Sono certa che ti sarà capitato sicuramente di vivere emozioni potenti, capaci di influenzarti negativamente: oggi scopriremo come gestire la rabbia.
La rabbia e un'emozione a volte così dirompente che è capace di farti combinare qualche guaio.
Chi in preda alla rabbia, non ha commesso qualche azione sconsiderata, o ha rovinato una relazione, o ha dovuto pagare a caro prezzo quell'esplosione?
Perdiamo il controllo, convinti di avere ragione e battiamo i piedi perché ci venga riconosciuta.
Facciamo casini immani quando ci lasciamo travolgere da questa emozione.
Ci arrabbiamo perché non ci sentiamo abbastanza considerati, per spirito di competizione, per difenderci o difendere qualcuno che ci sta a cuore da qualcun altro.
Quando riteniamo una persona responsabile di averci procurato danni.
Ci arrabbiamo di più con le persone a cui vogliamo bene, proprio perché da loro ci aspettiamo di essere capiti, ci aspettiamo che rispettino i nostri valori, le nostre regole.
Quando non troviamo qualcuno con cui arrabbiarci, ci arrabbiamo con noi stessi, per aver sbagliato qualcosa, non aver capito, esserci messi in situazioni complicate…
Assumiamo una postura contratta, tensione muscolare, il sangue si dirige verso gambe e braccia (ecco perché da arrabbiati abbiamo maggiore forza), il battito cardiaco aumenta e siamo come gli uomini preistorici pronti a batterci.
La rabbia è un’emozione che manifestiamo sin da piccoli. Si tratta di un’emozione primordiale determinata dall'istinto di difendersi e sopravvivere all'ambiente che si vive.
Siamo portati a pensare che la rabbia sia una cosa sbagliata.
È un’emozione e quindi ha la sua utilità e ha bisogno di essere vissuta.
Intanto ricorda che ti sta dicendo qualcosa di importante: i tuoi valori sono stati violati.
È utile perché è lo strumento che ti fa capire che è stato oltrepassato il limite della “tolleranza” che diamo agli altri e a noi stessi.
È quello che ne facciamo di quella rabbia, ciò su cui dobbiamo lavorare.
Se la trasformiamo in aggressività violenta rivolta verso gli altri, allora diventa uno strumento di distruzione. Ma pensa se quell'energia venisse incanalata in modo costruttivo.
La cosa migliore sarebbe imparare a gestire quella rabbia, che arriva e ringrazia che arriva perché ti sta dicendo cose importanti.
Questi tre esercizi ti potrebbero aiutare.
Quando la rabbia arriva, lasciala fluire senza mettere un tappo. Se la blocchi dentro prima o poi ti farà esplodere, esattamente come fa l’acqua quando cerchi di bloccarla, prima o poi troverà un modo per fluire all'esterno. Cerca un posto dove poterti sfogare se ce n’è bisogno: vai in auto, appartati e sfogati. Canta, urla, piangi, batti i pugni, fai quello che ti senti di fare. Altra idea se puoi vai in mezzo alla natura, in un posto appartato e urla tutta la tua rabbia, toccando la terra, un albero. Mettiti in connessione con l’energia della natura e scarica lì la tua rabbia, la natura sarà felice di ricevere la tua energia per trasformarla
Un esercizio che faccio fare è quello di vedere la situazione dall'alto. Immaginare di vedere le dinamiche che hanno scatenato la rabbia che si svolgono lì sotto di noi, dove ci sono tutti ma proprio tutti i protagonisti, voi compresi, e guardare la scena come se foste un osservatore non coinvolto emotivamente. Dopo chiedo di osservare la scena nei panni dell’altro/degli altri che fanno parte della scena stessa. Nella maggior parte dei casi, con questa dissociazione, ci si accorge che quell'altro voi che sta lì sotto se la sta prendendo troppo e quella situazione può essere gestita in modo diverso, ridimensionando la rabbia.
Cosa significa? Metti sulla linea del tempo. Guarda quella situazione che sta generando rabbia in una prospettiva temporale e chiediti se tra una settimana sarà ancora così importante, tra un mese, tra un anno, tra 5 anni.. Che significato avrà quella situazione vista sulla linea del tempo? Ha lo stesso valore? E se anche solo tra una settimana questa rabbia sarà ridimensionata, puoi riconsiderare subito la situazione e adottare una modalità più razionale?
Lascia che la rabbia ti dica cosa ha da dirti e poi trova il modo per dirottare quell’energia esplosiva in qualcosa di utile!
Che ne dici di andare a correre? 🙂
Franca Scuzzarella
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