Raggiungere il successo economico è qualcosa che tutti vogliamo.
Ancora non mi è mai capitato di incontrare persone che si dichiarano felici di essere povere, di dover vivere una vita fatta di privazioni e rinunce.
Tante, troppe famiglie saltano per problemi economici.
La favoletta dei “due cuori e una capanna” oggi non la vuole sentir raccontare più nessuno.
E proprio in questi giorni ho letto la notizia ufficializzata da Save the Children che dice che 1,2 milioni di bambini in Italia vivono ad un livello di povertà assoluta.
Roba che manca il cibo sulla tavola.
Un dato sconvolgente.
La fame, l’indigenza, non la troviamo più solo nei paesi sottosviluppati ma ce l’abbiamo dietro l’angolo di casa nostra, sempre di più.
Qui la soluzione passa attraverso il minimo indispensabile: un lavoro, un tetto sulla testa, cibo per sfamare la famiglia.
Il successo economico di cui voglio parlarti è quello di quelle persone che già hanno una situazione privilegiata rispetto all'esempio precedente ma che vogliono migliorare la propria condizione economica, per garantirsi serenità per l’oggi e il domani.
Ecco perché volere ottenere il successo economico è un obiettivo per cui molte persone decidono di fare coaching.
Il primo dato che ho potuto raccogliere dalle davvero tante persone con cui in questi anni ho lavorato, è che c’è una certa reticenza a prendersi cura della propria situazione economica.
Ci sono persone che non hanno la minima idea di quanto guadagnano (a meno che non siano stipendiati), ma soprattutto non hanno la minima idea di quanto spendono.
Ed arrivano alla fine del mese con grandi difficoltà, dichiarando che il denaro sparisce dal loro portafoglio senza rendersi conto di dove vada a finire.
A parlare di denaro, potremmo farlo con 100 articoli come questo.
Il rapporto con il denaro è influenzato dalle nostre convinzioni, dai condizionamenti che abbiamo ricevuto, dalla programmazione dei nostri genitori, dalle nostre esperienze, dalle nostre paure.
Sommato alle convinzioni popolari che dicono che il denaro è qualcosa di associato al male, al peccato, alla disonestà e quindi è facile immaginare come il successo economico sia così ambito e poco raggiunto.
Il problema è come farli.
Lavorare di più non può essere la soluzione, perché un giorno è fatto di 24 ore e ad un certo punto il limite di ore lavorate deve obbligatoriamente fermarsi.
Lavorare facendosi pagare di più lo potrebbe essere ma non sempre questa strategia può rivelarsi vincente per ottenere il successo economico, ossia avere più soldi per garantirsi un minimo di tranquillità per il futuro.
C’è chi guadagna davvero bene, eppure è in una situazione di difficoltà economica.
E allora che fare?
Come sempre la consapevolezza può venirci in aiuto.
Diventare consapevoli di cosa facciamo e di come lo facciamo, può fare la differenza.
Il denaro è un mezzo per soddisfare i tuoi bisogni e per vivere i tuoi valori, per questo te ne devi prendere cura.
Ed invece la società cosa fa?
Ha un solo obiettivo.
Farteli spendere.
Per entrare nella ruota del topo: lavora, guadagna, spendi tutto… e ricomincia a lavorare.
Gli ultimi decenni hanno visto imperversare la nascita delle carte di debito e di credito.
La carta di debito, chiamata in Italia "carta bancomat", è una tipologia di carta di pagamento che prevede l'addebito delle cifre spese sul conto corrente bancario del titolare, contestualmente all'esecuzione dell'operazione. (Fonte Wikipedia)
La carta di credito è un tipo di carta di pagamento cioè uno strumento di pagamento elettronico. Viene rilasciata da una banca o da un ente finanziario e l'utilizzo della disponibilità della carta varia in funzione dell'affidabilità del cliente stesso. (Fonte Wikipedia)
Questi sono due ottimi strumenti di assoluta comodità, peccato che se non li sai utilizzare con sapienza, sono un ottimo strumento che ti allontana dal tuo successo economico.
