Si può passare dalla crisi al successo?

Sicuramente sì.

Tu sei unica e ti meriti tutte le cose belle del mondo.

Chi più chi meno, tutti abbiamo avuto tra le mani un libro di Paulo Coelho.

La mia citazione preferita?

“Credo che solo una cosa renda impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire!”

Ti spiego perché.

Dalla crisi al successo

Spesso associamo al termine crisi eventi catastrofici, funesti, portatori solo di problemi.

Eppure più volte l’abbiamo detto.

Le crisi, perfino le “mostruose” e mai desiderate crisi esistenziali  dovrebbero essere considerate delle vere e proprie benedizioni, capaci di trasmutare la nostra vita e portarla ad un livello più elevato.

Come detto più di una volta, il termine “Crisi” deriva dal verbo greco krino che significa separare, cernere come anche discernere, giudicare, valutare.

Quando affrontiamo un periodo di crisi dobbiamo per forza riconsiderare l’ambiente che ci circonda, il nostro asset sociale e perfino noi stessi se desideriamo davvero uscirne e questo non significa forse crescere e cambiare in meglio?

Il fatto è che questa parola ha assunto una connotazione completamente sbagliata e, oggi, un periodo di questo tipo è visto come qualcosa che arriva per rompere le uova nel paniere.

Se ci pensi è veramente semplice.

Siamo immersi nella nostra zona comfort  e ci stiamo alla grande.

I giorni scorrono seguendo il ritmo delle nostre abitudini, giuste o non giuste, e, senza stimoli, sopravviviamo ma in fondo questo ci sta bene.

All'improvviso qualcosa dall'esterno rompe questo equilibrio e crash, il sistema va in tilt e purtroppo per ripristinarlo dobbiamo fare qualcosa di più che pigiare il bottone del reset.

Che cosa rappresenta per te il fallimento?

Come accede per il termine “crisi” anche il termine “fallimento” ha assunto nel tempo una connotazione del tutto negativa.

Come poteva essere diversamente del resto in una società iper-competitiva come la nostra?

Delle persone di successo vediamo solo lo stato attuale/presente ma, voglio farti riflettere su un punto: hai mai pensato all’inferno che ha dovuto attraversare quella persona per arrivare in cima?

Oggi più che mai abbiamo paura di fallire.

Chi ha avuto successo, invece, ha acquisito una mentalità del tutto differente.

Sa che fallire fa parte del gioco e vede nel fallimento, come anche in eventuali crisi, opportunità di crescita.

Pensa al business e pensa agli affari.

Henry Ford diceva

“Il fallimento è una possibilità di ricominciare in maniera più intelligente.”

Edison sosteneva

“Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato.”

È questo riguarda tutte le persone di successo in ogni ambito della vita.

Nello sport ad esempio.

Michael Jordan ha detto:

"Trentasei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto. Il talento ti fa vincere una partita."

Il fallimento porta inevitabilmente ad affrontare una crisi.

Sai cosa farà la differenza?

L’atteggiamento e il comportamento

Abbiamo due scenari possibili: autocommiserarci e piangerci addosso oppure prendere la vita di petto.

Restare immobili è possibile ma tutti sappiamo che non è mia la scelta migliore, almeno che consideriamo la non-azione  davvero una possibile scelta che viene presa da noi e non per via di emozioni negative come paura, ansia ecc.

Di solito, però, per uscire da un periodo di crisi e per trasformare quello che ci sta succedendo in uno splendido successo dobbiamo M.I.C. (muove il c**o pardon il sedere).

L’azione produce risultati, restando fermi non concluderemo un bel nulla.

Facciamo parte di una società e, purtroppo o per fortuna, non viviamo come degli eremiti sulle montagne.

Questa società ci influenza e i nostri atteggiamenti, ovvero la nostra tendenza a valutare in maniera positiva o negativa specifici oggetti sociali, sono spesso condizionati e condizionabili.

I nostri i comportamenti, infatti, acquistano significato se compresi a partire dagli specifici contesti sociali e culturali in cui viviamo.

Così, se siamo immersi in una società dove fallire viene visto come un marchio indelebile negativo, l’ultima cosa che vorremmo fare è trovarci in una situazione del genere.

Ben inteso, non si fallisce di proposito, lungi da me che passi questo concetto.

Il problema risiede però proprio nel rapporto malsano che abbiamo con il fallimento, in quanto facciamo parte di questa società che crede che fallire significa commettere reato.

Se fin da piccolo ti insegnano che quel colore si chiama rosso, per te sarà sempre così anche se arriverà qualcun altro che ti dice che in realtà è blu.

Allo stesso modo, se il fallimento e il fallire ormai sono concetti stereotipati è difficile cambiare idea.

L’insieme coerente e abbastanza rigido di credenze negative che un certo gruppo condivide rispetto a un altro gruppo o categoria sociale ormai è troppo radicato è, quindi, un fallito resterà sempre tale per te come per gli altri.

E se ti dicessi che il punto di vista è completamente sbagliato?

Perché fallire apre nuove strade

Passare dalla crisi al successo significa inevitabilmente che a monte ci sia stata una qualche forma di fallimento.

Questo è sicuramente per noi ricchezza anche se molti non la pensano in questo modo.

Fallire significa aver fatto nuove esperienze e sai chi è l’esperto?

Non una persona dotta che affida alla teoria la sua vita ma una persona che in determinato campo ha commesso molti, moltissimi errori in senso pratico e ne ha fatto tesoro.

Fallire significa che ci siamo spinti più in là del dovuto, abbiamo sbagliato, ne pagheremo lo scotto ma, quando l’occasione si ripresenterà, non commetteremo più quell’errore e coglieremo l’opportunità.

Certo, potremo sbagliare ancora e ancora ma alla fine riusciremo.

Chi ha avuto successo nella vita lo sa: i fallimenti sono oro che cola.

Non si diventa bravi in qualcosa se non ci sono stati fallimenti.

Ogni volta che sbagliamo può essere considerato un piccolo fallimento ma, quando lo superiamo ed impariamo da quell’errore, ci spingiamo sempre più in là, sempre oltre, e cresciamo.

Danza, musica, canto, sport sono validi esempi da prendere in considerazione.

Hai mai visto un ballerino, anche in TV, che fa apparire tutto facile?

Credi che sia arrivato a fare questo da un giorno all’altro?

Quel ballerino ha superato ogni volta sé stesso e numerosi momenti di crisi per arrivare a quel livello tanto che oggi lui non danza… lui è la danza.

Allo stesso modo, tu puoi diventare qualsiasi cosa tu voglia purché azioni i dovuti cambiamenti.

Come?

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