Essere felici nella vita pare l'obiettivo più ambito ma quello meno realizzabile.
Parlare di felicità è sempre difficile.
Ognuno da un valore diverso alla parola felicità.
C'è chi per essere felici intende:
Quando parlo di felicità le persone pare ne abbiano quasi paura…
“Io mi accontenterei di essere sereno…”
mi sento dire il più delle volte, come se essere felici possa essere un peccato...
Qualcosa di disdicevole, qualcosa di innominabile...
Come se non ce lo meritassimo, come se non fosse qualcosa alla nostra portata.
Io continuo a essere convinta che la felicità è un diritto, un diritto che per nascita ognuno di noi possiede.
D'altro canto cosa siamo venuti su questa Terra a fare se non per essere felici?
Siamo qui per sporcare?
Per consumare?
Per accumulare beni che non potremo mai portarci appresso quando chiuderemo gli occhi?
Il mio personale concetto di felicità ed essere felici è molto legato alla realizzazione di se stessi.
Questo non tanto dal punto di vista materiale, quindi al raggiungimento di obiettivi, ma a quello che è il proprio scopo, quello che sentiamo che è la nostra verità.
Mi piace l'idea di sapere che la felicità non me la devo guadagnare, non me la devo meritare e qualcuno può negarmela.
Mi piace pensare che ogni giorno è il giorno giusto per essere felice.
E tu cosa pensi a proposito della felicità?
Anche tu pensi che sia troppo pretenderla?
Mi piacerebbe poterti convincere del contrario: tu sei nato per essere felice e a questo devi mirare ogni giorno.
Ma che cos'è che può aiutarci a prendere consapevolezza del fatto che la felicità è qualcosa che è già dentro di noi e ha soltanto bisogno di essere riconosciuta?
Come ti dicevo, uno degli aspetti è avere uno scopo.
Uno scopo chiaro rispetto a:
le nostre caratteristiche che sono uniche e irripetibili proprio perché nostre..
Avere uno scopo direziona le nostre energie, direziona la nostra attenzione.
Come quelle volte in cui sei talmente assorto in quello che stai facendo, perché per te è importante che ti dimentichi di tutto ciò che ti circonda.
Il tempo passa e tu non te ne accorgi.
Sei talmente preso, sei talmente felice in quel momento di poter fare quella cosa che così ti appassiona, che tutto il resto passa in secondo piano.
Tutto diventa un poco importante.
È uno stato di Flow uno stato dove tutte le tue energie sono concentrate in un'unica direzione.
Questo è avere uno scopo!
Se ogni giorno ti svegli e dai uno scopo alla tua giornata, uno scopo che la renda speciale, tu hai la possibilità di vivere la felicità in maniera semplice e facile.
Un altro aspetto che può alimentare la tua felicità è riscoprire il piacere delle piccole cose.
L'altro giorno ero in auto che stavo raggiungendo degli amici ed ad un certo punto davanti a me uno spettacolo meraviglioso: un arcobaleno che così bello non lo avevo mai visto e sono rimasta ad occhi aperti e bocca spalancata a guardare questo arco luminoso e colorato.. con colori così vividi e brillanti che davvero sono rimasta estasiata
Davanti a questo spettacolo della natura, una piccola cosa che probabilmente per i più è passato inosservato, ha riempito invece il mio cuore di una gioia immensa rimanendo lì a bocca aperta.
Come quando ti capita di vivere una piccola esperienza per la maggior parte delle persone ma straordinariamente grande per te e che fa traboccare il tuo cuore di felicità.
Riscoprire Il piacere delle piccole cose è quello che ti succede ogni giorno: un caffè al bar in compagnia di un'amica chiacchierando del più e del meno, un riposino durante la giornata, un incontro magari inaspettato con una persona che ti sta a cuore, una telefonata speciale, un buon piatto cucinato da te o da chi ti vuole bene che può allietare gli occhi, il palato ed il tuo stomaco oltre che la tua mente.
Piccoli piaceri della vita.
