a leggere questo articolo.

Quindi il 6 consiglio per superare i blocchi è..

  1. Chiedi aiuto per superare i tuoi blocchi. Non c’è niente di male nel farsi aiutare, le altre persone hanno una visione meno coinvolta emotivamente e possono darti spunti o consigli per superare i tuoi blocchi.

Un coach è la persona giusta!

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53 comments on “Come superare i blocchi mentali ed emotivi: 6 pratici consigli”

  1. Che cosa sono i blocchi emotivi specie sentimentali ? Cosa li crea e che cosa creano nella persona? Non riesco a capire i problemi che comportano al punto da non riuscire a prendere decisioni e a iniziare nuove storie. Insomma che cosa fanno sentire emotivamente e psicologicamente a chi ne soffre? Grazie per la risposta

    1. Cara Violetta, i blocchi emotivi hanno a che fare con esperienze che ci segnano e che generano dentro di noi delle convinzioni che poi ci impediscono di agire, decidere. Ad esempio un blocco sentimentale potrebbe impedirmi di chiudere una relazione che mi fa soffrire, oppure non riesco ad avere una nuova relazione.
      Cosa può essere successo? Ad esempio il timore di restare soli, un episodio vissuto in passato come un abbandono, la convinzione che saremo completi solo in coppia, possono spingerci a restare con un partner sbagliato..
      Quando ci sono dei blocchi ce ne accorgiamo facilmente, perché proprio come si dice, ci bloccano. Ci impediscono di agire.. vorremmo fare qualcosa, prendere una decisione, e non ci riusciamo.

  2. Ciao Franca, posso chiederti un consiglio riguardo la mia situazione sentimentale? Purtroppo sono bloccata emotivamente e non riesco ad agire

    1. Ciao Eden, qual è la difficoltà che stai vivendo? Cosa intendi per bloccata emotivamente e non riuscire ad agire?Agire in che senso? Spiegami meglio....

  3. Il mese scorso mi sono laureata dopo un percorso di studi lungo e davvero faticoso. Negli ultimi mesi, durante la scrittura della tesi, sono stata una specie di vegetale: non uscivo mai di casa e non vedevo la luce del sole.. Tutto questo però con la convinzione che dopo la laurea finalmente avrei potuto fare tutto quello che mi ero impedita in questi mesi come riprendere l'attività fisica, un'alimentazione più sana, occuparmi della casa,.dei fiori del giardino, riprendere con la lettura di romanzi, con la pittura.
    Incredibilmente sono riuscita a laurearmi raggiungendo picchi di stress sconosciuti. Mi ha procurato molta ansia anche dover organizzare la festicciola per i miei parenti..quindi pensare all'allestimento, al vestito, alle bomboniere, al cibo da preparare..tutto mentre ero ancora in piena preparazione della discussione pubblica...
    MI dava molta forza il pensiero di aver finalmente finito questo lungo percorso, dopo il quale sarei rinata, avrei ripreso in mano la mia vita con entusiasmo prendendomi cura di me stessa e del mio futuro.
    Nulla di tutto questo però sta accadendo.
    A cominciare dalla famosa festicciola dove nonostante il massimo dei voti conseguito, i miei parenti e anche il mio fidanzato non mi hanno fatto particolari elogi (è una cosa stupida ma ci sono rimasta male). Ho cominciato già dal giorno dopo a "lavorare" (mal pagata) nell'ufficio del mio fidanzato il quale aveva bisogno di una segretaria. Tra le mie convinzioni c'era anche il partecipare a tutti i concorsi pubblici aperti alla mia laurea ma non trovo la forza di compilare le domande perché non ho voglia di riprendere a studiare. Mi sento spenta e stanca. Al mattino faccio fatica ad alzarmi e ho un senso di tristezza costante senza contare che vivo in casa coi miei genitori e non c'è per niente un clima sereno.
    Come la supero questa enpasse? Non riesco neanche a fare una passeggiata perché quando sono in casa cerco mille scuse per non uscire. Mi butto sul letto e lì rimango. È una situazione critica.. anzi spaventosa perché non mi riconosco e non riesco ad uscirne. È un blocco emotivo che sembra una trappola, una tela di ragno in cui sono invischiata.

