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Quando le cose non vanno come vorremmo, non è mai colpa nostra
Quando le cose non vanno come vorremmo, difficile che diciamo che è colpa nostra.
Diamo la responsabilità un po’ a tutto: al governo ladro, ai politici corrotti, a questa società ormai allo sbando, al lavoro che non c’è, al “si stava meglio quando si stava peggio”.
Oppure ai nostri datori di lavoro, ai colleghi che ci mettono i bastoni fra le ruote, al marito (o alla moglie) che non ci comprendono, ai figli che ci danno solo pensieri..
E potrei continuare con gli esempi ancora per molte righe.
Colpa di tutti. Di tutto.
Tranne che nostra.
Cavolo! Noi ce l’abbiamo messa tutta, ci siamo impegnati, abbiamo fatto tutto quello che andava fatto, eppure… non ha funzionato.
Come puoi imputarmi nessuna responsabilità!
La colpa è di qualcuno o qualcosa che si è messo di traverso e mi ha impedito di riuscirci.
Punto. Inutile continuare a parlarne.
Ok. Può darsi.
Può darsi che hai fatto TUTTO quello che era in tuo potere, hai dato il massimo e non è bastato.
Può darsi.
Ma può darsi una volta su dieci. Forse una su cento.
Nel restante dei casi, non è andata così.
Sono sicura che non è andata così.
Lo so non perché ti ho visto mentre lo facevi.
So che è così perché così funzioniamo.
Siamo esseri umani dotati di un cervello che ha un solo scopo (e che funziona per tutti allo stesso modo): allontanarci dal dolore e portarci verso il piacere.
E quando si tratta di cominciare a fare fatica, lui se la dà a gambe.
Se non siamo stati capaci di coinvolgerlo in modo potente, appena il gioco si fa duro lui decide di giocare a qualcos’altro.
E allora troviamo mille e una scusa per giustificare il nostro abbandono.
Gli altri sono una scusa OTTIMA.
Chi meglio di qualcuno su cui non abbiamo nessun controllo può essere il bastone tra le ruote più indicato per giustificare il mio uscire di scena?
E così non riusciamo a far funzionare quella relazione perché l’altro non ci capisce, i figli ci fanno disperare perché non ci ascoltano, i colleghi mi interrompono ogni 3 minuti e io non sono riuscita a raggiungere quell’obiettivo professionale, le cose mi vanno male perché tutto va male là fuori.
Ho reso l’idea?
C’è una bella immagine che rende bene l’idea.
Quando punti il dito su qualcuno, incolpandolo dei tuoi insuccessi, ci sono altre tre dita che puntano verso di te.
Sei tu il responsabile dei tuoi successi o dei tuoi insuccessi.
Il resto è contorno.
Ma allora perché lo facciamo?
Cosa ci spinge a questo comportamento, così usuale del resto?
Diventiamo le vittime. E ci saranno dei carnefici. Ma il nostro ego è al sicuro. Non siamo noi quelli che hanno sbagliato, quelli da incolpare. Ne veniamo fuori belli puliti e questo ci fa sentire in una posizione di superiorità rispetto agli altri.
Non c’è bisogno che mi faccia domande su cosa ho sbagliato o fatto bene. Ci deresponsabilizziamo e ci scarichiamo dal peso. Assumerci la responsabilità significherebbe domandarsi cosa ha funzionato o cosa no, cosa posso migliorare e cosa cambiare. E questo per il nostro cervello è una grande fatica.
Non dipende da me. Io ho tutto sotto controllo, è colpa dell’altro se qualcosa è andato storto. Se non è mia responsabilità, significa che io sono ok. Non dovrò crearmi il problema di non essere stato capace di gestire la situazione.
Ammettere i propri errori è sempre doloroso. Un insuccesso ti fa vivere frustrazione, paura, delusione che deresponsabilizzandomi evito di provare. Cavolo.. non è stata proprio colpa mia… e quindi non ha senso che io provi tutta quella gamma di emozioni che mi farebbero stare male.
Cosa puoi iniziare a fare, se sei uno che tende a dare la colpa agli altri?
Se non ti assumi la responsabilità, non hai nemmeno modo di imparare qualcosa. Può succedere che le cose non vadano come ti aspettavi ma questo ti sta insegnando tantissimo su te, su come funzioni, sulle cose che fai, sulle strategie mentali che utilizzi. E tu vorresti perderti tutto questo ben di Dio per crescere e migliorarti?
Il potere personale è dato dalla possibilità di scegliere e decidere. Prenderti la responsabilità significa che hai il potere di fare qualcosa di diverso, di cambiare quello che è stato, di manifestare chi sei e quanto vali.
Se è sempre colpa degli altri, significa che tu non hai potere sulla tua vita, che sono gli altri che hanno il potere di decidere come farti sentire e che cosa puoi o non puoi realizzare.
Se sei uno di quelli che dà sempre la colpa agli altri, vuoi un consiglio?
Smettila!
Prendi in mano la tua vita adesso!
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Franca Scuzzarella
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