Come vincere la timidezza?
È davvero possibile farlo?
Che cos'è la timidezza?
Secondo wikipedia
“La timidezza è un tratto della personalità che caratterizza in varia misura il comportamento di un individuo improntato a esitazione, ritrosia, impaccio e pudore superiori a quanto manifestano in analoga situazione altri soggetti, ovvero a una minor socievolezza”.
Per la psicanalisi è semplicemente una sensazione di disagio ansia o tensione che ogni persona può sperimentare quando deve interagire con altre persone, o quando deve fare qualcosa di fronte agli altri.
Già da questo si capiscono un po’ di cose.
La timidezza è una sensazione.
La timidezza provoca un disaggio.
Chiunque l’ha sperimentata nel corso della sua vita e non è una malattia.
A volte ripenso a quanto ero timida prima di iniziare a stare in aula davanti a decine di persone e non sapevo ancora come vincere la timidezza.
Me ne stavo sempre in disparte, timorosa di dire e fare.
Poi l'aula mi ha sbloccata. Per volere o volare.
Ma ricordo come fosse oggi quella volta che ero a Brighton per conseguire la mia certificazione di trainer di PNL ed il Dr. Bandler chiese tra il pubblico se c'era qualcuno che soffriva di timidezza.
Si fece avanti una ragazza, dichiarando di essere molto timida.
E vidi fare quella che fu una meravigliosa ristrutturazione di qualcosa di cui la ragazza era convinta.
Capovolse quella che era la convinzione di non essere in grado di reggere il confronto con gli altri, con l'idea di un grande egoismo perché privava tutte le persone della sua presenza, del suo essere proprio lei, della sua unicità.
Certo che vista così, fa effetto.
Con la nostra timidezza, stiamo privando il mondo intero dell'opportunità di conoscerci, di portare il nostro contributo.
La timidezza, come detto, non è una malattia ma se lo fosse, riguarderebbe una fetta della popolazione vastissima.
Chi non si è mai sentito a disagio nel fare qualcosa davanti agli altri almeno una volta?
Credo, ed ho quasi la certezza, che non c’è nessuno che in questo momento non abbia alzato la mano.
Ciò che ci dimentichiamo, spesso, è che il nostro essere timide non è qualcosa di psicopatologico ma bensì una parte più o meno grande del nostro carattere.
L’ansia è un’emozione e come tale è sempre gestibile.
I timidi sono essenzialmente persone ansiose a livello sociale e sì, se te lo stai chiedendo ancora, si può vincere la timidezza.
In che modo?
Osservando e trattando la timidezza per quel che è effettivamente.
Se mi segui da un po’, di certo saprai che, l’ingrediente principale di tutte le ansie sono le preoccupazioni.
Preoccuparsi significa sostanzialmente occuparsi prima di qualcosa… ma di cosa?
Di ciò che avverrà nel futuro.
Tu ed io, però, non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo sapere cosa davvero accadrà.
Nonostante questa certezza, però, ci troviamo ogni giorno immersi nei nostri film mentali e la nostra mente, il nostro cervello, il nostro subconscio, solo perché ci amano e ci proteggono, ci fanno vedere gli scenari più atroci e catastrofici possibili.
Chiediti sinceramente se fossi sicura di chi sei e cosa fai/farai, saresti timida e proveresti ancora quel disagio e senso di inadeguatezza?
Il bello di tutto questo è che, seriamente, non è colpa tua.
Non è colpa tua se nessuno ti dice queste cose.
Dal disagio che provi puoi uscirne quando vuoi.
Certo occorre tempo e pratica facendolo da sola ma, con il mio aiuto, potrai venirne fuori velocemente se lo desideri davvero.
La Programmazione Neuro Linguistica fa miracoli e spero tu l’abbia capito.
Anche da sola, però, con il tempo e un po’ di fatica, puoi riuscire.
Come?
Alcuni consigli possono farti comodo.
L’ansia può essere gestita e tenuta a freno.
È facile farlo.
Basta conoscere qualche piccolo trucco per tenere impegnata la mente e fargli fare qualcosa di diverso e, con un po’ di PNL e un po’ di life coaching, possiamo farlo tranquillamente.
Cambia la tua postura.
Raddrizza le spalle e alza lo sguardo, ricorda che mente e corpo sono strettamente collegate e se è vero che mente influenza corpo è anche vero che corpo influenza mente. Qual è la postura di una persona di successo? Sta chiusa in sé o è aperta al mondo e alle sue dinamiche?
Usa un dialogo interiore differente.
Tutti abbiamo una voce interiore e, spesso, è proprio ciò che fa disastri. Conosci la tecnica Paperino? Lascia che la voce parli ma faglielo fare come farebbe Paperino. Alla lunga non gli darai più retta.
Sorridi che il mondo ti appartiene.
Ormai tutti sanno che il sorriso è terapeutico. Quello che però molti ancora ignorano è che, anche quando il sorriso non è spontaneo, i neurotrasmettitori si attivano lo stesso. Sorridi anche se non ne hai voglia. Troverai giovamento lo stesso.
Diventa tu il regista.
C’è un film mentale che ti fa vedere tutto in modo apocalittico? Bene. Cambialo. Personifica l’eroina che è in te e cambia il finale. Aumenta la tua sicurezza personale. Cambia le inquadrature, cambia i suoni, cambia i colori per come li vorresti e goditi il tuo capolavoro.
Spesso, però, non abbiamo tutto il tempo e ci servono soluzioni immediate.
Allora cosa fare e come farlo?
Se ti ritrovi a fare i conti con questa sensazione, può aiutarti sapere che:
In ogni caso:
Quando ero timida, farmi immortalare dalla fotocamera era un grande problema.
Inizia anche così, nel farti fotografare o riprendere in tutto il tuo splendore, perché sei una persona straordinaria, anche se tu ancora non lo sai!!
Hai mai pensato a quanto influisce nelle tue relazioni sociali l'idea che hai di te?
Ci facciamo un'idea di noi stessi, solitamente molto condizionata da quello che gli altri dicono di noi:
E noi cominciamo a costruirci nel nostro immaginario un'idea di come siamo, che non fa tanto riferimento all'immagine rimandata dallo specchio ma all'immagine mentale che ci costruiamo, rimandata da chi ci sta intorno.
E allora è facile costruire su di noi delle convinzioni di inadeguatezza che ovviamente influiscono nei nostri rapporti sociali.
Quello che senti dentro è quello che manifesti fuori.
Sarà difficile risultare piacevole se tu per prima non ti ritieni tale.
Guardati come ti guarda chi davvero ti ama per quello che sei, e adora quel tuo difetto che ti rende unica.
Guardati con occhi amorevoli, impara ad accettarti per come sei.
Per tanti anni ho patito il fatto di essere piccola e non proprio filiforme.
Ci sono state persone che mi hanno sminuita per questo..
Qualcuno ha detto che non mi salvava nemmeno più la simpatia..
Vuoi un consiglio?
Fottitene.
La tua bellezza è negli occhi di chi ti guarda con amore.
Ma questo può succedere se solo tu, per prima, ti innamori di te.
Posso darti una mano.
Franca Scuzzarella
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