Quali benefici possono avere le nostre relazioni se siamo capaci di gestire il conflitto?
L’uomo è un essere sociale e tra i suoi bisogni c’è quello di vivere delle relazioni, d’amare e di essere amato, di fare parte di un gruppo che lo faccia sentire accettato e considerato.
E nello stesso tempo sappiamo benissimo come può essere facile in una relazione, qualunque essa sia, di doversi trovare a gestire il conflitto.
Quante volte capita che siamo talmente arrabbiati con il nostro partner che ci domandiamo chi ce l’ha fatto fare a metterci in coppia?
O quel rapporto così in precario equilibrio con quel collega che basta niente e ci si ritrova a discutere?
Gestire il conflitto è importante ed inevitabile se vogliamo vivere bene.
La chiave è trovare un punto di incontro.
Diversamente quel conflitto andrà sul lungo termine a inficiare il rapporto, ad allontanarci e rischiare di dover chiudere quella relazione.
In questi giorni stiamo preparando dei nuovi corsi e tra questi proprio quello che parla di questi argomenti ed allora ecco per voi alcuni consigli per gestire il conflitto
Considera che il conflitto si scatena perché ognuno ha la sua mappa, cioè il suo modo di vedere ed interpretare le cose.
Attraverso i nostri filtri (dati dalle nostre esperienze) vediamo il mondo e ce ne creiamo una interpretazione che è strettamente personale e quando il nostro “mondo” va a cozzare contro il mondo dell’altro è facile entrare in conflitto.
Inizia perciò a considerare che il tuo punto di vista non è “IL” punto di vista universale, inizia a pensare che ci sono altri modi per vedere le cose e che potrebbero farti cambiare paradigma
La prossima volta che ti trovi in quella situazione pensa a cosa è più importante: avere ragione in quella discussione o salvaguardare la relazione?
Se ritieni che più importante è avere ragione ti chiedo di domandarti quanto è ancora importante quella relazione per te, forse è arrivato il momento di chiuderla prima di farvi solo un gran male.
Se invece è importante salvaguardare la relazione, allora quella “ragione” perde davvero di importanza
Impegnati perché la discussione non abbia neanche inizio.
Questo non vuol dire che devi ingoiare il rospo (che prima o poi sarà sputato fuori) ma neanche farti saltare la mosca al naso per ogni piccolezza.
Tieni presente che ognuno ha la sua modalità di pensiero e il tuo essere “pistino” è un modo di fare inconscio e va bene ma che non lo deve pagare il partner di turno.
Per gestire il conflitto Impara ad ascoltare
Quando c’è una discussione partiamo per la tangente e non stiamo nemmeno ad ascoltare quello che l’altro ha da dire, dopo due parole ci siamo già fatti un’idea di quello che vuole dire (lettura del pensiero!! Come fai a saperlo se non ascolti??) ma soprattutto abbiamo già dato la nostra interpretazione e dedotto quale sarà la nostra strategia successiva (che non è mai amorevole J)
Fai in modo di vivere le relazioni sganciato dal passato.
Se ogni volta che ci troviamo a discutere partiamo dalla preistoria, cioè da quello che hai fatto o detto dieci anni fa che si è agganciato a quel torto di cinque anni fa, che è uguale a quello che hai detto l’anno scorso che è uguale a quello che stai dicendo adesso, sarà molto facile covare risentimento che fa scatenare il conflitto.
Se proprio dovete discutere, fatelo per quello che sta succedendo in quel momento, nel qui ed ora
Perdonare per non scendere in guerra
Tutti sbagliamo e non per questo dobbiamo essere messi alla forca.
Sbagli anche tu, perché ricorda che quando si discute dividiamo la responsabilità della discussione al 50% con il nostro interlocutore.
Se continui a pensare che l’altro ha sbagliato e di conseguenza deve “pagare pegno” non potrete mai risolvere davvero il problema, anche se arrivate ad una tregua il conflitto si ripresenterà alla prima occasione
Ed ora due esercizi che ti aiutino a vedere il conflitto in un’altra ottica.
Osserva il conflitto dal tuo punto di vista, dalle tue ragioni, dal tuo modo di pensare.
Poi molto onestamente guarda dal punto di vista dell’altro, dal suo modo di pensare.
Guarda te stesso con gli occhi dell’altro e nota quanto “simpatico” e “amorevole” stai apparendo.
Successivamente guarda cosa sta succedendo con gli occhi di un’altra persona estranea al conflitto, un imparziale che guarda entrambi e ascolta i punti di vista di entrambi.
Infine guarda da una posizione dall’alto, qualcuno che guarda tutta la scena, tu, l’altro e l’osservatore e vede quello che sta succedendo da una posizione fortemente dissociata.
Sono sicura che alla fine dell’esercizio, avrai completamente cambiato idea rispetto a quello che sta succedendo e quella mega-litigata ti sembrerà che non abbia più senso
Immagina di poter vedere le situazioni scatenate dal conflitto su una linea del futuro.
Sulla prima linea guarda il tuo futuro e quello della persona coinvolta con te, se non superate queste difficoltà, se il conflitto si ripete e si ripropone periodicamente:
Sulla seconda linea guarda il tuo futuro e quello dell’altro, se decidete di lasciar andare, di perdonare, di impegnarvi a vedere le cose anche un po’ dal punto di vista dell’altro, con più accoglienza, con più ascolto.
Due esercizi che vi riportano a consapevolezza, dei vostri pensieri, delle vostre azioni, delle vostre parole.
Potrai scoprire i tanti benefici che la PNL può portare ai tuoi rapporti interpersonali.
Franca Scuzzarella
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