Conosci la Pnl, ovvero la Programmazione Neurolinguistica?

Sono così felice di essere ritornata in aula, a insegnare la PNL, ragazzi!

È da quando è scoppiato il Covid che ho interrotto i corsi in aula e pensavo che non ci sarebbe stata più occasione.

Ed invece…

Ma tu sai che cos’è la PNL?

È possibile! Se sei una persona che lavora sulla sua crescita personale, è molto probabile che tu sappia di cosa sto parlando. Ti sarai già imbattuto in qualche corso o avrai letto dei libri.

In questo caso avrai potuto apprezzare questa cassetta degli attrezzi che è capace di migliorare la tua vita.

Se invece non sai di cosa sto parlando, te lo spiego.

La Programmazione Neurolinguistica, o PNL, è una disciplina che ti consente di migliorare enormemente la tua comunicazione e l'interazione con gli altri e con te stesso, così da ottenere risultati personali e professionali di grande qualità.

Ma soprattutto ti insegna come diventare consapevole dei meccanismi e dei processi che governano la tua mente, le tue emozioni, i tuoi comportamenti e le tue abitudini.

Che il nostro cervello funzioni come un computer ormai lo sappiamo tutti.

È un organo che viene programmato nel tempo da condizionamenti esterni, esperienze, abitudini e comportamenti.

Quando fa qualcosa, lo fa perché ritiene sia la scelta migliore in quel momento, per quella circostanza, con il livello di consapevolezza che ha.

Ma spesso non è la cosa più funzionale per noi e per la nostra vita.

Sai come viene definita la PNL?

Lo studio della struttura dell’esperienza soggettiva, cioè come fai a fare quello che fai.

Se la tua programmazione mentale è fatta di schemi che vengono ripetuti ogni volta che si manifesta uno stimolo, interessante è sapere qual è la struttura che ci sta dietro.

Te lo spiego con un esempio.

Se assaggi una torta e quella torta ti piace, chiederai la ricetta, così da poterla preparare anche tu quando tornerai a casa. Ti verrà detto quanta farina, zucchero, burro, uova e quant’altro, c’è in quella torta e tu potrai ricreare la stessa delizia per il palato.

Ma immaginiamo che la torta ti piace, si, ma la senti troppo burrosa. Quindi la tua intenzione è quella di preparare la stessa torta, ma con meno burro.

Ecco che diventa indispensabile sapere quanto burro c’era nella torta originale, così da apportare quelle variazioni che la rendano più buona per il tuo palato.

Così funzioniamo noi.

Abbiamo “ricette” per fare tutto quello che facciamo (cioè abbiamo una struttura della nostra esperienza soggettiva) e conoscere come facciamo a fare proprio in quel modo, ci dà la possibilità di cambiarne gli “ingredienti” se i risultati che otteniamo non ci soddisfano.

Ecco cosa ti aiuta a fare la Programmazione Neuro Linguistica!

Decodificare i processi di pensiero, spesso inconsci, così da cambiarli quando non sono più funzionali al nostro benessere ed ai nostri obiettivi.

Nonché alla nostra felicità!

Ti piacerebbe scoprire come funzioni e come funzionano i tuoi processi mentali?

Ti piacerebbe modificarli per interagire con successo con le persone intorno a te, così da ottenere i risultati che desideri? 

Ti piacerebbe l'idea di saper gestire in modo efficace i tuoi pensieri e saper riconoscere con facilità le tue risorse e i tuoi talenti?

Se la risposta è si, hai bisogno di conoscere ora cosa è la PNL.

Una straordinaria cassetta degli attrezzi che ti permette di raggiungere i risultati che desideri, in ambito personale, professionale e sportivo.

Hai bisogno di scoprire le più importanti tecniche e strategie che la Programmazione Neuro Linguistica propone per utilizzare al meglio quel potente strumento che sta fra le tue orecchie: il tuo cervello!

Ed è per questo che ho previsto una formazione ONLINE dedicata alla PNL, per raggiungerti ovunque tu sia e svelarti i segreti di questa straordinaria metodologia.

Martedì 24 Gennaio, alle ore 20,30, terrò un WEBINAR GRATUITO dove condividerò con te:

Ed alla fine del webinar, avrai l’opportunità di approfondire questa affascinante disciplina e farlo con una promozione specialissima!

La vita non sarà più la stessa se deciderai di studiare con me la PNL.

Ti sbalordirai di come pochi e semplici concetti avranno il potere di dirigere la tua vita in una direzione più consona al tuo personale successo, qualsiasi cosa successo voglia dire per te.

E te lo dico perché questa è stata la mia personale esperienza e Martedì 24 Gennaio, ti racconterò la mia storia e come la PNL ha cambiato la mia vita!

Ti aspetto!

