Qual è il potere delle parole?
Quanta magia si racchiude nel nostro linguaggio?
Le parole sanno portarci alle stelle, oppure alle stalle.
Ci fanno gioire senza limiti o ci buttano nello sconforto.
Il linguaggio è l’elemento chiave con cui costruiamo il nostro modello del mondo ed influenza il nostro modo di percepire la realtà.
È inoltre una caratteristica unica presente in noi esseri umani ed è ciò che ci distingue maggiormente dagli altri esseri viventi che abitano il nostro pianeta.
Sigmund Freud diceva:
In principio parole e magia erano una sola cosa e perfino oggi le parole conservano molto del loro potere magico. Attraverso le parole ognuno di noi può dare a qualcun altro la massima felicità oppure portarlo nella totale disperazione. Le parole suscitano emozioni e sono il mezzo con cui generalmente influenziamo i nostri simili.
Le parole che usi:
Una parola giusta detta al momento giusto può davvero avere effetti dirompenti in un individuo, ecco perché parliamo di potere del linguaggio.
Sfortunatamente, quelle stesse parole possono anche
Il linguaggio sbagliato può diventare dannoso e può far soffrire.
Attraverso le parole poi racconti il tuo mondo, la tua mappa interiore, quello che pensi rispetto a ciò che hai percepito nel mondo che ti circonda.
Le parole che pronunci determinano la tua realtà interiore.
Devi sapere che quelle che usi, sono solo etichette per dare un nome alle cose e alle sensazioni.
Quindi il modo in cui definisci le cose o le situazioni, determina che tipo di emozioni proverai.
Quest’oggi voglio soffermarmi nel farti comprendere come fai a crearti la tua mappa interiore che poi racconti attraverso le parole che utilizzi.
Quando viviamo una qualsiasi situazione, per una serie di filtri inconsci del nostro cervello, le cancellazioni, le generalizzazioni e le distorsioni, ne cogliamo solo una parte, creandocene una rappresentazione interna che farà parte dei nostri ricordi.
Ad esempio oggi sono stata ad una conferenza ed ho notato intorno a me tante persone molto interessata e attenta, gente che aveva voglia di saperne di più. Anch’io ero molto interessata e mi sono fatta un’idea rispetto a quanto, ciò che mi veniva detto, fosse interessante per me.
Ovviamente tra quel centinaio di persone che c’erano, probabilmente qualcuna si stava annoiando, altre non erano per nulla interessate anche se si trovavano lì, altre ancora distratte e magari qualcuna ha pure schiacciato un pisolino mentre lo speaker parlava.
E tutto questo è successo contemporaneamente al resto ma io non me ne sono accorta.
Il mio interesse all’evento ha fatto sì che io notassi soltanto chi era interessato, cancellando il resto. Interessando a me, ho generalizzato che potesse interessare tutti, ho distorto quindi la realtà a mio vantaggio.
Ed insieme alle persone, mi sono sicuramente persa molti altri aspetti della situazione a cui non ho prestato attenzione.
E questa parte della realtà è andata, persa, non potrò mai più recuperarla.
Al mio ritorno, racconterò al mio compagno tutto quello che ho visto, sentito e compreso in quella conferenza e quando parlerò dirò solo quello che riterrò importante rispetto a quanto invece potrei dire.
La percezione dell’evento per lui sarà sicuramente diversa, forse scarsa, poco significante, tanto scarsa quanto io sarò stata avara di parole nel descriverla.
E come attraverso le parole possiamo far comprendere quello che stiamo vivendo dentro?
La comunicazione si basa sul dialogo, sull’ascolto.
I rapporti tra esseri umani si basano su questo.
Le parole che utilizzi descrivono il tuo mondo, scegli le parole giuste ed influenzano anche i risultati che otterrai.
Ad esempio puoi iniziare a parlare di quello che vuoi e non di quello che non vuoi. Perché per raggiungere un risultato, la tua mente ha bisogno di vedere dove deve andare e attraverso le parole puoi creare delle immagini, un film dove sei l’attore protagonista.
Puoi iniziare a parlare al presente di quello che vuoi, di quello che vuoi essere, dimenticandoti il tempo futuro. E parlare al passato di quello che non vuoi più, anche se al momento è ancora presente.
Questa è una strategia per confondere la tua mente, che in base al tempo verbale utilizzato, acquisirà quell’informazione per vera.
Puoi scegliere che parole utilizzare quando descrivi la tua realtà, perché le parole che utilizzerai diventeranno la tua realtà.
Se dopo una giornata impegnativa ti dici che sei distrutto, il tuo corpo dovrà allinearsi alle parole che stai utilizzando, facendoti sentire distrutto.
Pensa se invece che “sei distrutto” tu dicessi semplicemente che sei stanco, ti potresti rendere conto che la percezione che il tuo corpo vivrà sarà di un livello di stanchezza inferiore al dichiararsi distrutto.
Puoi scegliere le parole da utilizzare nel tuo dialogo interno, privilegiando un vocabolario potenziante, dei mantra positivi, delle affermazioni incoraggianti piuttosto che far girare i soliti dischi interni che ti raccontano quanto è infelice la tua vita.
Le parole hanno un forte impatto sul tuo sistema nervoso e su quello degli altri. Ricordatelo, prima di utilizzarle a caso.
Usa quelle giuste.
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