Oggi, avere pazienza, è una delle più belle e grandi virtù che possiamo fare nostre.
In un mondo che corre ogni giorno sempre più velocemente, l’impazienza regna sovrana e il “tutto e subito” è il padrone indiscusso.
Tutto quello che ci circonda sembra accelerato.
Persino il tempo stesso, teoricamente e tecnicamente sempre scandito nello stesso modo come nel passato, appare diverso e sembra scorrere più rapidamente.
Un orologio era tale cinquant’anni fa ed è tale ancora oggi ma sembra funzionare diversamente.
Così ci troviamo immersi in una realtà in cui il qui ed ora non sembra avere più senso e vivere il presente appare a volte impossibile.
Correre, correre, correre.
Questo è il mantra che ci accomuna tutti.
Agitazione, nervosismo, ansia, irrequietezza, diventano gli stadi fisiologici delle nostre vite e ci dimentichiamo quello che i nostri avi ci hanno con pazienza tramandato.
Del resto, come potrebbe essere diversamente?
La competitività è molto alta, qualunque sia il settore di cui ti occupi, semplicemente ne siamo tanti con risorse limitate e tutto intorno a noi ce lo ricorda, da quando apriamo gli occhi, salutando il nuovo giorno a quando ci mettiamo a letto, stanchi ed esausti, tanto che lo spot della Gatorade del “lontano” 1998 lo conoscono anche i muri ormai:
“Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l'importante è che cominci a correre.”
Te lo ricordi vero?
Ovviamente sì.
In verità è un antico proverbio africano ma questo poco importa, è la sostanza che conta perché è la verità, almeno in parte.
In tutto questo, abbiamo però disimparato una cosa fondamentale, avere pazienza, è questo ti assicuro, non ci fa bene per tanti motivi.
“Un momento di pazienza può scongiurare un grande disastro. Un momento di impazienza può rovinare una vita intera.”
Probabilmente in questo antico proverbio cinese è racchiuso uno dei grandi misteri della vita.
L’impazienza porta sempre piccoli e grandi disastri.
Se da un lato è vero che l’uomo è padrone del proprio destino e ha tutte le carte in regola per poter forgiare la propria vita come meglio crede, da un altro, tutti noi dovremmo sottostare a delle leggi non scritte proprio perché siamo esseri che vivono in un ambiente che ci ospita.
Per tutto occorre tempo, se solo lo comprendessimo, vivremmo in modo più felice.
Il piacere immediato, invece, oggi è la norma e questo, inevitabilmente, sacrifica gioie future più grandi.
Non è importante la meta ma il viaggio, perché passo dopo passo facciamo e accumuliamo esperienze che ci rendono migliori.
Avere pazienza significa apprezzare tutto questo e gustarsi quello che la vita ci riserva, momenti piacevoli ma anche momenti tristi, vivendo ed apprezzando il momento.
Del resto, non può piovere per sempre, come diceva Brandon Lee.
Il sole sorge sempre, anche dopo la notte più buia.
Tutto ha un senso e quello che la vita ci riserva è sempre positivo, anche quando davanti a noi vediamo tutto nero.
Se comprendiamo questo, vivremo certamente meglio.
È facile quando va tutto bene, è nelle difficoltà che si misurano le cose.
50 giorni. Sono 50 giorni che mi prendo cura di questa piantina.
Che la innaffio con amore, che la curo, che resto in attesa che possa dare tanti fiori, che faccia il suo corso.
Tutto fa il suo corso.
La natura, le situazioni, le relazioni.
Quello che ti succede, ti succede perché c'è un perché.
Niente succede per caso.
In natura, le stagioni fanno il loro corso e sugli alberi le foglie nascono, crescono e muoiono.
Nelle situazioni, gli avvenimenti si susseguono e ti ritrovi dentro o fuori perché quello è il naturale percorso.
Le relazioni iniziano, si vivono, finiscono.
Per un po' ci restiamo male.
Perché pensiamo che quello che ci piace possa esserci per sempre.
Ma io lo so che questa piantina, ad un certo punto smetterà di produrre fiori e se non avrò la pazienza di aspettare la prossima fioritura, mi stancherò di curarla e morirà.
Nella vita dobbiamo imparare ad avere pazienza.
È facile prendersi cura della piantina quando vedi che butta fuori un fiore al giorno..
È quando smette di fiorire che ha bisogno di te. Del tuo amore. Affinché possa prepararsi alla fioritura successiva.
Perché potrebbe essere che la fioritura successiva sia la migliore della vita della piantina e tu te la perdi..
Se ti stanchi di curarla, se abbandoni la partita, finirà per morire.
Non ci sarà più niente per te.
C'è tanto in queste poche righe.
Cose che ho imparato.
E cose che andrebbero imparate.
E come sempre, è per tanti ma non è per tutti.
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Franca Scuzzarella
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