Come ogni anno, dalla notte dei tempi, in questa parte del mondo con l’equinozio di primavera, uomini e donne della nostra bell’Italia sperimentano il senso della rinascita.
Come 2000 anni a questa parte circa, in questo stesso periodo, settimana più settimana meno, cade la Santa Pasqua e tutti, credenti o meno, sanno cosa è accaduto e cosa accade il Venerdì Santo ma soprattutto nella Santa Domenica.
Rinàscere, come ci suggerisce il Treccani significa sostanzialmente “Nascere di nuovo”.
Ma cosa significa davvero questa parola?
Perché è importante nella nostra vita rinascere?
È in questo periodo che la natura rinasce.
I rami degli alberi si popolano di nuovi fiori, i prati prendono nuova vita con nuovi colori, gli animali escono finalmente dal letargo.È in questo stesso periodo che tutto intorno a noi ci parla di un senso di rinascita e noi siamo chiamati e richiamati per l’ennesima volta a trasformarci.
A livello archetipale questo periodo è una fase molto potente.
Il Cristo muore sulla croce per donare la salvezza agli “uomini di buona volontà” e dopo 3 giorni risorge instaurando “un regno che non avrà mai fine”.
Il Cristo, dopo la sua morte discende negli inferi e ritorna indenne.
Sempre il Cristo, dopo la sua resurrezione, ascende al cielo con tutto il corpo.
Indipendentemente dal fatto che tu sia credente o meno, questa è una meravigliosa metafora.
Per rinascere, proprio come il Cristo, dobbiamo necessariamente discendere nel nostro inferno ed affrontare i nostri demoni personali uno ad uno.
Non esistono altri segreti, non esistono “trucchi” o “scorciatoie”.
È probabile che l’uomo moderno sia più istruito rispetto all’uomo del passato ma le radici e la saggezza dei nostri antenati ancora oggi possono trasmetterci tanto.
Per rinascere, per nascere di nuovo, bisogna morire.
Se non si muore come “uomo vecchio”, nessun “bambino interiore” vedrà mai la luce.
La “Prima-vera” porta questo insegnamento e i nostri avi lo sapevano bene.
Lo sapeva, ad esempio, chiunque affrontasse un percorso iniziatico di qualunque tipo e a qualsiasi latitudine del mondo.
In Siberia come nelle terre del “Nonreno”, in Europa come in Africa, in Oriente come in Occidente, tutti gli iniziati sapevano che dovevano morire per tornare in vita più forti che mai e molti miti vanno addirittura oltre, raccontando che, per risorgere, occorreva necessariamente essere smembrati, divisi per poi essere ricomposti.
Il mito di Iside e Osiride, del resto, narra proprio di Seth che fa a pezzi il corpo dell’amato dalla Dea e di Iside e Nefti che cercano e trovano i pezzi di Osiride in tutto l’Egitto per poi attraversare le porte dell’Oltretomba al fine di ridonare vita all’amato.
Naturalmente Osiride ebbe nuova vita e dalla loro unione nacque Horus che sconfisse proprio Seth: tutti siamo chiamati a compiere qualcosa di grande in questo mondo e in questo presente, lasciando in eredità qualcosa di grande per il futuro di chi verrà.
Il processo di trasmutazione del piombo in oro ovviamente non è semplice.
Far emergere i propri “talenti d’oro” dal nostro inconscio, trasformare le paure in risorse, è un processo complicato, questo è certo ma, da sempre, ci viene insegnato che se abbiamo una strada, un percorso, per svolgere l’ “Opera” tutto diventa più semplice.
Il viaggio dentro noi stessi può essere condotto in tantissimi modi.
No, non esiste una sola via e sì, ogni via che ha portato risultati in passato è valida.
Per ritrovare i pezzi della propria anima (ovviamente in senso figurato) come fece Iside con il suo amato Osiride, ieri come oggi, abbiamo tantissimi strumenti a disposizione.
Per perdonare sé stessi, far pace con il proprio passato, comprendere l’importanza delle proprie radici, prendere coscienza del presente ecc. ecc. non si deve però per forza ricorrere a riti strani ma occorre sempre non improvvisare e affidarsi a chi quel percorso l’ha già fatto.
Oggi, ad esempio, sappiamo molto di più rispetto al passato sulla mente e, la Programmazione Neuro Linguistica unita al Coaching, può aiutarci a scendere nella nostra caverna interiore ed affrontare finalmente il buio e i suoi mostri.
Come l’orsa in inverno si rifugia nella sua caverna per uscirne in primavera con i suoi nuovi cuccioli, così anche noi possiamo scoprire che sì, portare ala luce e persino moltiplicare i nostri “talenti” è possibile, a patto però che veramente lo desideriamo.
Farlo o non farlo determinerà la nostra vita.
Si può vivere un’intera esistenza a metà quando alcuni pezzi di noi stessi sono rimasti per strada.
Non c’è vergogna per il coraggio che non si manifesta.
Il “Viaggio dell’Eroe” del resto non è per tutti e, anche se la natura ci insegna che ogni bruco può diventare una crisalide, sappiamo che non tutti i bruchi diventeranno delle meravigliose farfalle.
Oggi se lo desideri davvero puoi iniziare il viaggio verso la tua personale trasformazione alla scoperta e riscoperta di chi sei davvero e di cosa avresti dovuto essere già da ieri.Contattami ora se vuoi scoprire il metodo.
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Fuggirà il lupo domani verso i tetri panni della paura e rosso più che mai rinascerà di primo acchito il corvo per ornare il bastone del capo tribù.
PAUL ELUARD
Ti aspetto!
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