Parlare di sano egoismo non è più un tabù come accadeva qualche decennio fa.
Ricordo ancora quando, tra i banchi di scuola, nel sussidiario trovai la parola egoista e, cercandola nel mio piccolo vocabolario, associai questo termine a qualcosa di sbagliato, quasi fosse un diavolo con la forca in mano.
Oggi, per fortuna, sappiamo che non necessariamente l'essere "ego qualcosa" è un male.
In una società sempre più rivolta all’individualismo, dopo il "voleseme bene" che ha funzionato in parte, pensare al proprio benessere non deve essere visto come il male assoluto.
Scopriamo il perché?
Wilde è un autore iper-citato e alcuni dei suoi aforismi dovrebbero essere stampati a caratteri cubitali per quanto ancora oggi siano rappresentativi.
Uno dei miei preferiti?
“L'egoismo non consiste nel vivere come ci pare ma nell'esigere che gli altri vivano come pare a noi.”
Dal Treccani impariamo che per egoismo si intende
“Atteggiamento di chi si preoccupa unicamente di sé stesso, del proprio benessere e della propria utilità, tendendo a escludere chiunque altro dalla partecipazione ai beni materiali o spirituali ch’egli possiede e a cui è gelosamente attaccato”
È egoista, insomma, chi:
Ciò quindi presuppone che l’egoista:
L'egoismo sano rispetto all'egoismo in senso lato differisce per intenti.
Mentre l’egoista mira al proprio benessere fregandosene letteralmente degli altri e persegue questo scopo senza tenere in considerazione niente e nessuno, l'egoista sano ricerca il proprio benessere senza calpestare gli altri.
L’egoismo sano è qualcosa di relativamente nuovo ed unico che presuppone un amore incondizionato verso sé stessi e ci convince a perseguire il nostro massimo bene in una ricerca che ha un solo fine: il benessere.
Di contro, l'egoismo vero e proprio si muove su un solo binario: la convenienza e questo è facilmente dimostrabile anche osservando il continuum che si ha tra egoismo e altruismo, rappresentativo fino a prova contraria dell’opposto.
Robert Cialdini ha evidenziato che ciò che spinge gli altruisti ad agire può essere:
È bene evidenziare inoltre che, quando siamo altruisti verso gli altri, poniamo chi ha ricevuto l'aiuto in una situazione di debito nei nostri confronti e questo è un fattore psicologico non indifferente.
Essere altruisti, poi, ci pone indirettamente in uno stato di aspettativa: sappiamo, fosse solo per la società in cui viviamo, che quando si dà presto o tardi anche noi riceveremo qualcosa per “divina intercessione”.
Ovviamente, non fraintendermi, non tutti gli atti altruistici seguono questo filone.
Spesso dimentichiamo che oggi come ieri non si potrebbe vivere senza altruismo e questo per un semplice motivo: aiutare gli altri ci permette di raggiungere obiettivi che come individui sarebbero inarrivabili.
Lavorare in gruppo fa parte della nostra specie e il mettere da parte il nostro interesse per gli interessi del collettivo ci ha dato la spinta necessaria per essere al nostro posto oggi.
La natura dell'uomo non è certamente egoistica ma, nel qui e ora, dobbiamo ammettere che “il si salvi chi può” è sempre in agguato in una società iper-livellata sotto tutti i punti di vista.
Einstein era solito dire:
"Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere."
ma cosa e come possiamo dare se prima non abbiamo?
Il sano egoismo è ciò che ci fa pensare a noi stessi, prima degli altri, ma non per il gusto di accumulare ma per esserci domani e prenderci la nostra parte di mondo che ci spetta.
È solo quando usiamo il sano egoismo che possiamo dire “no” a soprusi ed abusi senza essere il Fantozzi di turno con la scrivania piena del lavoro che spetterebbe ad altri.
Quando siamo egoisti sani possiamo mandare a quel paese i tanti vampiri energetici che da sempre sono pronti a succhiare le nostre energie per tornare ad essere finalmente noi stessi e liberi.
Il sano egoismo non manipola emotivamente nessuno al fine di ottenere quello ciò che si desidera.
Sì, certo, tutti sanno queste cose ma, forse, c’è una differenza abissale tra sano egoismo e egoismo per così dire normale che pochi conoscono.
Siamo soliti pensare che una persona egoista si muove per amor proprio mentre chi è egoista sa in cuor suo che non è così.
“Egoismo e amore per sé stessi, anziché essere uguali, sono opposti. L’egoista non ama troppo sé stesso, ma troppo poco; in realtà odia sé stesso. Questa mancanza di amore per sé, che è solo un'espressione di mancanza di produttività, lo lascia vuoto e frustrato. È solo un essere infelice e ansioso di trarre dalla vita le soddisfazioni che impedisce a sé stesso di raggiungere.”
Erich Fromm
Sano egoismo corrisponde ad amore per sé stessi mentre l’egoismo non ama niente e nessuno.
Ecco la nuda e cruda realtà.
Se diventiamo sani egoisti, pensando prima al nostro bene, possiamo diventare degli altruisti altrettanto sani, muovendoci nel mondo esterno di conseguenza.
Non possiamo pensare di essere altruisti se abbiamo fame e sete.
Quando mangeremo e ci sazieremo a sufficienza potremmo uscire con gli altri, andare a caccia e dividere la preda con gli altri membri della comunità, anche con chi non ha potuto partecipare alla battuta, come è sempre accaduto.
La differenza è abissale.
Chiedimi come fare!
Franca Scuzzarella
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