    1. Ok Simona, l'hai detto tu... una trappola in cui ti sei invischiata.
      Succede più spesso di quanto non credi che posticipiamo il momento in cui "essere felici" al futuro.
      Quando avrò un lavoro... un fidanzato... un po' di sicurezza economica... oppure quando mi sarò laureata, non pensando al fatto che quell'atteggiamento rischia di farci rimandare all'infinito quel momento.
      Ora il momento per te dovrebbe essere arrivato - ormai sei laureata - ma tu continui a vivere tristezza, poca energia e voglia di fare pari a zero.
      Come uscirne? La prima cosa che puoi fare è iniziare a parlare di tutto ciò con parole meno cariche emotivamente. Situazione critica, spaventosa... solo a dirlo fa star male.
      E' una sfida, diciamo così! Qualcosa che hai le risorse per superare. E poi puoi incominciare da una piccola azione, qualcosa che ti porti via da questa enpasse.
      Cosa potrebbe essere? Stila la lista delle azioni che potresti compiere che ti aprirebbero nuovamente alla vita fuori di casa. Cosa puoi fare invece che buttarti sul letto?
      Se ti va, possiamo trovarci per una coaching gratuita e capire se posso darti una mano.
      Cerca il mio telefono nei contatti. A presto

  4. Da qualche mese ho chiuso a fatica una relazione che già da tempo non funzionava, non c'era più attrazione da parte mia. Sono riuscita a lasciare il mio fidanzato perché mi sentivo fortemente attratta da un altro che ho frequentato per un po' ma, non essendo lui disposto ad avere una relazione con me, mi sono allontanata anche da lui. Mi sono così ritrovata nella completa solitudine e nello sconforto totale. Da una parte sono pentita di aver lasciato il mio fidanzato e sarei disposta a tornare con lui, ad impegnarmi a partire da zero e ricostruire una relazione sana ed equilibrata con lui, dall'altra non riesco ad accettare il rifiuto da parte dell'altro perché mi sento ancora molto coinvolta. Non riesco ad andare avanti, provare a fare nuove conoscenze, mi sembra tutto inutile e mi sento senza energie perché tutti i miei pensieri si focalizzano su questa situazione

  5. Cara Eden, scusa il ritardo nella risposta ma ho avuto un piccolo incidente e sono rimasta bloccata per qualche giorno. Allora.... diciamo che forse in questo momento quello che sarebbe utile fare è restare tranquilla e metabolizzare quello che è successo. Se hai lasciato il tuo vecchio fidanzato perché attratta da un altro uomo è perché forse la relazione non aveva basi solide su cui costruire un futuro.. Quando stiamo bene dove stiamo, gli altri non li vediamo neanche.. 🙂
    Per l'altro avrai ben capito che tu non contavi nulla e adesso sei sola.
    Bene, un ottimo punto da cui partire. A volte soli è meglio che male accompagnati.
    Prenditi un po' di tempo per riflettere.. per capire cosa vuoi veramente.
    Tornare dal tuo ex solo per non restare sola, non mi sembra una buona soluzione.
    Capire ciò che vuoi è ora l'aspetto più importante.
    Un abbraccio

    1. Io non sono uno psicologo Angelo, ma mi viene difficile credere che tu non possa vivere emozioni.. Le viviamo tutti, forse non sai riconoscerle.
      Se non vivessi emozioni la tua vita sarebbe un foglio bianco.
      Inizia a farti delle domande:
      Cosa provo quando qualcuno mi fa un complimento?
      E quando mi offende?
      Le sensazioni sono le stesse?
      Se la risposta è no, quelle che stai vivendo sono emozioni...
      Parti da lì

  6. Buongiorno, sono una ragazza di 28 anni vivo a Milano da Settembre, ma ho deciso di ritornare a Napoli per la fine dello stage il 31 luglio, così ho dato il preavviso alla proprietaria di casa. A lavoro la mia responsabile conosce la mia motivazione, ma vorrei tanto dirle il contrario che voglio restare ma proprio non riesco. Mi blocco non parlo L"idea di stare ancora qui mi angoscia ma so bene che sto sbagliando e rovinando la mia vita. Mancano pochi giorni e rischio di non avere una stanza ed un lavoro. Non riesco a sbloccarmi e dire ai miei genitori che voglio restare a Milano ne che non ci voglio stare. Ad Aprile volevo mollare tutto e tornare a Napoli perché stavo male. Ora mi sono ritrovata a decidere, ma ho preso una brutta decisione e non so come uscirne.. I miei genitori dicono di tornare e resettare tutto. Io non vivo più non trovo più me stessa ma so che sto perdendo le opportunità ma non riesco a dire sì resto a Milano. Perché ho questo blocco? Voglio cercare casa o chiedere di restare ma non so come fare. Ho paura in tutto e vivere con questo sbaglio già mi fa star male. Tornare a casa a Napoli sarà un grosso errore nonostante io volessi tornare e sentirmi al sicuro. Ma sto fallendo non so come fare. A lavoro vorrei una conferma ma non riesco a parlare.