La ruota del topo ti spinge a comprare.
Più compri e più vivi nell'illusione di essere felice e, pur di farlo, sei disposto ad entrare nella fabbrica del debito.
Carta di credito (dove il denaro ti viene detratto con la formula pay later) e carte di debito (dove il denaro viene addebitato in formula pay now) ti danno l’illusione che quei soldi depositati sul conto corrente non debbano finire mai.
Manca la consapevolezza di quello che realmente stai spendendo e nell’illusione della felicità data dallo shopping, spendi fino a che ce n’è.
Poi inizi ad indebitarti.
Oggi a rate ti vendono tutto: televisioni, cellulari, vacanze, pranzi di nozze, protesi dentarie…
Fai le rate, tanto sono piccole… che vuoi che sia…
Trenta o quaranta euro al mese che vuoi che siano…
Poi diventa che le rate iniziano a diventare troppe e lo stipendio svanisce già a metà mese.
E quando sul conto corrente inizia il colore rosso, quello che ti marchia come insolvente, la frenesia del rincorrere il successo economico si fa sempre più pressante.
Come dicevo prima, il tuo personale successo economico potrebbe iniziare a passare dal prendere consapevolezza di quello che fai, dell’essere presente a te stesso, a te stessa, e renderti conto di cosa puoi o non puoi fare.
Ci sono persone che dicono che meglio un uovo oggi che una gallina domani, ma se domani hai davvero fame, ricordati che una bella gallina ti potrebbe fare un gran comodo, non credi?
Dall'altra parte della fabbrica del debito, ci sta la fabbrica della ricchezza.
La fabbrica della ricchezza ha l’obiettivo di farti uscire dalla ruota del topo.
Non ti fa vivere per lavorare, guadagnare e spendere sempre di più, per poi tornare a lavorare.
La fabbrica della ricchezza sa che le basi del tuo successo economico passano dal pagare per primo te stesso, invece che le decine di rate con cui ti indebiti.
Lo sai che anche una famiglia gestisce un bilancio, fatto di crediti e debiti? E che per non rischiare di chiudere “l’azienda” bisogna che il bilancio chiuda in positivo?
Ad inizio mese, accantona per prima cosa la cifra che hai destinato ad essere risparmiata.
Paga per primo te stesso, te stessa.
Poi viene tutto il resto.
Mettili proprio via, toglili dal conto, fai conto che non ci siano.
Apri un conto a parte per la tua fabbrica della ricchezza.
E lo so cosa mi stai dicendo:
“Ma Franca, cosa vuoi che ci faccia con un centinaio di euro al mese risparmiati?”
E io ti rispondo:
Me lo spieghi come fai, se non ci hai pensato anche solo 100€ per volta?
L’altro giorno parlavo con il mio consulente finanziario e gli ho chiesto se esisteva la possibilità di aprire un piccolo fondo destinato a mio nipote, dove versare una piccola quota mensile e fargli trovare un gruzzoletto quando avrà raggiunto la maggiore età.
Mi raccontava di un fondo dove, versando 50€ al mese da qui al momento in cui mio nipote andrà in pensione (ovviamente ad un certo punto io non ci sarò più per rimpolparlo e ci dovrà pensare lui… 🙂 ) nel momento della riscossione si troverebbe un capitale di circa 400.000€...
400.000€ hai presente??!!
Siccome svoltare dal punto di vista finanziario non è così semplice e immediato, inizia da qui.
A cosa sei disposto a rinunciare per ottenerlo?
Cosa vuoi fare di più?
Cosa vuoi fare di meno?
Cosa vuoi smettere di fare e cosa vuoi iniziare a fare di nuovo?
Puoi conoscermi prenotando una sessione di coaching gratuita di 15 minuti da effettuare anche via Telefono o su Skype ed insieme stabiliremo se e come posso esserti utile, per raggiungere i risultati che desideri!
Franca Scuzzarella
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