Anche se un antico proverbio cinese consiglia di non fermarsi a pulire i sandali quando procedi su una strada fangosa, se fai parte della categoria che si sente in colpa per essersi data uno stop, aver rimandato un progetto, essersi presa del tempo, lascia stare: fermarsi per ripartire, di tanto in tanto, è la cosa più saggia che tu possa fare.
Più spesso di quello che credi, mente e corpo hanno bisogno di assestare i colpi ricevuti, le sfide incontrate, i dolori sofferti.
In queste situazioni la cosa migliore che puoi fare è proprio quella di fermarti anche perché, se continui a voler dare 100 quando ne hai per 50, fai fatica 150 e tutto pesa il triplo.
Osserva, ascoltati, stai in quello che c'è, non cercare di scappare da quel bisogno di fermarti solo per dimostrare che sei Wonder Woman.
Il mondo non te lo chiede se tu non gli dai valore.
Inizia piuttosto a pensare che il giudizio del mondo non ha niente a che fare con te.
Lo so, è difficile, è complicato se non abbiamo gli strumenti giusti.
I sensi di colpa sono sempre in agguato pronti a morderci quando meno ce l’aspettiamo.
Sentiamo che è la cosa giusta da fare.
Vorremmo fermarci, prenderci il nostro tempo, i nostri spazi, goderci un periodo di tranquillo e meritato riposo, fosse solo per fare in santa pace il punto della situazione.
Invece…
Invece nulla, non riusciamo a farlo perché le cose da fare non aspettano, perché se non lo facciamo noi chi lo farà, perché se non tiriamo noi il carretto tutto si blocca.
Eh che cavolo! Siamo donne e sappiamo che tutto si poggia e si appoggia sulle nostre spalle larghe.
Se ci fermiamo tutto intorno a noi si blocca e di questo siamo ben coscienti.
Credi davvero che siano questi i motivi concreti e reali oppure c’è dell’altro?
Ti sconvolgerà forse sapere che, dietro tutto questo c’è un nemico silente che muove tutti questi fili, trama nell’ombra e governa la tua vita a tua l’insaputa.
È un mostro, uno dei boss finali dei videogames anni ’90, non uno degli scagnozzi ma un ostacolo ostico da superare che, proprio perché si nasconde, è difficile da individuare.
Si chiama senso di colpa e fa parte della vita di molti esseri umani, non solo noi donne.
Può rovinare la vita ma può anche essere una fonte di energia buona se trasmutato in qualcosa di utile.
Per farlo, però, dobbiamo necessariamente capire chi abbiamo di fronte.
Nella vita ne succedono di ogni.
Alcune che ne avevi sentito l'odore, altre che ti arrivano addosso tra capo e collo ma, indipendentemente da questo, spesso può partire il senso di colpa.
e mettici pure tu il "non" che vuoi.
Di chi è la colpa se le cose sono andate in quel modo?
Una sola risposta, una sola certezza: mia!
Ti senti responsabile di tutto e del contrario di tutto.
Di quello che hai fatto e di quello che non hai fatto e gestire le emozioni, in un contesto del genere è complicatissimo.
In queste condizioni riusciresti a fermarti per poi ripartire?
No, non credo proprio ma così non va bene.
Intesi... non sto dicendo che ci si deve scaricare delle responsabilità.
Ci mettiamo sempre del nostro e i risultati che otteniamo sono il frutto almeno della nostra compartecipazione.
Ma da qui a sentirsi in colpa, no eh....
Tirati fuori.
Guarda a quello che è successo da una posizione esterna, come se fossi una spettatrice imparziale che analizza i fatti ma ben sapendo che il tuo agire era condizionato dalle sensazioni.
Per come stavi, per quello che stavi provando, avresti potuto fare qualcosa di diverso?
Se lì sotto (immagina di uscire dal tuo corpo e guardarti dall'alto) ci fosse la tua migliore amica, le diresti "adesso massacrati di sensi di colpa"?
E certo magari qualche ca**ata l'hai fatta.
Guarda con distacco a quanto è successo e sii indulgente con te stessa.
Pace. Ormai è andata. Sentirti in colpa non serve.
Nel momento in cui farai questo esercizio, cioè quando ti allontanerai da quel pensiero che riempie completamente la tua mente, ti accorgi che diventa più leggero e se peso rimane, è più facile da gestire.
Hai fatto quello che sapevi fare e che ritenevi giusto in quella situazione e sei già stata brava che l'hai vissuta.
I periodi di Stop servono anche per fare il punto della situazione e, senza capire dove siamo arrivate, è praticamente impossibile sapere quando manca per arrivare.
Il problema è che maciniamo chilometri su chilometri e raramente ci fermiamo per capire dove siamo e i sensi colpa ci accompagnano per tutto il viaggio impedendoci di farlo.
Molte donne si trovano in situazioni simili ma so che non è facile decidere di affrontare la situazione.
Molto più facile far finta di niente, sperare che le cose possano migliorare da sole, dare la colpa agli altri e nascondere la polvere sotto il tappeto.
Se ti senti ad un bivio e non sai cosa scegliere ma non vuoi più soccombere alle situazioni, se vuoi uscire dalla sofferenza e decidere di rinascere, riprendendo il controllo della tua vita per sentirti serena e fiera di te, io sono qui proprio per darti quella mano.
Lavoreremo insieme per darti strumenti con cui potrai affrontare i problemi futuri in completa autonomia.
Non è mio interesse renderti dipendente ma anzi voglio che tu possa lavorare sulla tua trasformazione e avere quel cambiamento che senti giusto per Te.
Franca Scuzzarella
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