    1. Ciao Maddalena
      quando c'è questo conflitto interno è perché le due parti (torno o resto) non riescono una a prevalere sull'altra.
      Ed è giusto che sia così! Ognuna delle due ha le sue buone ragioni..
      Ora il punto è che qualcosa bisogna decidere e allora ti propongo questo piccolo esercizio.
      Immagina di essere un mediatore familiare e invita le due parti nel tuo studio.
      Lascia che parlino, che ognuna dica la sua, perché vuole o non vuole restare o andare.
      Lascia che ognuna tiri fuori i vantaggi e gli svantaggi e cerca di individuare il bisogno che nascondono.
      Le nostre parti ci vogliono bene e ci vogliono proteggere. Da cosa vuole proteggerti quella che vuole che resti? Quale bisogno tra questi (sentirsi importante, sentirsi amata, avere stimoli o sentirsi sicura) quella parte soddisfa? E da cosa vuole proteggerti quella che vuole tornare a Napoli? Oltre alla motivazioni, quale bisogno vuole soddisfare?
      Fatto questo avrai un'idea più chiara di cosa le parti desiderano. E a quel punto potrai fare il mediatore. Cercare un punto che soddisfi i bisogni di entrambe le parti, perché loro questo vogliono, veder soddisfatti i propri bisogni.
      Solo quando avrai le idee un po' più chiare saprai cosa dire e cosa fare.
      Spero di esserti stata utile. Un abbraccio, auguroni e buona scelta!

  7. Spesso vivo una sensazione di angoscia per le relazioni sociali e sentimentali.
    Ho sempre avuto contatti con gente molto più piccola di me, con la quale esco ma non mi trovo molto a mio agio nei modi di fare. Mi propongo sempre di conoscere altre persone, magari coetanee e mi dico di dover fare qualche attività per aumentare la probabilità di incontrarle, ma la pigrizia mi blocca sempre perchè non riesco a trovare attività di interesse.
    Ho poi dei blocchi anche con le ragazze, faccio fatica ad essere spontaneo e trovare argomenti di cui parlare per suscitare interesse. Non attacco magari bottone se vedo una ragazza che mi piace perchè non so cosa dire e a parte fare le solite conversazioni monotone non riesco a incuriosire le ragazze. Vorrei cambiare ma non so se è una grossa pretesa. Su cosa potrei lavorare? Grazie.

    1. Ciao Dario
      cambiare possiamo, sempre!

      Se sono le relazioni sociali la tua difficoltà, ti potrebbe essere molto utile fare un corso sulla comunicazione, dove riusciamo a comprendere come fare per comunicare al meglio.
      Poi puoi pensare di lavorare sulla fiducia in te stesso, sull'autostima, perché spesso è questo che ci impedisce di interagire con gli altri. Abbiamo paura di essere giudicati, di non piacere perché
      fondamentalmente non piacciamo a noi stessi.
      Puoi lavorare sulle convinzioni che hai rispetto te stesso e rispetto l'universo femminile 🙂
      Cosa pensi di te stesso? Cosa pensi delle donne? Cosa pensi delle relazioni uomo/donna?

      Di dove sei, Dario? Potrebbe essere un'idea quella di contattarci e scoprire quale tipo di formazione possiamo fornirti.
      Sarà un piacere averti con noi!

