E senza falsa modestia, direi che me lo merito!
Ho investito tanto su entrambi gli aspetti, ho lavorato sulla mia energia, sulla mia determinazione, sullo smussare quegli angoli di me che potevano non essere graditi agli altri.
Ho fatto! E continuo a fare… In questi anni in cui mi sono formata ho imparato tante cose e tante le ho imparate insegnandole agli altri, perché ogni volta che dai ricevi indietro moltiplicato.
Ho imparato e ho iniziato a fare.
Non mi sono sognata di rivoluzionare la mia vita, sarebbe stato troppo difficile ed impegnativo.
Ho preso qualcosa che pensavo mi sarebbe stato utile e l’ho messa in pratica.
E ad ogni mio corso in pnl stimolo le persone a far altrettanto.
E’ l’unico modo per avviare il cambiamento.
Cosa serve frequentare corsi su corsi, se poi non si mette in pratica nulla di quanto si è appreso?
Cosa serve avere la libreria piena di libri, comprati e mai letti?
O cosa serve leggerli se poi non ci smuoviamo una virgola dalla nostra zona di comfort?
Già detto: la ripetizione è la madre di ogni abilità!
Quindi conviene capire cosa ci può essere utile di quanto abbiamo imparato ed iniziare a farne qualcosa.
Fai qualcosa e continua a farlo.
Parti da qualcosa di semplice, da un piccolo cambiamento, magari il più semplice ma pur sempre un cambiamento.
E fallo diventare un’abitudine appresa.
E quando quello è diventato un’abitudine, passa ad un passo successivo.
Sono le piccole cose messe insieme con costanza e continuità, che fanno le grandi cose.
Da dove vuoi cominciare a partire tu, oggi?
Immaginiamo che il mio problema sia l’abitudine a rimandare.
Quale potrebbe essere il primo passo per cambiare atteggiamento?
Potrei cominciare con lo stamparmi un planning settimanale e registrarci sopra gli appuntamenti – impegni – azioni da svolgere nella settimana ed impegnarmi per quella settimana a rispettarli.
Quando si avvicina l’ora di quel tale impegno, farlo diventare un must.
Eliminare mentalmente l’alternativa: si fa! Punto!
E portare questa abitudine avanti nel tempo fino a quando diventa automatica.
E se invece la difficoltà fosse quella di non riuscire a controllarmi durante i pasti?
Potrei iniziare con il posare forchetta e coltello (o le mani, se sto mangiando un panino) dopo ogni boccone, così da rallentare.
Ral.. len… ta… re… Masticare a lungo.
Assaporare ogni boccone completamente.
Un primo passo, portato avanti nel tempo.
Fino a quando mi viene automatico farlo.
Per poi passare ad un altro piccolo cambiamento.
Sarà molto più impegnativo se ti stravolgi la vita (per qualcuno funziona, ma solo per pochi….)
Otterrai risultati molto più evidenti se fai un piccolo passo alla volta... fai qualcosa e continua a farlo.
Franca Scuzzarella
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