Essere felici da soli è davvero possibile.
Non tutti conoscono Scialpi e, a maggior ragione, non tutti conoscono la canzone “Cigarettes and Coffee” e il suo verso più famoso
“Siamo isole dell'oceano della solitudine
Gli arcipelaghi, le città
Dove l'amore naufraga,
Giù dai marciapiedi un cuore rotola”
Quando pensiamo al concetto di felicità che si rapporta con il concetto di solitudine, la prima figura che viene in mente è quella del single o della single.
Chiedersi, quindi, se si può essere felici da soli, si lega ad un aspetto sentimentale più che sociale/relazionale… forse, però, non sappiamo che è la stessa cosa.
A tutti, più o meno, è chiaro il concetto che vivere da soli non equivale necessariamente a vivere segregati o in solitudine ed essere l’eremita di turno sulla montagna.
Normalmente, infatti, siamo circondati e ci circondiamo volutamente di persone pur non avendo un partner.
Amici, familiari, colleghi di lavoro o semplici conoscenti con cui ci inter-relazioniamo per via delle nostre routine sociali… non possiamo fuggire.
Oggi, a meno che tapparsi in casa dalla mattina alla sera, restare completamente soli non è proprio semplice in un mondo così affollato.
Questo fin dalla nascita e fin da quando abbiamo emesso il primo vagito.
Abbiamo imparato sin dall’infanzia che l’uomo è un animale sociale ed ha bisogno di circondarsi di un gruppo, di pari o meno ha poca importanza.
L’abbiamo compreso prima di apprendere l’arte di restare da soli e, forse anche per questo, oggi restare con noi stessi a volte ci spaventa e ciò ci procura quel senso di dipendenza dagli altri.
Tuttavia, in particolare quando cominciamo ad evolvere come individui, nasce l’esigenza, quasi il bisogno a volte, di restare da soli e confrontarci finalmente a cuore aperto con la persona più importante al mondo: noi.
La maggior parte delle persone, però, non sono ancora pronte ad accettare questa condizione, a coltivare se stesse e conoscersi più profondamente.
Anche per questo commettiamo a volte l’errore di fiondarci, pur non ancora pronti, tra le braccia del primo o della prima che capita, credendo, forse, che la coppia possa compensare il vuoto che sentiamo dentro.
Altre ovvie ragioni potrebbero essere lo spirito di emulazione come anche le imposizioni sociali… ma non è questo il punto!
Il punto vero è che, oggi, nel 2019, esistono ancora donne convinte che una donna senza un uomo non abbia senso.
È vero e lo confermo: la felicità con la coppia viene moltiplicata.
Questo, però, a patto che i due partner siano già completi, appagati e autonomi.
Mezzo mondo e mezzo mondo formano un mondo, due mondi completi possono formare qualcosa certamente di più grande.
Altrimenti il rischio è quello di doversi appoggiare e dipendere in tutto e per tutto dall’altro e non mi riferisco solo a livello materiale/economico.
Per star bene con noi stessi dobbiamo, innanzitutto, comprendere che la persona più importante sulla terra siamo noi.
Questa è una forma di egoismo sano con la quale sanciamo un principio imprescindibile: se non stiamo bene noi, non potrà stare bene nessun altro.
È solo quando, finalmente, ci innamoriamo di noi che tutto inizia a risplendere con una luce più forte e decisamente più intensa.
Essere da soli in modo consapevole, infatti, sprigiona tantissime potenzialità inesplorate tra cui, probabilmente, c’è la più potente forza mai conosciuta dal genere umano: l’autonomia.
Essere autonomi significa essere liberi ed essere liberi significa non dipendere più da nessuno.
Quando non esiste più dipendenza possiamo fare scelte consapevoli, non essendovi più vincoli.
È allora che i passati bisogni si trasformeranno in desideri e potremmo finalmente partire alla conquista del mondo che ci circonda carichi di una ritrovata autostima e consapevolezza delle nostre potenzialità.
Chi è felice da solo sa che, in fondo, non occorre tantissimo per restare in questo stato d’animo.
Più che la meta è il viaggio per arrivare che dovrebbe incutere un po’ di timore.
Se, però, consideriamo che il tempo è dalla nostra parte, con pazienza e costanza possiamo fare nostro questo tesoro.
La prima tappa (e forse anche la meta finale) dovrebbe essere quella di innamorarci di noi nuovamente.
L’aspetto fisico è importante e, malgrado quello che pensi, non è solo lo specchio di quello che hai dentro per gli altri ma anche il tuo autoriflesso.
Cambiando l’esterno, cambia l’interno.
Per stare bene da soli, necessitiamo di un ambiente consono dove farlo.
Vivi nel caos e non riesci a stare serenamente con te stesso?
Guardati intorno.
È probabile che casa tua e/o l’ambiente di lavoro rispecchia questo mude.
Cambia ciò che ti circonda ed inizierai a cambiare anche tu.
Essere felici da soli, come detto, non significa diventare degli eremiti.
Le relazioni sociali sono necessarie e, con molta probabilità, uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione in questo cambiamento per generare nuove consapevolezze.
Le relazioni, in effetti, costituiscono un banco di prova efficace per verificare il punto di partenza e l’andamento del proprio percorso.
Dipendenze affettive, bisogno di riscontri sociali, eccessiva considerazione dei pareri generati dall’esterno ecc. possono essere un chiaro sintomo che qualcosa nella propria vita non va per il verso giusto.
Bisogna cambiare amicizie, partner, fidanzati o quant’altro?
Assolutamente no!
Spesso ci renderemo conto, durante il nostro percorso, che non necessariamente cambieranno gli attori ma cambierà senz’altro la parte che gli assegneremo nella nostra vita, essendo noi diventati gli unici registi.
Infine il consiglio che forse farà la differenza: inizia a guardare quello che fai con occhi diversi.
Crea il Testimone, un elemento che guarda come ti comporti dall’esterno, “spersonalizzando” ogni singola tua azione e comportamento.
Siamo talmente avvinghiati nella realtà che ci circonda che, difficilmente, siamo veramente coscienti di quello che facciamo.
Inoltre, pur essendo un'unica persona, in te e in me, esistono realtà molto differenti e mutevoli.
Il Testimone ti servirà per capire meglio chi sei in ogni ambito della tua vita.
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Franca Scuzzarella
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Maramures Grazie, buona giornata!
Grazie Patrizia per il tuo bel feedback!
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