Quale è il significato della parola responsabilità?

Responsabilità significa avere l'abilità di rispondere, rispetto qualcosa, oppure a qualcuno, o a sé stessi.

Per questo la parola responsabilità mette in difficoltà.

Viene considerata un peso aggiunto alle tante sfide che la vita presenta e non se ne coglie invece l'opportunità per esercitare il proprio potere personale.

Esercitare la propria responsabilità e il proprio potere di scelta significa crescere e diventare responsabili della propria vita.

La responsabilità

Assumersi la responsabilità è qualcosa che spaventa, perché non possiamo più incolpare gli altri di quello che nella nostra vita non funziona.

A quel punto è solo responsabilità nostra.

In effetti, cosa ci sarebbe di più bello che esercitare il proprio potere personale, che l’assumersi la responsabilità prevede?

Eppure per molti, risulta difficile farlo.

Ma quali sono i veri perché?

I reali vantaggi della responsabilità

Quali sono i vantaggi dell'assumersi la responsabilità?

Riuscire finalmente ad abbandonare la nostra zona di comfort

Quando non ci assumiamo la responsabilità, in effetti, un vantaggio è proprio il non dover abbandonare la nostra zona di comfort, uscire da quel nostro mondo così usuale e ripetitivo, per andare ad affrontare qualcosa che ancora non conosco e che non saprò bene come andrà a finire.

Chi vuole rischiare di prendersi la responsabilità di un fallimento?
Di una relazione andata male?
Di una situazione economica disastrosa?

Meglio appiccicarla agli altri, alla casualità, al destino.

Prendersi la responsabilità significa andare oltre questo meccanismo e crescere.

Imparare a prendere decisioni

Se devo assumermi la responsabilità significa che c'è da prendere una decisione e probabilmente c'è una situazione impegnativa da affrontare e penso di non avere un bagaglio di sicurezze adeguato, non so se sono all'altezza della situazione.

Responsabilità significa decidere!

Perché non riesco a prendermi delle responsabilità

Quindi spesso dietro alla non responsabilità c’è, non solo insicurezza, ma anche tanta paura di non essere adeguato, di non andar bene, di non avere gli strumenti e le capacità necessarie per gestire la situazione.

Quella che agli occhi di tutti è incapacità di assumersi la responsabilità, altro non è che grande insicurezza nelle proprie capacità di far fronte alle situazioni.

Se non me ne assumo la responsabilità, è più facile… ci penserà qualcun altro.

Potrò delegare quel compito a qualcun altro che ci penserà per me, farò sicuramente meno fatica, potrò permettermi il lusso di dare la colpa agli altri rispetto agli insuccessi, non tenendo in considerazione che il primo insuccesso è stato il mio che ho delegato.

Gli svantaggi della mancata responsabilità

Quali sono però gli svantaggi del non prendersi delle responsabilità?

Gli altri decidono per me

Se non mi prendo la responsabilità delle situazioni e resto nella mia zona di comfort, ci penserà qualcun altro al posto mio e lascio che gli altri decidano per me!

Metto la mia vita in mano ad altre persone.

Lascio che decidano per me, ma sono proprio sicuro che ciò che decideranno sarà proprio la cosa giusta per me?

Le decisioni prese da altri e le conseguenze di quelle decisioni, le dovrò poi vivere sulla mia pelle e non è detto che questo a lungo termine sia un vantaggio.

Non cresco e non imparo.

È mettendosi in gioco che si cresce e si acquisiscono nuove competenze e abilità, materiali e morali.

Vedrò gli altri sempre più in gamba di me, anche se forse non sono disposto ad ammetterlo e la mia autostima ne uscirà mortificata

Non assumendomi la responsabilità, perderò un sacco di occasioni.

Della serie “Chi non risica, non rosica”.

Non prenderò decisioni responsabili rispetto al mio futuro, a che tipo di persona voglio essere, a quali successi vorrò ottenere, che tipo di vita vorrò vivere.

Non è forse un prezzo troppo alto da pagare?

Io credo di si.

Anche perché così facendo, non ci sarà niente nella mia vita che avrò il potere e la capacità di cambiare. Sarò obbligato a subire e potrò dare la colpa alla sfortuna, al destino, o a chi ha deciso per me.

Io non esisto… Io sono una pedina nella partita di scacchi che sta giocando qualcun altro al posto mio.

Guarda alla responsabilità come a un modo per manifestare il tuo potere personale, il diritto di scegliere come indirizzare gli eventi, in base alla decisione scaturita dal senso di responsabilità.

Sarà un po’ impegnativo all'inizio ma poi ti renderà padrone della tua vita.

Ti permetterà di cambiare il tuo destino, agendo sulle piccole scelte di tutti i giorni..

