Mi riconosco in loro, perché qualche anno fa ero lì anch'io, desiderosa di sapere come fare per dare una direzione alla mia vita che fosse in linea con i miei valori (anche se allora erano ancora vaghi, insieme alla mia Mission) e che soprattutto fosse la vita che IO AVREI SCELTO DI VIVERE e non quella che qualcun altro avesse scelto per me.
A distanza di anni posso dire di aver scelto la strada giusta, non senza difficoltà e momenti di sosta, anche se un cammino sempre in direzione del miglioramento.
La vita ti sfida, in continuazione. E sembra proprio che quando pensi di aver raggiunto l'equilibrio giusto, ti metta una "dunetta" così che tu possa nuovamente metterti in discussione.
Ormai l'ho capito: lo fa apposta! E' dispettosa e giocherellona, ma nello stesso tempo vuole vederti crescere. E ti presenta la sfida giusta al momento giusto, così che tu possa superarla e diventare ogni giorno una persona migliore.
In questi giorni, per una serie di accadimenti e conversazioni, ho capito che la mia sfida attuale è rappresentata dalla paura dell'abbandono, che mi condiziona in modo negativo rispetto alla vita che vorrei vivere.
Credo sia naturale avere paura di perdere le persone a cui si vuole bene, perdere l'amore, gli affetti e sinceramente ho già fatto questa esperienza troppe volte.
Ma mai come in questo momento, sento come questa paura mi limita, come demolisce il mio valore, perché nasconde la convinzione che se l'altro mi abbandona (e per abbandono non intendo solo che prende e va via, ma anche solo prendendo le distanze da me, fisiche o emotive) significa che io non valgo abbastanza per meritare che resti con me.
Cioè, non è l’altro o l’altra che fa le sue scelte, condivisibili o meno, e decide di “andarsene”. Sono io che non sono abbastanza per trattenere quella persona a me.
E come se non bastasse, insinua alla paura del giudizio: “Cosa penseranno gli altri di me?”
Che stupida convinzione!
Le persone fanno le loro scelte per svariati motivi. Spesso perché non ne possono fare a meno, vedendo nell’andarsene l’unica soluzione.. Spesso per esagerato egoismo, pensando alla loro vita senza tenere in considerazione chi quelle scelte dovrà subirle… Spesso per noia, desiderio d’avventura.. O perché non sanno bene neanche loro quello che vogliono e sono in continua ricerca.
I motivi possono essere svariati ma non certo perché io non valgo abbastanza per meritare che restino con me.
E allora voglio imparare ad accettare che questo possa succedere, senza viverla come una Spada di Damocle lì pronta a cadermi in testa, senza vedere quell’andarsene (o quell’allontanarsi) come qualcosa che porterà via valore alla mia vita, semmai saranno loro che perderanno il valore della mia presenza.
Questa è la sfida del momento. Ci voglio lavorare con impegno perché il mio valore non cambia in base alle scelte delle altre persone.
Sono un po’ come i 50€ della storiella, ma questa ve la racconto un’altra volta….
Franca Scuzzarella
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