Che tu lo creda o no, convinzioni e potere personale sono due aspetti indissolubilmente legati.
I nostri pensieri e i nostri sentimenti, le nostre azioni e le nostre reazioni, non rispondono al mondo come realmente è, perché non conosciamo mai la realtà direttamente, ma al mondo come crediamo che sia.
Le nostre convinzioni ci dicono chi siamo.
Ne avevamo già parlato ribadendo un concetto fondamentale: noi siamo le nostre convinzioni essendo, sostanzialmente, ciò che pensiamo di essere.
Le convinzioni sono, essenzialmente, relative:
Sono ciò su cui si fondano:
e stabiliscono il rapporto che hai con agli altri e come funziona il mondo (per te).
Da ciò è facile dedurre come qualsiasi tipo di convinzione sia per noi il vero ed unico paio di occhiali con cui guardiamo il mondo e, raramente, ci accorgiamo come questi filtri ci condizionano, alterando direttamente la realtà che ci circonda.
Ad esse sono legati gran parte:
che abbiamo, nonché la loro riuscita.
Quei pochi che hanno avuto la fortuna di lavorare sulle proprie convinzioni limitanti, si sono resi conto come, ampliare la visione del mondo e acquisire nuove risorse al fine di migliorare il proprio benessere, fosse davvero possibile e possono testimoniarlo a gran voce.
Le convinzioni, quindi, risultano essere la porta d’ingresso per entrare in contatto con il proprio potere personale, riaffermandolo.
Per farlo, però, dobbiamo cambiare necessariamente ciò che c’è da cambiare.
“La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.”
Albert Einstein
Partire da due concetti è già metà dell’opera.
Dobbiamo essere consci di due considerazioni:
Robert Dilts, uno dei maggiori esperti in PNL a livello mondiale, sostiene che
“Le nostre convinzioni possono plasmare, influenzare o perfino stabilire il nostro grado di intelligenza, di salute, di relazioni, di creatività, addirittura il nostro grado di felicità e di successo personale.”
Le convinzioni derivano dalla validazione di uno o più eventi e si installano all’interno della nostra mente, in particolare nei filtri percettivi.
Quando nasciamo, tranne alcuni istinti primordiali insiti nel nostro essere per garantirci la sopravvivenza, siamo delle perfette lavagne bianche su cui scriveranno, in ordine casuale:
solo per citarne alcuni, in realtà saranno molti di più.
Questo accadrà per tutta la vita, fino al momento in cui riaffermeremo il nostro potere personale e diremo basta.
L’errore che quasi tutti commettono, infatti, è credere che ciò che pensano sia davvero farina del proprio sacco e, anche se ad oggi sono in tanti a ricordarcelo, l’idea che le nostre convinzioni non siano affatto nostre ma di qualche altro, che a sua volta l’ha ereditate, proprio non va giù.
Il fatto è che, queste convinzioni, possono essere sia positive sia negative.
Sono positive quando si rivelano essere degli aiuti nella nostra vita, degli strumenti validi per raggiungere un dato obiettivo, mentre sono negative quando diventano dei veri e propri ostacoli.
Le convinzioni negative sono dette limitanti, mentre le convinzioni positive sono dette potenzianti, appunto perché potenziano l’individuo, elevandolo dalla massa.
Che oggi molti uomini e molte donne abbiano più convinzioni limitanti che potenzianti, non è una novità.
Le convinzioni limitanti, infatti, si formano spesso da domande irrisolte e, forse, proprio perché viviamo in un mondo che va troppo di fretta, il numero di queste domande cresce vorticosamente.
Non abbiamo mai tempo per fermarci, eppure, facendolo, paradossalmente, ne recupereremo moltissimo.
Esiste un modo per leggere in maniera più veloce?
Certo che esiste. Qual è?
Non avere risposta procura un limite.
Esiste un modo per ampliare i processi memonici?
Certo che esiste. Qual è?
Idem come sopra.
Non avere risposta sui metodi per ampliare la memoria, significa condannare un uomo o una donna per la vita a pensare di “non averne abbastanza”, quando invece, insegnando il metodo dei legamenti alle immagini mentali, tutti possono imparare a farlo e, anzi, ci renderemo conto che il nostro cervello è un data-base senza limiti sviluppando una convinzione potenziante.
Allo stesso modo, condannare un uomo o una donna a leggere ripetendo ad alta voce dentro di sé parola per parola, leggendo e prestando attenzione a tutto, significa far perdere solo tempo senza ottimizzare un bel niente.
Sapevi che il nostro fantastico cervello è tranquillamente in grado di comprendere tutto il discorso con poche parole?
(…) cervello (…) comprendere (…) discorso (…) poche parole?
È addirittura in grado di comprendere se ci sono errori….
(…) cervello (…) comprdere (…) discorso (…) poche parule?
Figuriamoci!
Per completezza di discorso, le convinzioni limitanti si dividono in:
Appartengono alle convinzioni limitanti di identità, tutte quelle convinzioni negative in cui un uomo o una donna attribuiscono il loro comportamento, il loro essere, a fattori legati alla proprio identità. (Ho poca forza perché sono femmina. Sono tirchio perché sono di Genova.) Solitamente sono frutto di stereotipi.
Le convinzioni limitanti causali, invece, sono tutte quelle convinzioni negative legate alla causa che fa scaturire un evento poco piacevole. (Perché hai perso la partita? Perché non sono simpatico agli altri compagni di squadra).
Le convinzioni limitanti di significato, invece, sono tutte quelle convinzioni negative che derivano dal significato che l’uomo o la donna attribuiscono ad un evento importante (Sono stato licenziato perché sono un fallito. Sono stato bocciato all’esame perché questa materia non la capisco).
Convinzioni e potere personale, quindi, camminano di pari passo e, maggiori saranno le convinzioni potenzianti, maggiore sarà il tuo potere personale.
Più grande diventerà il tuo potere personale e più cresceranno le tue convinzioni potenzianti.
Si tratta di un sistema virtuoso che non ha limiti.
Può essere immaginato come una spirale ascendente capace di crescere a dismisura, per il semplice fatto che i limiti sono solo teorici.
La chiave di volta è trovare l’innesco, valorizzando quello che sei.
Comprendo che non è semplice, del resto, come potrebbe esserlo in un mondo che ci vuole solo come dei numeri senza individualità?
Ognuno di noi, però, ha una propria personalità che desidera emergere e riaccendere il proprio potere personale.
Prima, però, occorre necessariamente lavorare sulle tue convinzioni limitanti, demolendo il muro che ti sei creato intorno e riutilizzando quei mattoni per costruire qualcosa di utile.
Se lo desideri possiamo darti una mano in questo.
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Franca.
Franca Scuzzarella
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