  8. Signora franca io non lo so da quando (forse da sempre) ho dei blocchi dentro di me a
    Che non mi permettono di superare le situazioni che si presentano nella mia vita. Mi farebbe piacere se fossi possibile di avere un contatto con lei grazie. Margherita

  9. Buongiorno Franca, mi sono separato da poco e non riesco a superare questa cosa, abbiamo due bimbi di 7 e 5 anni, due anni fa l’ho tradita, sono stato perdonato subito, ma a marzo di quest’anno la situazione è crollata, a giugno ci siamo lasciati, sono andato via di casa e lei ha deciso di andare dall’avvocato per la separazione, che ci sarà a fine gennaio...il pensiero è fisso su di lei, nonostante abbia avuto delle storielle, continuo a sperare in un suo ripensamento/ ritorno.. mi piacerebbe fare una chiacchierata con lei...grazie

  10. Franca..ho perao completmente la via..sono uscita.. più o meno..da anni tremendi e on riesco più a capire chi sono..cosa voglio.mi trovo persa in un limbo..inoltre la mia storia sentimentale é molto complicata...ti prego aiutami..

  11. Ciao Martina. Chiamami al mio contatto telefonico
    Il mio numero è 333.2805239 e vediamo se e come posso aiutarti.
    Buona serata.
    Franca

  12. Ciao Franca sono Antonella e sono una mamma disperata purtroppo mio figlio ha smesso di andare a scuola si è chiuso in se stesso a volte non esce tutto questo da quando io e il padre abbiamo divorziato, ora ho un compagno però mio figlio non lo vuole conoscere, io e mia figlia siamo disperate, mio figlio ha 17anni, spesso ha crisi di nervi e piange minacciando me e la sorella e il padre non lo vuole vedere non gli risponde nemmeno al cellulare.

  13. Buongiorno, sono Giovanna.
    Ho frequentato per circa 2 anni un ragazzo di cui ero molto innamorata ma che aveva gia una relazione con un'altra persona. Dopo vari alti e bassi nel nostro rapporto ha deciso di lasciarmi per stare con la sua donna.
    Non ci siamo sentiti per quasi un anno.Ad un certo punto si è rifatto avanti, ha lasciato l'altra donna per me ma adesso io pur piacendomi ancora non riesco ad aprirmi con lui.
    Come faccio ad uscirne?

    Grazie

  14. Ciao Giovanna, la prima cosa da fare è capire quali sono i sentimenti che provi nei confronti di questa persona. Il fatto che ti piaccia, non significa che tu ne sia ancora innamorata.
    D'altronde lui ha fatto un po' il bello e brutto tempo, andando e venendo come più gli piaceva.
    Sai cosa mi viene da dire? Che sei hai usato la frase "Come faccio ad uscirne?" in cuor tuo sai già qual è la strada da percorrere.
    Per uscirne devi guardare oltre. Non restare a considerare quello che è stato con lui ma quello che sarà per la tua nuova vita.

  15. Buongiorno, io ho quasi 50anni ed è da ormai 10anni che non riesco ad uscire dal mio paese... Cosa sia successo non so o forse lo so ma non riesco ad elaborarlo... Psichiatri. Psicologi. Mentale coach. EMDR. Ostoepata. Omeopata... Ho provato di tutto e sono ancora cosi... Potrei avere un confronto con lei per capire dove mi sono persa ? Grazie.

    1. Ciao Simona
      sono Franca solo oggi purtroppo (e me ne scuso profondamente) ho letto il tuo commento sul mio blog dove parlavi di blocchi e mi chiedevi un parere.
      Ripeto mi scuso profondamente per questo ritardo pazzesco nel risponderti, ma la tua conversazione era finita per un errore del sistema in un file di parcheggio.
      Trovandolo mi sono fatta una domanda: ignoro o rispondo?
      Ho preferito farlo ed eccomi qui.
      Mi parli di una difficoltà ad uscire dal tuo paese.
      E di aver interpellato diversi professionisti senza risulati.
      Mi piacerebbe poterne sapere di più e capire se posso aiutarti.
      Ti invio il mio contatto telefonico: 333.2805239
      Puoi prenotare la tua sessione gratuita di 30 minuti ed in questo tempo possiamo capire se ti posso aiutare.

      Attendo la tua chiamata e scusami ancora per il ritardo.

      Ti auguro una piacevole giornata.

