Oggi mi sono trovata in una situazione che mi permette di approfondire questo argomento.
Mi trovavo a guidare la mia automobile su una statale a due corsie per ogni senso di marcia, una strada abbastanza trafficata nella periferia di Torino.
Proseguivo e la mia attenzione era concentrata sull’autocarro che mi precedeva, abbastanza grande da togliermi completamente la visuale di ciò che succedeva oltre quel mezzo così “ingombrante”.
Viaggiavamo entrambi sulla corsia di destra e quella di sinistra era libera per il sorpasso.
Procedendo ascoltavo la radio e le varie canzoni evocavano in me ricordi e ancore.. e guidavo come sempre in trance cioè in quello stato di coscienza alterata che viviamo tutti quando siamo al volante della nostra auto, dove eseguiamo gesti in automatico e controllati dal nostro inconscio. Ma nello stesso tempo ero abbastanza vigile da rendermi presente rispetto al momento.
Ad un certo punto, senza nessuna segnalazione l’autocarro dinnanzi a me ha bruscamente cambiato corsia spostandosi su quella di sinistra, lasciando dinnanzi a me la “visuale” di una situazione che avrebbe potuto diventare molto pericolosa: un cane che camminava sulla carreggiata.
Fortunatamente sono riuscita a frenare in tempo dal momento che la mia velocità era comunque contenuta e spostarmi anch’io di corsia per evitare l’ostacolo, non senza un bello spavento!
Questo avvenimento mi ha fatto riflettere e ho pensato a quante volte ci “concentriamo” esclusivamente su quello che abbiamo davanti nell’immediato, senza renderci conto di cosa potrebbe esserci oltre.
Questo potrebbe essere pericoloso o potrebbe farci perdere delle opportunità.
Abbiamo bisogno di renderci conto di cosa c’è oltre l’immediato, per valutare pro e contro.
E’ necessario guardare a lungo termine e non solo a breve.
Quello che a breve termine potrebbe sembrare un vantaggio potrebbe non esserlo nel lungo termine, e viceversa.
Occorre essere vigili.
Dobbiamo essere pronti ad evitare gli ostacoli e per fare questo dobbiamo aver preparato una adeguata strategia, un piano B e magari anche un piano C che ci permetta di evitarli. Dobbiamo essere pronti a cogliere le opportunità che ci si presentano e che non noteremmo se restiamo concentrati su una visuale limitata.
Per gli ostacoli è abbastanza facile: farsi le domande giuste, così da essere pronti!
Queste domande mi stanno “preparando” a ostacoli che forse mi si pareranno davanti così come è successo a me, o forse no. Ma almeno sono pronta ad evitarli.
Per le opportunità ci va apertura mentale: cosa c’è oltre quello che è evidente?
Anche qui le domande possono essermi d’aiuto ed insieme a queste anche una acutezza sensoriale, che mi rende attenta a cosa mi succede intorno.
Le domande potrebbero essere:
Guardare cosa può esserci oltre e non concentrarsi solo sull'immediato.
Nelle Olimpiadi appena passate, gli atleti mica si sono presentati a questo appuntamento senza essersi preparati, senza aver preso in considerazioni ostacoli e/o opportunità rispetto ad una massima prestazione.
Lo sport è sempre un modello per la vita….
Ma magari di questo parliamo in un altro post.
Franca Scuzzarella
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