Uno dei più importanti presupposti della PNL, dice che “la mappa non è il territorio”.

Questo è uno dei primissimi concetti che spiego all’inizio del Practitioner, il corso che insegna ad utilizzare  la cassetta degli attrezzi che la PNL mette a disposizione e che permette alle persone di cambiare la propria vita.

Ho ripetuto questo concetto che ha cambiato davvero la mia vita ed il modo di interpretare le cose talmente tante volte, che mi sembra così facile da comprendere.

Invece non sempre è così! La comprensione di questo concetto non è sempre immediato.

Le persone sono convinte che le proprie esperienze, il proprio punto di vista, la propria idea del mondo, sia il mondo.

Quel punto di vista determinerà e rafforzerà le nostre convinzioni; quello che crediamo poi determinerà i nostri comportamenti, le nostre azioni.

Quindi tutta la nostra vita è determinata da quel famoso punto di vista, dalla nostra mappa.

Ma cosa è la mappa?

Una mappa è una rappresentazione del territorio. Se io chiedessi di rappresentare la mappa del mio quartiere a persone diverse, le rappresentazioni sarebbero sicuramente diverse, in alcuni casi simili ma mai uguali.

Qualcuno metterà in evidenza alcuni aspetti del territorio, qualcuno ignorerà completamente degli aspetti non ritenendoli importanti per metterne in evidenza altri. Nonostante il territorio sia il medesimo per tutti.

Questo cosa significa?

Significa che se la rappresentazione non è mai il territorio, questo succede anche nella nostra idea del mondo. Ciò che è il “nostro mondo” è solo una interpretazione personale della realtà oggettiva.

Guardiamo alla realtà attraverso filtri consapevoli ed inconsci e ce ne facciamo una rappresentazione mentale che corrisponderà all’idea che avremo del mondo. Le nostre esperienze son
o filtri con cui guardiamo la realtà, i nostri ricordi, i nostri condizionamenti.

Ci sono poi tutta una serie di filtri inconsci che determinano su cosa prestare attenzione e fare proprio rispetto al territorio.

Tutto questo può determinare una visione del mondo che può limitarci, ostacolarci, renderci infelici.

Ma una alternativa c’è, se vuoi che la tua mappa sia funzionale alla tua realizzazione e alla tua felicità: la capacità di ampliarla scoprendo come funziona questo meccanismo della mente, così da utilizzarlo per avere della realtà una visione più completa, funzionale, utile.

Questa è una delle innumerevoli competenze che si acquisisce frequentando il Practitioner.

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