Non amo molto la televisione e devo confessare che ne guardo davvero pochissima.
Anche in questo momento dove i media la fanno da padrona nel dare informazioni rispetto alla situazione che stiamo vedendo, la guardo l’indispensabile.
Quello che mi interessa sapere lo cerco in rete, vagliando con attenzione le fonti proprio per evitare di cadere nella trappola di credere a quello che vogliono farmi credere.
Negli ultimi mesi troppa cronaca COVID con la sensazione che le notizie fossero un po’ pilotate. Ma anche precedentemente troppe brutte notizie, troppo pessimismo, troppa corruzione proclamata, troppi condizionamenti occulti e allora gli ho dato un taglio. Se la guardo, è per guardare qualche bel film.
E ieri sera è stata una di quelle sere: avevo voglia di qualcosa di leggero e poco impegnativo, quindi mi sono preparata una tisana, mi sono seduta comoda sul divano con vicino a me il mio cagnolino e ho cercato nella nostra galleria privata quello che faceva al caso mio.
E tra tanti film salvati sul nostro hard-disk è spuntato fuori Ratatouille.
La storia di Remy, un topolino che decide di volere di più che una vita da topi e si avventura fuori dalla sua tana alla conquista del mondo.
Desiderando una vita diversa, Remy si intrufola nella cucina di un ristorante parigino e da qui nascerà la sua carriera di cuoco, rielaborando una vecchia ricetta che diventerà presto un successo: la Ratatouille.
Ovviamente dovrà superare la reticenza di suo padre, la paura dell’ignoto, la diffidenza nei confronti degli umani, attingendo alle sue migliori risorse per riuscire nel suo intento.
Questo film è una meravigliosa metafora di vita che spinge a fare delle riflessioni.
Come Remy, anche noi ci sono volte che vorremmo cambiare la nostra vita perché non ci soddisfa.
Ci domandiamo quale può essere il nostro futuro e ci immaginiamo una sequenza di giorni pressoché uguali.
Vorremmo cambiare ma cambiare fa paura: paura del nuovo, dell’ignoto...
Una sequenza di giorni pressoché uguali?
Remy ha deciso di no. E ha sfidato il mondo degli uomini e la credenza comune dei suoi simili. Si è spinto oltre quella che era la vita destinato a vivere e ha realizzato il suo sogno.
Ho letto una frase:
Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.
Queste parole non sono mie ma di un grande scrittore: Alberto Moravia.
Ed è proprio quando non se ne può più di quello che si vive, che è il momento ideale per spingersi oltre e osare.
Perché cambiare è la cosa più naturale e continua che l’essere umano possa fare. Cambiamo in continuazione dal momento in cui nasciamo: cambiamo fisicamente, intellettualmente, emozionalmente, spiritualmente. Avviene tutto in modo naturale senza che ce ne accorgiamo.
Siamo fatti per il cambiamento.
E allora come fare per superare la paura, l’incertezza, la sfiducia che spesso caratterizza il cambiamento?
Non esiste la ricetta magica e non ci si può illudere che alcuni passaggi nella vita siano immediati, facili e indolori. Nella mia vita ho dovuto affrontare grandi cambiamenti, soprattutto negli ultimi anni.
Anche se sul momento mi hanno fatto vivere sentimenti contrastanti proprio per quelle paure da affrontare, visti sul lungo termine non posso che dire che andavano fatti. Certo, hanno avuto un prezzo da pagare ma alla resa dei conti è stato un prezzo speso bene.
La vita è unica. E non possiamo pensare di viverla accontentandoci.
Accontentarsi e vivere una vita dove non se ne può più, è sciupare una risorsa preziosa che abbiamo dentro: la libertà di scegliere.
La libertà di scelta non è qualcosa di astratto, una caratteristica che si ha o non si ha.
Fa parte della persona.
È qualcosa di tangibile. Strettamente correlato al nostro carattere.
È la capacità di fare scelte tra varie alternative, a volte opposte.
E quando non stiamo più bene in una situazione non c’è altra soluzione che cambiare il modo di viverla o di affrontarla.
Cambiarla, liberandoci completamente di quello che ci ostacola e non ci permette di diventare persone migliori se questo è possibile oppure imparando a vivere le situazioni in modo diverso.
La nostra vita è definita per il 10% da ciò che ci accade e per il 90% da come decidiamo di reagire.
Spostando la nostra attenzione verso ciò che di buono in quella situazione invece che continuare a concentrarci sugli aspetti negativi. Facendoci domande furbe anziché continuando a chiederci perché tutto questo sta succedendo proprio a noi.
Chiedendoci invece cosa ci sta insegnando quella situazione, quale maturazione vuole produrre in noi, quale evoluzione.
Cercando di scoprire se c’è un modo diverso per affrontarla, per risolverla e quindi facendoci domande che vanno in quella direzione e perché no… guardandoci intorno per trovare modelli di riferimento che hanno già vissuto la stessa esperienza e ne sono usciti vincenti.
Gli altri sono una grande risorsa.. perché sono esempi da modellare e perché possono diventare nostri preziosi cooperatori nel cambiamento..
Perciò come Remy, possiamo credere che il futuro non sia soltanto quel susseguirsi di giorni tutti uguali ma possiamo dare un senso ad ogni singolo giorno, ad ogni singolo momento.
E in questo periodo abbiamo bisogno di tanta fiducia, di tanta speranza, di tanto impegno e tanto amore per la vita stessa.
Vuoi avere successo nella vita?
Vuoi decidere al meglio per Te?
Vuoi superare i tuoi limiti che ti hanno ostacolato nel raggiungere i tuoi obiettivi?
Oggi puoi scoprile le 3 Chiavi del Potere Interiore che possono trasformarti in un Leader!
Iscriviti gratis alla Masterclass e cambia la tua vita adesso!
Franca Scuzzarella
info@pnlbenessere.it
3332805239