Lo sappiamo, guardare la realtà e vedere una cosa con occhi diversi è tutto fuorché semplice.
Ad esempio, nonostante io sappia perfettamente che dovrei farlo, a volte ci ricasco ed anch’io ancora commetto l'errore più banale: quello di interpretare.
Interpretare cosa?
Fatti, parole, sensazioni…
Mi costruisco la realtà che più mi fa comodo, per cercare di starci dentro il meglio possibile.
Guardare la realtà significa sia vedere il mondo con occhi nuovi sia vedere con gli occhi degli altri, ovvero entrare dentro a ciò che ci sta accadendo, ciò che ci circonda, oggettivamente, come farebbe un estraneo.
È semplice?
Non direi perché non siamo macchine.
È fattibile?
Assolutamente sì perché tanti, prima di noi ci sono riusciti e molti oggi lo fanno.
Devi sapere infatti che, quando interpretiamo e non osiamo guardiamo la realtà per quello che è, possiamo cadere in grossi errori:
Il rischio quindi è davvero grande.
Risultato?
Soffriamo.
Sempre.
Ogni volta che non guardiamo in faccia la realtà, infatti, interpretiamo e non restiamo in quello che davvero è, quello che sta succedendo oggettivamente nel qui ed ora, costruiamo film mentali e non importa se sono positivi o negativi, poco cambia, tanto, immancabilmente, tutto questo ci porterà verso un unico esito: una piccola grande delusione.
Se così stanno le cose, allora è facile chiedersi perché guardare la realtà in modo oggettivo è dannatamente complicato?
Non è semplice restare nell'oggettività.
Possiamo studiare interi tomi di antroposofia ma giungeremo sempre alla medesima conclusione: l’uomo ha bisogno di illudersi, di vedere cose che non ci sono, semplicemente per sentire meno dolore o per sentirsi meglio.
Il nostro cervello, la nostra mente, è stata progettata a questo scopo e, fino a quando non prenderemo in mano il controllo, l’automobile, la macchina, andrà sempre nella stessa direzione.
Siamo “programmati” per riprodurci e per sopravvivere e il nostro subconscio ci impedisce, almeno fino a quando potrà farlo, di penare.
Già perché quando questo meccanismo di autodifesa cessa, il rischio è di stare peggio, perché quell'interpretazione rimarrà sempre e solo nella nostra mente e non ha niente a che fare con la realtà, con cui invece, prima o poi, dobbiamo fare i conti.
Inizia a recitare questo mantra:
“Quando cambi io, cambia il mondo intorno a me”.
Non so quante volte ho ripetuto questa frase durante i miei corsi in aula o nelle sessioni di coaching.
Ognuno di noi può ricordare di aver sperimentato un momento in cui le cose hanno iniziato a girare meglio proprio nel momento in cui abbiamo cambiato atteggiamento.
Magari abbiamo dato la responsabilità alla fortuna... quella fortuna che ad un certo punto gira e mette a posto le cose.
Se tu non fai niente, non ci sarà mai niente che cambia.
Anche la cosa più piccola fatta o non fatta, può dare un corso diverso alla tua storia: esco o non esco, rispondo o non rispondo a quel messaggio, faccio o non faccio quell'investimento, mi arrabbio o lascio perdere, mi apro al nuovo o mi chiudo a riccio....?
Guardo la realtà per quel che è oppure continuo a guardare la realtà per ciò che non è e mai sarà?
Prova ad immaginare quante variabili possono aprirsi a seconda della scelta e quella scelta la fai tu, con la tua intenzione!
Mettici l'intenzione e con intenzione inizia a fare cose diverse, così da diventare una persona diversa.
Mettiti in gioco in prima persona.
Cambia tu così da cambiare il mondo intorno a te.
Anche se non ti senti pronta.
Anche se sai che è difficile.
Anche se non potrai mai sapere in anticipo come andrà.
Anche se rischierai grosso.
Almeno saprai che stai vivendo iniziando a guardare la realtà oggettivamente.
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Franca Scuzzarella
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