“Può la Programmazione Neuro Linguistica aiutarmi a fare la scelta giusta nei momenti fondamentali?”.
Come abbiamo già visto la PNL è un acceleratore delle tue potenzialità proprio perché studia la struttura della tua esperienza ed oggi vorrei rispondere a questa domanda che una cara amica ci ha posto sulla pagina di Facebook con un messaggio privato.
Trovo questa domanda molto stimolante e, premetto, non potrò esaurire tutto il discorso con un semplice articolo perché, la domanda aperta posta in questo in questo modo, offre infinite sfaccettature.
Sicuramente né Bandler né Grinder avrebbero mai immaginato gli infiniti campi applicativi che la loro nascente creatura (la Programmazione Neuro Linguistica) potesse avere.
Il concetto di libertà che questa disciplina instilla nelle persone, già ci mette nella prospettiva che abbiamo un potere di scelta illimitato se ci approcciamo alle cose guardando le diverse variabili che nascondono.
Infatti per fare la scelta giusta, innanzitutto, occorre avere più scelte possibili e praticabili.
Un conto è essere su una strada a senso unico, senza nessuna traversa o strada laterale da poter imboccare, un po’ come la Route 66 per chi ha avuto la fortuna di attraversala, un altro è avere la possibilità di scegliere…
Solitamente la scelta unica è consigliata solo ed esclusivamente quando si ha certezza di quello che si troverà durante il cammino e siamo sicuri e certi della nostra meta.
A quel punto si monta in macchina, si imbocca la Route 66 e si viaggia ad altissima velocità da un punto A ad un punto B, ignorando qualsiasi altra alternativa che non ci interessa.
Ma quando mai nella vita sarà possibile prevedere un viaggio di questo tipo?
Purtroppo la vita ci riserva sempre un numero infinito di variabili e, per andare da un punto A ad un punto B, che sulla carta è un segmento bello dritto, nella realtà ci troviamo ad affrontare per forza una serie di variabili che rendono il tragitto un segmento curvo che qualche volta ci sballotta da una parte all’altra.
Una degli ostacoli che maggiormente ci troviamo ad affrontare sono le nostre paure.
Quando immaginiamo un percorso da affrontare mettiamo sempre in previsione la strada più facile, perché questo ci dà la forza per iniziare. Non lo faremmo mai se ci parassimo davanti tutti gli ostacoli che incontreremo.
Poi però succede che gli ostacoli arrivano e lì diventa fondamentale la capacità di scegliere tra le varie alternative.
La prima cosa che dobbiamo ricordare è che la paura è un sentimento utile perché ti mette in piena attenzione rispetto a come proseguire ma pure che è un costruito della nostra mente e spesso le paure che ci assalgono sono solo mentali e di reale c’è poco.
Ecco che, fare la scelta giusta, e la prima scelta giusta sarà proprio quella di affrontare le nostre paure perché probabilmente quell’ostacolo è molto meno pericoloso di quanto abbiamo immaginato, è il primo passo per cercare di attenuare almeno in parte il cronosisma che ci attende ed avere più di una scelta può essere davvero importante.
Quando Virginia Satir parlava di scelte, di certo non si riferiva a scelte ponderate puramente in modo intellettuale ma bensì a scelte "viscerali".
La PNL può aiutarci in questo senso, ossia ad avere esperienze neurologiche di ciò che quella scelta comporta.
Questo prima di effettuare la scelta stessa e, quindi, prima che qualcosa relativo alla scelta stessa avvenga, può aiutarci a prevenire conseguenze che potrebbero non risultare positive.
Attenzione non si tratta di prevedere il futuro ma di utilizzare la nostra esperienze e l’esperienza che altri hanno vissuto prima di noi e adeguarla alla nostra realtà.
In fondo anche se ci sono N variabili, solitamente la sostanza è sempre la stessa.
Tu puoi immaginare le conseguenze delle scelte che hai davanti.
Puoi fermarti ad analizzare, rispetto alle tue precedenti esperienze ed alle esperienze che le persone intorno a te ti hanno condiviso o che hai potuto reperire leggendo, cercando informazioni, delle persone che hanno ottenuto successo.
Ormai è diffusa la concezione che non sia tanto importante la meta ma quanto il viaggio.
Se questo può essere vero, e lo è in effetti, su percorsi lunghi e lunghissimi quali ad esempio l’intera esistenza dell’uomo stesso, ed è stimolante per apprezzare il concetto maestro del “qui ed ora”, assaporando il proprio presente, tale idioma è meno applicabile per gli obiettivi a breve termine.
Molto spesso mi hai sentita ripetere la frase, soprattutto quando parlo di cambiamento,
Un elefante si mangia un boccone per volta
Spesso ci si trova davanti ad elefanti.
Possono essere studio, lavoro ad esempio.
L’elefante è qualsiasi obiettivo a medio-lungo termine che, necessariamente, per essere controllato, deve essere frammentato in tappe/steps.
Ogni step sarà allora un obiettivo a se stante che partirà solo quando avremo completato il precedente.
Tutto questo sulla carta è fantastico ma, chi è scaltro ed ha esperienza, sa bene come tutto muta e spesso, in corso d’opera occorre quella flessibilità di cui più volte abbiamo parlato.
Ecco, è qui che si deve fare la scelta giusta poiché la vita non solo non è lineare ma è un insieme di segmenti curvi diversi che si diramano in vari punti generando la vita reale che viviamo giorno per giorno.
Di contro le infinite possibilità che ci lasciamo alle spalle, avrebbero potuto generare infinite vite di fantasia tutte con un finale diverso che noi non potremo mai conoscere.
Ogni scelta apre la strada ad una realtà…
Te lo ricordi il film Sliding Doors? Se non lo hai visto, te lo consiglio J Spiega bene questo concetto!
Se esistere significa poter scegliere, la nostra libertà di scelta può rappresentare la nostra grandezza o il nostro permanente dramma quotidiano.
Ogni giorno siamo costretti a fare delle scelte ed anche il non scegliere può rappresentare il fare la scelta giusta.
Quello che dobbiamo assolutamente evitare è compiere scelte senza possedere alcun criterio per poterlo fare.
In altri termini è quando brancoliamo nel buio, assumendo posizioni instabili, avvolti nella permanente indecisione, senza possibilità di orientare la propria vita in un senso o nell’altro, che davvero rischiamo di farci male.
Detto ciò, ogni scelta dovrebbe essere accompagnata dalla consapevolezza giacché anche una scelta che reputiamo insignificante può cambiare la nostra vita.
Se da un lato Jiddu Krishnamurti ha detto
“Per la mente che vede con chiarezza non c’è necessità di scelta, c’è azione.”
Robert De Niro, talento indiscusso nel suo campo, ha aggiunto che
“Il talento sta nelle scelte.”
Con la mia esperienza di Coach posso suggerti che:
In particolare sii padrone di te stesso ed effettua tutte le scelte intenzionalmente, dalla più grande alla più insignificante, assumendoti la responsabilità di quello che scegli.
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Spero di averti offerto vari spunti di riflessione.
A presto
Franca.
Franca Scuzzarella
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