  16. Ciao, sono una ciclista amatoriale da circa 5 anni. La bici da corsa è la mia unica passione. Con il lockdown ho perso il lavoro, ho sempre lavorato in un albergo come receptionist con un ruolo di molta responsabilità e questo anno non hanno avuto bisogno di me. Ho trovato un lavoro meno gratificante e soprattutto umiliante, faccio la donna delle pulizie in una villa. Da circa due mesi non riesco più a risalire sopra la mia bici. Mi prende l ansia, attacchi di panico, cosa mai successa. Ho avuto qualche caso di tachicardia, ma posso dare la colpa alla menopausa. Sto molto male a non superare questo blocco. Una passione la mia condivisa con mio marito che da 5 anni combatte contro il tumore. Una passione che condivido con qualche amico, mentre le mie amiche di bici mi hanno completamente abbandonato. E 'come se io avessi completamente dimenticato come andare in bici, mi sembra di perdere il controllo, cioè io mi sento incapace di controllare la bici. Come posso uscirne? Mi sento malissimo, mi sento come uno zombie, senza motivazioni.

    1. Ciao Lavinia, scusa il ritardo nella risposta ma mi sono presa qualche giorno di stop per ricaricare le pile.
      Questo blocco sicuramente è legato alla situazione che hai vissuto ed alla impossibilità di controllare gli eventi, cosa peraltro spesso impossibile.
      La mancanza di sicurezza, di stabilità, se ci pensi è molto legata alla sicurezza e stabilità che ti è necessaria per salire sulla tua bici.
      Come puoi uscirne? Sicuramente affrontando queste paure che hai creato dentro di te, facendoti aiutare se non riesci da sola.
      Se vuoi puoi prenotare una call gratuita per capire come posso aiutarti e tu scegliere se lo desideri.
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      Un abbraccio.
      Franca

  17. Ciao sono Roberta sto vivendo un periodo stranissimo credo ci sia un blocco ma non so a cosa si riferisce.. Sto vivendo negli ultimi 3 anni un periodo pesante e stancante.. Sono presenti diverse situazioni un conflitto con la mia famiglia di origine... Il problema di una mancanza nella stabilità lavorativa.. In cui vengo esattamente trattata come una ruota di scorta ma questo solo in questo periodo credo forse sia collegato al mio stato emotivo e quindi rifletto questa situazione... Inoltre mi sono affezionata ad. Un a persona che mi ha delusa molto emotivamente... E non riesco a trovare ne il. Mio equilibrio e ne la mia strada.... Il vero problema è un rapporto malsano che mio padre ha nei miei confronti... Ma ho. Bisogno di ritrovarmi ho. Voglia di fare e cambiare...
    Ma in questo periodo faccio totalmente fatica...

    1. Ciao Roberta, ci sono momenti nella vita che sembra che tutto si accumuli e ci sentiamo bloccati, incapaci di andare avanti e trovare soluzioni.
      Certamente sono tanti i motivi che concorrono alla situazione, il malsano (come lo chiami tu) rapporto con tuo padre... la relazione affettiva che ti ha deluso (probabilmente correlata alla dinamica precedente)...
      il lavoro dove non ti senti valorizzata...
      E ci sentiamo bloccati.
      La bella notizia è che sui blocchi emotivi possiamo lavorare con successo.
      Se ti fa piacere, prenota la tua call gratuita di 30 minuti e capiremo insieme come ti posso aiutare.
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      E ti contatterò per accordarci.

      Un abbraccio.
      Franca

  18. Ciao sono stata lasciata dal mio fida e mi sento in attesa e di un qualcosa che so che è stagnante.. questo nn m fa vivere bn.... Mi contatti in privato. Grazie.

  19. Ciao! Credo di avere un blocco emotivo e non ne capisco la causa e non so nemmeno come riuscire a superare tutto ciò. Non riesco ad avere una relazione dal 2015. Ogni qual volta inizio a conoscermi con un ragazzo sorge dentro di me una sensazione di angoscia che mi blocca e non mi fa vivere serenamente la relazione. Non capisco se il problema sono io o se semplicemente quella persona non va bene per me, però soffro tanto per tutto ciò e non riesco piu a stare con nessuno. Mi piacerebbe poter parlare lei.. buona serata e la ringrazio anticipatamente!

    1. Bene Vincenza,
      sono felice che i consigli proposti ti siano utili.
      Continua a seguire il mio blog e le cose che faccio.

    1. Ciao Gianna, il tuo commento si è perso tra le varie email, scusami per il ritardo.
      Se sei bloccata da una depressione che non è proprio depressione, direi che è una straordinaria notizia.
      Ci si può lavorare con gli strumenti della PNL.
      Ti scrivo in privato

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