Il vostro benessere non è una casa, o una macchina che potete acquistare.
Il benessere, come la felicità, è un effetto.
La naturale conseguenza di azioni, di cose che fate, che non necessariamente corrispondono all'accumulare cose o denaro.
E nemmeno dall'incontro speciale con qualcuno che sperate vi regali queste sensazioni.
Se non riuscite a capire quali sono queste azioni che vi fanno stare bene, probabilmente vi affannerete a fare cose che non vi faranno stare bene.
Ciò che crediamo ci possa rendere felici e ciò che effettivamente ci rende felici sono due cose molto diverse.
Ovviamente è qualcosa di molto soggettivo, anche se, guardando alla mia esperienza ed a quella delle centinaia di persone che ho conosciuto nei miei corsi e durante le coaching, posso dire che una specie di lista è facile tirarla giù.
Se non hai degli obiettivi chiari, rischi di vivere malessere. Scegli obiettivi che ti rendi conto che miglioreranno la tua vita, non che la appesantiranno. Lascia che siano i tuoi obiettivi a guidarti verso il benessere ma scegli quelli che sono in sintonia con i tuoi valori, con la persona che davvero vuoi essere. Al nostro Practitioner per stabilire i nostri obiettivi a breve, medio e lungo termine, facciamo un esercizio dove ci vediamo all’ultimo giorno e ci chiediamo che tipo di persona avremmo voluto essere. E da lì, tornando a ritroso nel tempo, scegliamo gli obiettivi che ci permetteranno di diventare quella persona. Provaci anche tu…
Si è portati a pensare che con una certa libertà finanziaria, si possa vivere benessere e felicità. Ed effettivamente è così: avere una certa serenità dal punto di vista economico fa bene al benessere. Se dobbiamo lottare ogni mese per pagare le bollette, difficile pensare che vivrò serenamente. Quindi è importante darsi da fare per ottenere quello che mi permetta una certa serenità economica. Ma tieni presente una cosa: questo non dipende da quanti soldi avrai ma da quanti ne percepirai. E’ la tua sensazione interna rispetto alla tua situazione economica che ti farà stare bene o male. Ci sono persone che guardano sempre avanti e non si accontentano mai. Essere grati per ciò che già si ha (sapendo che possiamo migliorare) è lo strumento migliore per stare bene.
Se abbiamo una sola scelta, non siamo liberi e nemmeno felici. La scelta è obbligata. E’ obbligata anche se abbiamo due scelte: o è bianco o è nero. Con tre scelte siamo liberi. E tre scelte possono bastarci per vivere quella sensazione di benessere dato dalla libertà di scelta. Ma attenzione, non è una rincorsa al numero di scelte possibili. Più scelte hai, più difficile sarà mettersi all’opera. Rimarrai immobile dinnanzi alla domanda amletica: “Quale scelta faccio?” ed intanto il tempo passa…..
Quanto rende felice una persona l’avere intorno a se persone che gli vogliono bene? L’essere umano (insieme a tutti i mammiferi) possiede il cervello limbico, sede delle emozioni e buoni rapporti sociali ci fa vivere svariate emozioni. Sono la tua famiglia, i tuoi amici, le persone di cui ti circondi e che scegli che ti fanno stare bene. Studi hanno dimostrato che la vostra felicità è strettamente correlata al numero di amici e familiari con cui condividere la vita. Approfondisci ed espandi i tuoi legami sociali, scegli le persone che ti fanno stare bene ed allontana quelle tossiche. Fai attenzione ai succhia-energia, quelli che ti spremono emotivamente e fisicamente come un limone, senza che tu ne abbia alcun beneficio in cambio.
Ognuno di noi ha dei bisogni da soddisfare. Soddisfatti quelli fisici e di sopravvivenza, mangiare, bere, dormire, riprodursi, un tetto sulla testa.. allora poi passiamo ai bisogni emotivi, sentirsi sicuri, importanti, amati e mettere quel poco di sale nella vita che ce la renda interessante. Le persone felici hanno la capacità di soddisfare autonomamente questi bisogni, senza la necessità che ci sia qualcun altro o qualcosa che li faccia sentire tali. Riescono a sentirsi sicuri, importanti, amati con riferimenti interni e non appoggiandosi all’esterno, perché appoggiarsi all’esterno spesso è causa di aspettative che vanno deluse.
Vivere pensando continuamente al passato, rimpiangendo, avendo rimorsi, pensando a come stavo bene o stavo male allora… Oppure al contrario preoccupandosi di quello che accadrà domani, non è qualcosa che può dare benessere. Occuparsi del presente, del qui ed ora, perché è solo su quello che possiamo agire, è la scelta migliore. Attenzione però, a volte ci serve guardare al passato o sbirciare il futuro. Vivere nel presente per la maggior parte del tempo è ciò che può dare maggior benessere. Perché a volte benessere oggi è ricordarmi di quell’errore di ieri, benessere oggi è pianificare cosa farò domani
Le persone felici sanno che gran parte del loro benessere dipende da quanto bene funziona il loro corpo. Difficile sentirsi bene se stiamo male. Il dolore fisico, il malessere fisico, ci allontanano sia dal benessere emotivo che quello fisico. Per questo si occupano del loro corpo, della loro alimentazione, del benessere delle loro ossa, muscoli, articolazioni, cuore, polmoni, ecc.
Ne ho già parlato nel primo punto. Avere uno scopo di vita, sapere che tutte le mie azioni, tutti i miei comportamenti, tutto il mio vivere tende verso una direzione chiara e positiva per me. Avere uno scopo riempie la vita, ci permette di alzarci la mattina con il sorriso sulle labbra anche se il momento che stiamo vivendo non è dei migliori, perché il nostro sguardo è puntato su quel faro che illumina la nostra vita. Il lavoro sulla ricerca del proprio scopo della vita è il lavoro più importante e profondo che facciamo durante il nostro Master Practitioner e se non hai mai fatto un lavoro di questo tipo, ti consiglio di frequentare i nostri corsi, oppure prenotare una sessione di coaching per impostare questo lavoro.
Questi sono alcuni punti cruciali che definiscono il nostro benessere.
Guarda se ti ci ritrovi e condividi e sentiti libero di annotare quali altri aspetti contribuiscono al tuo benessere e alla tua felicità.
Franca Scuzzarella
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