Sei pronto ad assumerti la responsabilità del tuo operato?

Ad agosto ho pochi posti liberi, prenota una sessione di coaching gratuita, per scoprire se possiamo lavorare insieme per scoprire quanto potere è dentro di te!

Quanta influenza ha l’atteggiamento, rispetto ai risultati che otteniamo?

L’atteggiamento con cui approcciamo le cose fa tutta la differenza del mondo

Quando decidiamo che atteggiamento adottare, spostiamo tutta l’attenzione in quella direzione e il resto è come se non esistesse.

La capacità di generalizzare, cancellare e distorcere, propria del nostro cervello, modifica la percezione di quello che succede.

Vuoi un esempio?

Sto facendo un lavoro di coaching con un cliente che sta vivendo delle difficoltà a livello professionale.

F. è stato trasferito da una grande azienda ad una affiliata decisamente meno prestigiosa, dovendo anche cambiare città.

Mi racconta che inizialmente ha vissuto male questo trasferimento, perché è convinto che la scelta fatta dalla sua azienda, sia da imputare al fatto che i suoi responsabili non credono che lui valga abbastanza.

L’atteggiamento con cui F.  ha vissuto il trasferimento, è quello di chi non accetta questo giudizio, che per altro non è mai stato dichiarato esplicitamente ma è solo una sua interpretazione delle cose.

Di fatto F., una volta trasferitosi, trova la città molto piacevole, allaccia interessanti amicizie, comincia a frequentare dei gruppi dove lavorano sulla crescita personale.

Insomma le cose non vanno poi così male, anzi.

Anche a livello professionale gli si stanno aprendo molte più opportunità.

Peccato che l’atteggiamento con cui continua a vedere quel famoso trasferimento gli impedisce di viversi la piacevolezza del momento, le nuove amicizie, una città fantastica da scoprire, il ventaglio di opportunità professionali che gli si sta aprendo nell’azienda dove è approdato con tanto rammarico.

È come se la sua mente, guidata dall’atteggiamento che ha deciso di sposare, cancellasse completamente tutto quanto di bello sta vivendo.

È bastato fargli notare che era proprio quell’atteggiamento con cui continuava a guardare alle cose, che gli impediva di rendersi conto che la situazione era completamente differente da come la stava vivendo.

Atteggiamento e punti di vista

Basta capire da che punto di vista voglio vedere le cose, e la percezione si stravolge completamente.

Ora che F. ha capito che questo nuovo atteggiamento gli è molto più utile del primo, ha deciso di godersi a pieno ogni situazione che questa esperienza gli sta regalando.

E chissà che F. non arrivi a trasferirsi definitivamente… Chissà.

Quindi l’atteggiamento con cui guardiamo alle cose ci fa vedere pezzi di realtà.

Anche ciò di cui siamo convinti determina la nostra attenzione.

L’atteggiamento e le convinzioni che abbiamo dirigono il nostro focus, ciò su cui decidiamo di concentrare la nostra attenzione.

Tutto questo contribuirà a creare la nostra idea del mondo, di come devono o non devono andare le cose.

Come direzionare la tua attenzione

Ti propongo 5 passaggi per iniziare a direzionare l’attenzione in modo utile:

  1. Ricordati che quello che stai osservando è solo un pezzo della realtà che ti circonda. Un buon modo per allargare la visuale è immaginare di essere un’altra persona e guardare alle cose da quel punto di osservazione: vedi le stesse cose?
  2. Confrontati con gli altri. Ti accorgerai che ci sono tanti modi per vedere alle cose e molti davvero diversi dai tuoi. Questo non significa che devi sposarli ma ti potrai rendere conto che quello che vedi là fuori non è la verità assoluta.
  3. Cerca nella tua esperienza momenti in cui sei stato aperto e positivo: come è successo? Cosa ti dicevi? Su cosa prestavi particolare attenzione? Che tipo di pensieri facevi?
  4. Non sprecare energia lamentandoti di quello che non va come vorresti. Più ti focalizzerai su ciò che non va, più nella tua mente quella situazione diventerà pervasiva anche alle altre aree
  5. Mettiti in moto concretamente e sposta l’attenzione alle soluzioni, piuttosto che tergiversare sul problema. Ogni problema è una situazione da risolvere e questo sottintende che ci sia una soluzione.

L’atteggiamento dirige la percezione che hai delle cose.

 

7 passi per il successo

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“7 Passi per il Successo”

e troverai all’interno strategie utilissime per avere un atteggiamento propositivo e direzionato ai risultati ed al benessere.

Cosa significa comunicare e perché si dovrebbe iniziare a comunicare con congruenza?

Non possiamo non comunicare.

Questo è uno dei presupposti della Programmazione Neuro Linguistica.

