... ovvero... quando la fiducia nel futuro può essere il solo motore che ci permetterà di ripartire.
Finalmente si riparte.
Sono tre mesi che aspettiamo questo momento, da quando a febbraio sono iniziate le prime limitazioni per il COVID-19.
Se solo a Natale mi avessero raccontato in che razza di situazione stavamo per precipitare, gli avrei riso in faccia.
Nemmeno nelle previsioni più pessimistiche, sarei riuscita ad immaginare ciò che sarebbe successo.
Non ti nascondo che ci sono momenti in cui penso di essere in un incubo, un brutto sogno da cui da un momento all’altro, mi sveglierò.
Ora è il tempo della ripartenza.
È il tempo di ritrovare fiducia nel futuro.
Anche se il panorama non è dei più semplici.
La nostra economia ne esce schiacciata dal peso dei debiti che il nostro governo è stato obbligato a fare per mettere una pezza a quanto stava accadendo.
Le aziende sono in grossa difficoltà, per non parlare di tutta quella rete fitta di piccoli imprenditori e professionisti che sono ancora in attesa di poter ritornare al proprio lavoro ma soprattutto di sapere se ci potranno tornare.
I rapporti sociali sono ancora limitati e tutti noi sentiamo il bisogno fisico e psicologico di poter ritornare a dare e ricevere un bacio, un abbraccio, una stretta di mano dalle persone che nella nostra vita hanno un peso affettivo forte, congiunti o meno che siano.
Tutti noi abbiamo la necessità di tornare al nostro lavoro perché, anche se non è corretto identificarci nella nostra professione, nello stesso tempo rappresenta uno dei modi che utilizziamo per realizzarci come persone, rafforzando la nostra fiducia nel futuro.
Abbiamo bisogno di ritornare a guadagnare del denaro, perché di ipotesi non si è mai apparecchiata la tavola ma quel denaro vogliamo guadagnarcelo, non accettando il fatto di poter vivere di sovvenzioni.
Forse un po’ più rosea, forse un po’ più grigia, ma questo è.
Non sono un’esperta di economia, non sono una sociologa, ma non c’è bisogno di esserlo per rendersi conto che il periodo a cui stiamo andando incontro non sarà facile se non lo affronteremo nel modo giusto.
La crisi socio-politica ed economica coinvolge già tutti e ci scaraventa nel pessimismo.
In una situazione come questa, finire nel baratro è un attimo.
Un baratro fatto di sfiducia nella ripresa, di paura per il futuro, di angoscia per quello che potrà ancora accadere, perché nessuno lesina battute sul fatto che il peggio deve ancora venire.
Ma quel peggio dipenderà anche in gran parte da noi.
Da quello che decideremo di fare, da oggi.
Questa quarantena è stata gioco-forza una bella opportunità per ritrovare alcuni valori importanti, ci ha dato la dimensione dell’essenziale, di quello che conta davvero, che non sono tutti quei fronzoli di cui abbiamo riempito sinora la nostra vita.
Qualcuno ha anestetizzato il cervello ed ha viaggiato sintonizzato sul telegiornale, alimentando paura e sfiducia.
Qualcuno invece ha usato questo tempo per rinascere: ha studiato, ha mantenuto il cervello vigile, ha curato il proprio corpo, ha consolidato gli affetti.
Le implicazioni di questi due atteggiamenti diventeranno chiare nelle prossime settimane:
Come possiamo uscire nel miglior modo possibile da questa grande sfida che il mondo intero sta vivendo?
Con la fiducia nel futuro.
E fiducia nel fatto che l’essere umano possiede infinite risorse interiori a cui attingere ogni qualvolta se ne presenta la necessità.
Noi non possiamo controllare quello che sta succedendo là fuori, né rispetto a quello che ha deciso di fare quel virus nel futuro (si è presentato all’appello senza essere stato chiamato), né rispetto a quelle che saranno le decisioni che i governi sceglieranno per i prossimi mesi.
Ma possiamo controllare quello che facciamo succedere dentro di noi.
Possiamo controllare il mindset con cui vogliamo affrontare la ripartenza, possiamo controllare i nostri pensieri, possiamo controllare verso dove vogliamo tenere puntata l’attenzione del nostro focus, se su quello che non dovrebbe essere o su quello che possiamo costruire nel nostro piccolo.
Tu puoi controllare quello che succede dentro di te e pensa che quello è un posto dove nessuno, dico nessuno, può entrare a patto che tu non glielo conceda.
Quando abbiamo fiducia, stiamo credendo a qualcosa che ancora non c’è ma che vogliamo si manifesti.
Quando abbiamo fiducia nel futuro, stiamo credendo al fatto che possiamo ricostruire un mondo migliore, partendo proprio da quello che abbiamo imparato in questi giorni.
Io in questi giorni sto ripartendo dal mio lavoro che è il mio modo per esprimere chi sono ed è una delle cose che danno un senso alla mia vita.
Riparto da un webinar gratuito di
perché mai come in questo momento
È UTILE CONOSCERSI
e conoscere come funzionano i nostri pensieri.
Sabato 16 Maggio, sarò in un’aula virtuale dalle 9.30 alle 12.30 per vivere insieme questa esperienza.
Ti aspetto.
Insieme ce la faremo.
Franca
Franca Scuzzarella
info@pnlbenessere.it
3332805239