Noi per essere felici cerchiamo sempre le grandi manifestazioni, i grandi impatti emotivi, le grandi soddisfazioni, che ovviamente saranno veramente minime rispetto invece alle piccole, ai piccoli piaceri che ogni giorno possiamo vivere.
Impara ad accorgerti di cosa succede intorno a te, impara ad apprezzare le piccole cose.
La felicità la puoi raggiungere anche imparando a scegliere come reagisci agli eventi della vita. Virginia Satir diceva che la vita non è quella che dovrebbe essere, la vita è quella che è, è come la affrontiamo che fa la differenza.
E questo vale soprattutto in occasione della felicità. Le cose succedono e sta a noi decidere come vogliamo viverle, in che cassetto della mente vogliamo mettere ciò che ci è successo.
Noi possiamo reagire alle cose in modo diverso ogni giorno, ogni momento e sapendo con esattezza che dipende da noi sappiamo come può essere facile decidere di interpretare un evento in un certo modo piuttosto che in un altro.
Come sapete se mi avete seguito sui Sociale, quest’anno ho fatto una vacanza lunga. Siamo stati in un villaggio in camper e qualche giorno dopo Ferragosto c’è stato un terribile temporale.
Noi fortunatamente non siamo rimasti coinvolti ma gran parte del villaggio si è ritrovato con l'acqua alle ginocchia e gioco forza si sono trovati obbligati a spalare acqua.
Bene, c’era chi spalava acqua e rideva e c'era chi spalava acqua e imprecava.
Certo, è ovvio che ritrovarsi con l'acqua alle ginocchia può non essere piacevole ma tanto ormai è successo e imprecare o affrontare quella difficoltà con il sorriso dipende soltanto da noi, dipende dalla nostra abilità di saper vedere l'altro lato della medaglia.
Scegli come vuoi reagire agli eventi, dipende solo da te e quella scelta determinerà fortemente come tu ti sentirai nelle prossime ore, nei prossimi giorni, nei prossimi mesi se non addirittura nei prossimi anni.
Conosco un sacco di persone che stanno ancora maledettamente male per qualcosa che è successo tanti e tanti anni fa, che vivono di astio, di rancore, di terrore, di paura per qualcosa che ormai è successa tantissimo tempo fa e che non è più presente nella loro vita se non attraverso i loro ricordi.
Possiamo sempre decidere come reagire alle cose che ci succedono e questo è un ingrediente fondamentale per trovare quella felicità di cui parliamo.
E per ultimo ma non per importanza è imparare a dare, imparare a manifestare la gratitudine ed essere grati alla vita per quello che ci offre e di conseguenza imparare a contraccambiare in qualche modo.
Studi hanno evidenziato attraverso risonanze magnetiche, che vengono coinvolte parti diverse del cervello nel momento in cui riceviamo un dono o nel momento in cui siamo noi a donare e come potrai aver capito, è il momento in cui doniamo che le aree del cervello sono maggiormente coinvolte.
Donare, imparare a dare imparare a dare gratuitamente, dare amore senza aspettarsi niente in cambio e motivo di gioia e felicità.
È uno di quegli aspetti che contribuisce a soddisfare il nostro bisogno di contribuire, un bisogno spirituale che ognuno di noi ha, il bisogno di rendersi utile agli altri e al mondo.
Questo ci fa stare bene, questo ci rende felici.
Come avrai capito da questo articolo essere felice non dipende da cosa succede fuori di te ma dipende da cosa succede dentro di te.
Ecco perché mi viene facile parlare di felicità.
Molto spesso succede (e qualche volta succede anche a me) che ci lasciamo prendere dalla frenesia delle nostre giornate e non stiamo attenti, non viviamo con consapevolezza di quante opportunità abbiamo, di quante occasioni abbiamo per poterci sentire felici, semplicemente per il fatto di esserci.
La ricerca della felicità sta dentro di noi.
E tu cosa pensi della felicità e sull'essere felici?
Lascia il tuo commento in proposito, mi farà piacere leggere cosa ne pensi.
Franca Scuzzarella
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