La relazione con il partner può essere la cosa più difficile e più gratificante della tua vita.
La parole “relazione” in PNL viene definita una nominalizzazione, un concetto astratto che vuol dire tutto e niente. Invece, una relazione è più un verbo che un sostantivo.
"Stare insieme, vivere insieme, condividere la vita"
è molto diverso da dire
"ho una relazione".
Sottintende che c’è qualcosa da fare, azioni da svolgere, situazioni da affrontare.
Insomma c’è da fare qualcosa.
Raggiungere e mantenere una sano rapporto di coppia, richiede di guardarsi allo specchio e valutare cosa possiamo fare meglio.
Il percorso verso una relazione gratificante richiede dover far nostre nuove abitudini ed abbandonare vecchie abitudini precedenti che non si dimostrano utili.
Ecco perché a volte la relazione aiuta a crescere e migliorarsi, poiché abbandonare abitudini distruttive spesso può essere la cosa migliore che possiamo fare per noi stessi e per i nostri partner.
Prendi ad esempio il partner disordinatissimo: cambiare questa abitudine non utile porterà non solo giovamento alla relazione (soprattutto se l’altro disordinato non lo è) ma soprattutto alla propria vita personale e lavorativa.
Ecco quattro abitudini abbastanza comuni che non aiutano la relazione. Prenditi del tempo per farci su una riflessione onesta e vedi quali siano i cambiamenti che puoi fare tuoi.
Ogni relazione è diversa, ma tutti hanno un punto in comune: nessuno è perfetto!
Nessuna relazione salta per un disaccordo occasionale, per una delusione vissuta o per una risposta mal data.
Le persone imparano con l’esperienza come gestire questi momenti e recuperare velocemente.
Diverso è invece quando nella coppia inizia ad instaurarsi freddezza, si litiga e si resta con il muso per giorni, iniziano i silenzi per mancanza di comunicazione. Questi atteggiamenti non portano da nessuna parte, non consentono alla coppia di crescere ed affiatarsi. Anzi, a lungo andare creeranno incomprensioni e risentimento. Sino alla rottura.
Se ti rendi conto che nella tua coppia vivete questa situazione, la prossima volta che si verificherà aspetta che l’emotività sia diminuita in entrambi (arriva sempre un momento in cui la tensione cala), fai un respiro profondo, raccogli le idee ed esponi te stesso alla vulnerabilità di una comunicazione onesta, che dica quello che pensi in modo costruttivo.
Se consideriamo l’amore un gioco a due, il rovescio della medaglia è che in un gioco c’è sempre qualcuno che vince e qualcuno che perde. E qualche volta ci sono pure gli imbroglioni, che sono i peggiori di tutti. Certe volte la competizione è minima, basata su quante volte hai buttato l’immondizia rispetto a me…
Altre più pesante da vivere ed invece che aiutarsi e motivarsi a vicenda, si finisce per rimanere indifferenti e concentrati sul proprio successo personale, a volte invidiando quello dell’altro.
La rivalità nasce da un senso di scontentezza. Dal momento che non mi sento all’altezza in generale, cerco uno spazio (e quale meglio che quello di coppia) dove esercitare il mio potere personale. Finisco così ad atteggiarmi a quello superiore, pronto a sminuire i successi dell’altro, che subisce questo comportamento. Se invece il sentimento di competizione è presente in entrambi i partner la faccenda si complica. Non c’è più uno che bilancia il rapporto, la rivalità diventa palese in ogni ambito.
Il paradosso è che più ci si avvicina alla competizione, più ci si allontana dalla felicità.
Occorre cercare soddisfazione in se stessi, così da non aver motivi di invidiare l’altro. E cercare obiettivi chiari da realizzare, altrimenti ogni piccola vittoria realizzata dal partner ci ricorderà di quanto siamo poco efficienti e validi.
Per uscire da questa situazione occorre essere sinceri con se stessi, guardare i risultati ottenuti e chiedersi quanto si è disposti ad impegnarsi per ottenere quello che desideriamo. Ricordandoci che possiamo trasformare il partner in un utile alleato.
A quel punto la competizione si trasforma in complicità.
Ognuno è unico ed irripetibile. Anche all'interno della relazione. La società invece tenderebbe ad uniformarci e per far questo ci sprona a fare confronti.
Guardiamo quanto è bella quell'attrice e ci paragoniamo a lei (uscendone drammaticamente sconfitta)…
Guardiamo l’auto sportiva del nostro collega e la confrontiamo con la nostra utilitaria (sentendoci meno importanti di lui)… Frequentiamo quella coppia che sembra quella del Mulino Bianco e la paragoniamo alla nostra relazione, fatta di continui battibecchi. Anche i social media sono una piattaforma perfetta per confrontare la nostra vita e la nostra relazione con quella degli altri.
Quello che ci sfugge è che è impossibile conoscere la vera profondità e la realtà di una relazione, che viene vissuta nella sua pienezza all'interno delle mura di casa propria. Si deve costruire la relazione rispetto alle nostre unicità, i nostri punti di forza e cercare paragoni con gli altri è impossibile, oltre che dannoso.
La prossima volta che ti sorprenderai a confrontare la tua coppia con un’altra, desiderando la relazione che vive la tua amica, fermati e reinvesti quel tempo e quell'energia per fare qualcosa che esalti la tua.
È facile entrare in una stanca routine, specialmente se siete insieme da molti anni. Ormai tutto è stato scoperto dell’altro (ne siamo proprio sicuri?), lo conosciamo come le nostre tasche, è lì, c’è, presente da sempre e cominciamo a darlo per scontato.
Ci dimentichiamo di come quella persona contribuisca alla qualità ed alla felicità della nostra vita.
Dare il partner per scontato è un grande errore che possiamo commettere. Potrebbe costarci il doverci accorgere un giorno, che quella persona non c’è più e soffrire la sua assenza.
Per mantenere la relazione sana e soddisfacente, esprimiamo gratitudine ed apprezzamento per l’altra persona. Siamo grati per il fatto che c’è, che ogni mattina ci svegliamo ed è al nostro fianco, che c’è un alleato che è dalla nostra parte.
Ogni giorno, trova almeno tre cose che il partner fa per te e tre cose che in particolare ami di lui/lei e ringrazialo per esserci e per essere così com'è.
Le relazioni, lo “stare insieme” richiede una cura costante.
Dobbiamo impegnarci per evitare le situazioni qui sopra evidenziate e comunque trovare modalità per vivere una relazione felice e sana.
Tutto questo è valido se la tua relazione è comunque nei ranghi della piacevolezza.
Se invece state vivendo un periodo di difficoltà, a volte cercare di mettere a posto le cose da soli non basta e potrebbe essere necessario cercare l’aiuto di un professionista per ricostruire il rapporto.
Un coach potrebbe aiutarvi a capire e capirvi meglio, così da mettere in atto quei cambiamenti profondi che ripristino la relazione.
Franca Scuzzarella
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