E sappiamo bene quanto vera è questa affermazione.

Non ti capita di entrare in una stanza dove tutti tacciono e renderti immediatamente conto di che aria tira?

Nessuno parla, eppure comunichiamo perfettamente il messaggio che vogliamo far passare.

Comunicare con congruenza

Comunicare è lo strumento che utilizziamo per rapportarci con il mondo esterno.

È il modo che abbiamo per esternare quello che proviamo dentro e che è depositato nella nostra mente.

Ma il nostro comunicare non è fatto solo di parole.

Noi comunichiamo con le parole ma anche con il tono di voce, con le espressioni del viso, con la nostra fisiologia.

Siamo i soli responsabili del nostro comunicare agli altri.

Se vogliamo che gli altri comprendano quello che vogliamo dire, ce ne dobbiamo assumere la responsabilità. Sotto tutti questi punti di vista, se non vogliamo incorrere in incompatibilità a livello comunicativo.

Cosa significa?

Immaginiamo che io mi rivolga al mio interlocutore con una frase che vuole essere semplicemente un'informazione quindi dal significato neutro, tipo "non mi hai inviato quello che aspettavo" e nella mia intenzione non c'è assolutamente nessun secondo fine.

Ma oggi il capo mi ha fatto tanto incavolare e sono ancora un po’ contrariata e questa frase la dico utilizzando uno sbagliato tono di voce, o un'occhiata che può sembrare strana ed ecco quella che voleva essere un'informazione neutra, diventa una sfida, una minaccia, una critica che il nostro interlocutore può prendere malissimo.

Ti è capitato mai?

Ti è successo di voler dire qualcosa di semplice e invece si è rivelato un mezzo casotto?

Cioè non avevi nessuna intenzione di scatenare il putiferio ma ciò che hai detto, l'hai detto in modo che l'altro l'abbia interpretato in maniera completamente diversa e abbia reagito di conseguenza?

A me succedeva spessissimo, e succede ancora qualche volta.

Perché succede e perché è importante saper comunicare

Succede perché non ci prendiamo la responsabilità della comunicazione e non ci rendiamo conto che le parole che diciamo valgono poco rispetto al tono con cui le diciamo.

Per non parlare poi del linguaggio del corpo che può dare un significato completamente diverso alle nostre parole.

Possiamo dire le cose più importanti e/o interessanti del mondo ma se non siamo congruenti sui tre canali comunicativi, chiamati verbale (le parole che diciamo), paraverbale (il tono con cui le diciamo) e non verbale (come utilizziamo la postura e le espressioni del viso) il nostro messaggio non sarà credibile e cadrà nel vuoto.

Va ricordato sempre!

Comunicare bene può aiutarti a mantenere buone relazioni, evitare conflitti e persino aumentare le tue probabilità di ottenere ciò che desideri.

I 3 aspetti della comunicazione coerente

Ed esistono tre aspetti importantissimi che non devi scordarti, se vuoi diventare un bravo comunicatore.

  1. Diventa un ascoltatore attivo

Non c’è comunicazione senza ascolto, quindi la prima cosa che devi imparare è ascoltare.

I bravi ascoltatori fanno domande, rispettano il diritto delle persone a non essere d'accordo e sanno quando offrire aiuto.

Puoi diventare bravo ad ascoltare gli altri con questi semplici passaggi:

  1. Diventa un comunicatore assertivo

Esistono tre modi principali per comunicare:

Quando sei assertivo, puoi:

  1. Fai attenzione al tuo linguaggio del corpo

Come ti ho già detto sopra, il modo in cui parli, inclusi il volume e il tono della tua voce, i tuoi gesti fisici e le tue espressioni facciali, hanno un impatto importante su come verrà ricevuto il tuo messaggio.

Ad esempio, se incroci le braccia davanti al petto e sembri severo, è probabile che le persone si sentano sulla difensiva anche prima di aver sentito quello che hai da dire.

D'altra parte, una postura aperta, una voce calma e un linguaggio del corpo rilassato aiuteranno l'altra persona a sentirsi a proprio agio.

Ecco alcune regolette che potrebbe aiutarti a ricordare un buon linguaggio del corpo:

Sii rilassato e comodo, non entrare in agitazione quando devi comunicare qualcosa

Adotta una postura aperta (senza braccia incrociate)

Sorridi e metti il tuo interlocutore a suo agio

Mantieni un buon contatto visivo con l’altro

Impara a essere coerente tra cosa dici e come lo dici e le persone saranno disposte ad ascoltarti con interesse, perché il tuo messaggio sarà credibile al 100%.

Vuoi saperne di più?

Allenati con noi e partecipa ai 7 allenamenti che ho preparato per te, dove scoprirai quanta potenzialità di cambiamento si nasconde dentro di te.

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