Partiamo da quello che già sai e poi approfondiremo il concetto molto potente della domanda guida.
Abbiamo già parlato molte volte di questo argomento ma credo non se ne parli mai a sufficienza rispetto a quanto le domande abbiano un impatto così significativo nella nostra vita.
Attraverso le domande, decidiamo verso cosa vogliamo porre l’attenzione.
Se ti chiedo con chi hai passato la serata di Capodanno, anche se non c’entra nulla con il discorso che stiamo facendo, la tua attenzione è catapultata al 31 Dicembre e ti viene in mente con chi hai passato la serata, cosa hai fatto, se ti sei divertito oppure no.
Le domande stimolano un ragionamento, una ricerca nei cassetti della memoria che ti permetta di rispondermi.
Le domande sono parte preponderante della comunicazione con gli altri.
Attraverso le domande ci relazioniamo, ci confrontiamo, scopriamo il mondo dei nostri interlocutori.
Sono parte preponderante anche della comunicazione interna: il dialogo tra noi e noi stessi altro non è che un susseguirsi di domande e risposte.
Ad esempio se adesso hai spostato lo sguardo per continuare a leggere questo articolo, è perché ti sei fatto una domanda del tipo:
“Come faccio adesso a leggere il paragrafo successivo?”
e tra le tante risposte che il tuo cervello ha trovato, ce n’è una che dice
“Sposta lo sguardo”.
Quindi puoi comprendere come le domande sono importanti.
Ma ce n’è una che è la più importante, quella che tendiamo costantemente a porci: la domanda guida.
E’ una domanda potente che avrà una forte influenza sulle mie scelte e che dirigerà la mia vita.
Perché come tutte le domande, avrà dei pro e dei contro.
Ricordo che quando feci per la prima volta questo esercizio, la domanda guida che emerse era:
“Come faccio ad essere sempre perfetta?”.
Una domanda di cui non ero consapevole ma che agiva a livello inconscio e dava direzione alle mie azioni, ai miei comportamenti, ai miei risultati... Anzi, non risultati.
Perché era una domanda che se da una parte era molto stimolante e mi portava a ricercare risultati, ad essere competitiva, sempre sul pezzo, dall'altra era causa di forte stress e tantissima frustrazione perché non si è mai perfetti, poiché c’è sempre un margine di miglioramento.
Come fai ad essere perfetta se la perfezione non esiste?
E come fai ad esserlo sempre (notare il quantificatore universale) che presuppone che si richiedano altissimi standard anche quando compi le azioni più banali?
Una fatica tremenda che mi portava ad essere perennemente scontenta e molto critica su me stessa!
E di conseguenza, visti gli standard alti a cui tendevo, critica con gli altri.
Quindi è interessante scoprire qual è la propria domanda guida e comprenderne vantaggi e svantaggi.
Perché la linguistica ha sempre il suo potere sulla nostra neurologia ed una domanda apparentemente utile potrebbe rivelarsi un ostacolo.
Ad esempio, se avessi una domanda guida che dice
“Come posso fare per essere ok?”
che sembrerebbe una bella domanda, nasconde un presupposto decisamente depotenziante, e cioè che se devi fare qualcosa per essere ok, significa che non lo sei!
E questo dirigerà comportamenti, scelte, risultati.
La domanda guida nasce ad un certo punto della tua vita a seguito di un momento che ti ha segnato emozionalmente, cioè qualcosa di forte che coinvolge le tue emozioni (positive o negative che siano) per cui vale la pena di prestare molta attenzione in futuro.
Se penso alla mia domanda guida del tempo “Come faccio ad essere sempre perfetta?” so riconoscere il momento in cui è nata.
Ero poco più che una bambina ed ero brava.
Brava negli studi, brava a casa, tanto brava che con i miei 9/10 anni mi occupavo della mia sorellina più piccola quando i miei genitori erano a lavoro, e questo li spingeva ad elogiarmi davanti alle persone, dicendo quanto ero brava, intelligente, diligente, ecc.
Questo ha determinato lo standard e la mia domanda guida: questo era quello che dovevo fare, essere perfetta e sempre meglio, così da meritare l’amore dei miei genitori e la loro considerazione e soprattutto non deluderli.
È un attimo e tutto accade.
Ci succede quella particolare cosa che ci ha toccato a livello emozionale e abbiamo dato a quell’evento una interpretazione personale.
Il gioco è fatto!
Perché quando la domanda guida nasce, agisce e agisce in modo subdolo, a livello inconscio.
C’è e non lo sappiamo.
E non sappiamo nemmeno se sia nostra oppure no, se è collegata a quello che siamo e vogliamo essere o a quello che in un particolare momento della vita ci hanno installato inconsciamente.
Ora sai che esistono gli strumenti che ti permettono di scegliere la domanda che vuoi guidi la tua vita.
Perché la domanda guida la puoi cambiare, come hai cambiato comportamenti, convinzioni nel corso del tempo.
Lascia che sia tu a decidere e scegliere la domanda giusta per te.
Se ti interessa saperne di più rispetto alla tua domanda guida o se vuoi conoscere quali sono gli strumenti che ti permettono di lavorarci su, contattami.
Questo è un lavoro che portiamo avanti durante un seminario e sarò lieta di darti tutte le informazioni.
Franca Scuzzarella
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