Troppe volte nella vita mi sono trovata a fare i conti tra soccombere o rinascere, ossia riprendere il controllo della nostra vita.
Si perché, la vita ci sfida ogni giorno.
Solo ieri ho dovuto affrontare una situazione difficile che mai avrei voluto vivere.
Ma così è...
Non sempre possiamo decidere quello che succederà. Controllare gli eventi. Le persone.
Anzi, il più delle volte non lo possiamo affatto.
O meglio, mi correggo: non lo possiamo fare mai!
Ci piacerebbe un sacco.
Ci toglierebbe un sacco di problemi, di discussioni.
Vivremmo senza il mal di stomaco e saremmo felici e contenti.
Purtroppo, o per fortuna, non è possibile.
Perché per assurdo, se potessimo manipolare gli eventi mancherebbe quella parte di sorpresa (che soddisfa il nostro bisogno di varietà) che fa della nostra vita un viaggio straordinario pieno di opportunità.
Ma questo lo vediamo a situazione difficile superata.
Mentre siamo nella bagna non ce lo riusciamo tanto a domandare cosa di buono c’è o ci sarà nel prossimo futuro rispetto a quella situazione.
In quel momento vediamo solo la nostra sofferenza, il nostro disappunto.
Ma è possibile scegliere come rispondere a quella situazione e capovolgerla a nostro vantaggio per riprendere in mano il controllo della nostra vita.
Altrimenti cadere nel ruolo della vittima è un attimo.
Perché le situazioni sono avverse, gli altri sono stati cattivi con te, non sei stata abbastanza… capita, apprezzata, considerata, amata..
Non riprendere il controllo ed agire di conseguenza può essere ancora più dannoso del danno che quella situazione o quelle persone ti hanno provocato.
Queste sono le situazioni in cui puoi andare ad incasinarti ancora di più, se vesti i panni della vittima e non riprendi subito in mano la situazione, così da riprendere il controllo della tua vita.
Qualche spunto per evitare di farlo
Quando cadi nel ruolo della vittima, di quella che subisce le situazioni, la rabbia cresce perché ti senti impotente e pensi di non avere armi a tua disposizione per cambiare gli eventi.
Quello che ti dimentichi è che davvero non puoi cambiare gli eventi ma puoi cambiare il significato che gli dai e, quella rabbia, puoi affrontarla e capire fino in fondo cosa ti sta dicendo.
Non serve che entri sempre più nel dettaglio, quando rivivi le situazioni che ti hanno sfidato e le pensi o le racconti.
Ogni volta che lo fai, nella tua immaginazione ne aggiungi un pezzetto e le cose diventano sempre più grandi e sempre più dolorose di quello che in realtà non sono state.
Con la conseguenza che ti sentirai sempre più schiacciata, sentendoti sempre più vittima degli eventi.
Lo sappiamo, in ogni situazione ci creiamo un minimo di aspettative, rispetto a come le cose dovrebbero andare.
Quando poi non vanno così come abbiamo immaginato, sono dolori.
Non farti fregare dalle aspettative: sono solo ipotesi immaginarie su come tu vorresti che andassero le cose e che nella maggior parte delle volte si distanziano di molto da come davvero andranno.
Ad esempio, ieri ho dovuto rivedere una situazione su cui avevo costruito tutto un film che ad immaginarlo mi faceva stare bene, anzi benissimo, ma che poi è risultata profondamente diversa rispetto alla realtà, tanto da essere naufragata miseramente.
Sarebbe stato molto più utile, non sprecarci tempo ed energie, non appena mi fossi resa conto che non c’erano gli estremi per costruirci quel film, non trovi?
Quando inizi a metterti nei panni della vittima, ti stai esclusivamente appoggiando al tuo giudizio rispetto a come sono andate le cose, creandotene una tua interpretazione.
Restare sui fatti reali può aiutarti a ridimensionare, a vedere le cose da altre prospettive, a dissociarti da cosa è successo e guardare alle cose con più obiettività.
Quando le guardi senza gli occhi foderati dal prosciutto delle tue convinzioni e del tuo punto di vista, ti accorgi che forse non è il caso di starci così male.
Forse non è il caso di sentirti vittima di quella situazione ma anche responsabile, perché la peggiore delle situazioni hanno comunque visto una tua compartecipazione, in quanto in ogni momento puoi uscirne e riprendere il controllo della tua vita, se quella situazione non è quella giusta per te.
Libero arbitrio e libertà di scelta sono il nostro tesoro più prezioso.
Soccombere o rinascere.
Ci sono cose che non puoi cambiare.
Non lo potrai mai perché non dipendono da te o solo da te.
Fare la vittima non servirà comunque a risolvere.
Alcune situazioni si possono solo accettare.
Non puoi fare altro.
Prendere cosa di buono c’è e dare il significato più utile a quello che invece di buono non ha proprio nulla.
C'è una bella preghiera, che racchiude l'essenza delle cose:
"Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza".
Fare la vittima può essere un tuo diritto.
Ma ti serve davvero?
Uscire dalla sofferenza e riprendere in mano il controllo della propria vita. Per manifestare la propria unicità, farsi valere e sentirsi meglio con se stesse.
Se sei davanti a questo bivio, soccombere o rinascere, io ti consiglio di optare per la seconda scelta.
E se vuoi posso aiutarti in questo viaggio, perché ho preparato per te il percorso “10 Settimane per Rinascere”.
Lo stesso percorso che mi ha permesso di Rinascere, quando ne ho avuto bisogno e che ha aiutato già tante donne.
Prenota la call gratuita di 30 minuti dove possiamo scoprire se posso aiutare anche te.
Franca Scuzzarella
info@pnlbenessere.it
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