“È il modo in cui reagiamo alle circostanze che determina i nostri sentimenti.”
Ci siamo sentiti tutti come se stessimo sprofondando nella palude.
Ti senti bloccato, inutile e confuso.
Vuoi muoverti. Dovresti. Devi. Ma non puoi.
E sale l’ansia, la paura e ti senti sopraffatto.
Ma cosa succede se ti accorgessi che essere bloccati non è il problema, ma come lo percepiamo?
Ogni anno, ho periodi in cui mi sento "bloccata", in una situazione o l’altra.
Eppure, quando guardo più da vicino, vedo che "essere bloccata" è un'etichetta che dò ad una parte naturale della vita.
È un momento in cui non succede molto. La vita scorre piatta. L'ansia arriva quando penso che dovrebbe essere altrimenti. Comincio a costringermi a lavorare, a trovare idee e a far accadere delle cose.
E quando non arrivo da nessuna parte, gli metto questa etichetta: “Sono bloccata”.
Allora, cos'è che è bloccato se non il modo in cui percepisco la vita?
Mentre scrivo questo, penso a quante clienti incontro che mi raccontano che si sono sentiti bloccati negli ultimi mesi.
Dopo aver lavorato insieme nel percorso #SbloccatieRiparti ora fanno meno fatica, perché incominciano a comprendere che è qualcosa di molto meno reale di quello che pensano.
Ti blocchi quando pensi di dover essere qualcosa che non sei. Quando pensi che la vita dovrebbe essere diversa da come è.
So che stai cercando di costringerti a fare qualcosa quando parole come "dovrei" e "devo" ti vengono in mente.
Se invece ti rilassassi e facessi pace con quel periodo della vita in cui sembra di essere bloccata, le cose poi prendono un’altra piega.
Ad un pensiero ti devi arrendere: non puoi controllare la vita. Puoi solo notare ciò che la vita ti porta.
Essere bloccati è come essere tra le sabbie mobili. Più cerchi di uscire, più affondi.
La mente vuole spingere, controllare e manipolare. Nasce dall'insicurezza.
Vogliamo essere sicuri, essere amati ed essere straordinari.
Penso che se potessi solo controllare la vita, tutto andrebbe bene.
È solo quando affronto la realtà che le cose iniziano a migliorare.
Quando sei bloccato, arrenditi all'essere bloccato. Io faccio così.
Nota i pensieri e i sentimenti dentro di te che dicono che sei bloccato e che qualcosa non va.
Se rimani completamente in questo momento, in quello del qui ed ora, non c'è nessun essere bloccato. C'è solo l'etichetta di una situazione, un'etichetta che hai inventato in base a come pensi dovrebbe essere la tua vita.
Quando ti accorgi che sta succedendo tutto questo, tira un profondo sospiro di sollievo.
Questo non significa che la sensazione che provi scomparirà ma l’ansia che potresti provare all’idea di essere bloccato (cioè che le cose non stanno andando secondo le tue aspettative) non ha un effetto così drammatico su di te.
Riesci a vedere il gioco dei pensieri. Puoi arrenderti a ciò che sta accadendo.
E continui a resistere, ma stai migliorando nel lasciare che sia quello che è. Stai migliorando nel goderti l'essere bloccato.
La cosa divertente è che quando ci piace essere bloccati, non siamo più bloccati, perché essere bloccati era tutto nella nostra testa.
C'è sempre qualcosa da cui ti senti attratto ed hai voglia di fare, durante questi periodi. Non sei completamente bloccato, non in ogni area della tua vita.
In questo momento sto leggendo libri. Sto giocando con mio nipote. Sto guardando film e programmi TV (Netflix ogni tanto è un salvavita).
E a volte scrivo articoli come questo, esprimendo ciò che penso, provo e conosco sulla psicologia umana.
Faccio il lavoro che devo fare.
È facile per me sentirmi in colpa in quei periodi in cui mi sento bloccata, perché mi sento come se non stessi facendo abbastanza.
Ma ho imparato a vedere che sto facendo del mio meglio.
È un altro esempio di come rimanere bloccato nella storia che mi racconto.
Sono chi sono. Sto facendo quello che posso fare. È abbastanza.
E se in questo momento, questo significa fare di meno, lo accetto.
La marea cambierà abbastanza presto e mi rivedrò in pista.
Lo stesso vale per te. Fai quello che puoi, sii compassionevole nei confronti di te stesso.
A volte, quando mi sento veramente bloccata, scrivo.
Non ho un sistema o una struttura. Prendo un pezzo di carta e scrivo. Mi piace scrivere a mano, alla vecchia maniera. Sembra schiarirmi le idee più che scrivere sul mio computer.
Quello che faccio è scrivere tutto quello che mi passa per la testa. Nessuna censura.
Lascio che tutto venga fuori, specialmente quelle parti più difficili da tirar fuori.
Più lo faccio, più noto schemi ripetuti. Vedo come voglio cambiare ciò che è, e quanto è futile.
Più divento consapevole, più queste cose svaniscono.
Quando diventi veramente consapevole di ciò che accade dentro la tua testa, inizi a lasciar andare perché ti accorgi come da solo stai creando la tua sofferenza.
Quando vogliamo combattere con quello che è, soffriamo. Questo è vero per qualsiasi cosa nella vita.
Quando provo a cambiare ciò che è, soffro.
Ma con il tempo ho imparato a vedere la mia resistenza come un segno di accettazione di quello che è. Per vedere che posso solo fare del mio meglio con quello che ho, in questo preciso momento.
E non la vedo come una cosa negativa.
Non è necessario spingere. La vita vive sé stessa attraverso di me, perché io sono la vita.
Non sono separata da niente e nessuno. Io sono questo pianeta. Io sono le stelle. Io sono te.
A volte mi chiedo perché pensiamo di non essere supportati dalla vita. Veniamo in questo mondo attraverso un grembo, dove siamo supportati.
Gli alberi della foresta sono supportati.
Eppure crediamo di essere l'eccezione.
Siamo noi l’eccezione? Non credo che lo siamo.
Pensiamo solo che la vita dovrebbe apparire diversa da come è. Ma il fatto che la vita non sia come pensi che sia, non significa che sia sbagliata.
Se ti senti bloccato per una settimana o per un anno non importa.
Fai del tuo meglio con quello che hai. Sempre e comunque.
Quello che ho notato è che più a lungo si rimane bloccati e più si accetta questo momento, più si impara quando se ne esce.
Sono i periodi più bui della mia vita che mi hanno insegnato di più su me stessa.
Ho imparato che la vita non è solo realizzare le cose. A volte si tratta di riposare e lasciare che le cose siano.
Questi periodi non sono diversi dalle stagioni. C'è il sole. C'è la neve. C'è luce e c'è oscurità.
Una volta che lasci essere quello che è, le cose cambiano perché cambia la tua percezione.
Ma attenzione a rendere questa un'altra cosa che devi fare. Sii gentile con te stesso, amorevole.
E non pensare che ti stia dicendo di dormire sugli allori, di autocommiserarti nella situazione di blocco in cui pensi di trovarti. Anzi, esattamente il contrario.
Più alimentiamo un’idea dentro di noi, più gli diamo energia, più la rafforziamo.
Più parli di blocchi, più energia gli dai. Questo forse è solo un periodo diverso, come diverse sono le stagioni.
Accettalo e vedrai che passa in fretta.
Va tutto bene.
Se vuoi saperne di più, richiedi la coaching.
Posso darti una mano! #sbloccatieriparti
Franca Scuzzarella
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