Ieri si è concluso il corso Practitioner a Torino e già abbiamo stabilito le prossime date!

Nuove persone hanno terminato il  loro percorso alla scoperta della Programmazione Neuro Linguistica.

La scoperta della cassetta degli attrezzi che la Pnl mette a disposizione per imparare ad approcciarsi alla vita in modo diverso. Per imparare a essere felici.

Perché la Pnl non è solo comunicazione, la Pnl è uno stile di vita.

Per cui, ogni volta che una persona che ha partecipato ad un mio corso, che sia una semplice serata od un percorso più lungo e strutturato, mi condivide i piccoli e grandi miglioramenti che ha apportato alla sua vita, io sono felice. Felice per lei, per le sue conquiste. Felice per me, perché ancora una volta so che sto andando in direzione della mia mission.

Felice. Una parola non certo inflazionata. Si ha paura a parlare di felicità, si ha paura anche solo nominarla.

Quante volte l’hai pronunciata negli ultimi dodici mesi?

Quando nei miei corsi parlo di felicità, vedo molti visi cambiare espressione. Come se parlassi di un concetto così astratto che diventa difficile riuscire ad immedesimarsi. “Mi basterebbe essere sereno…” è la cosa che spesso sento dirmi.

Perché accontentarti, se puoi avere di più?

Perché accontentarti di stare bene, se puoi essere felice?

Ma è un concetto così astratto che non si riesce nemmeno a definirlo

Il discorso è che se non sai cosa significa per te essere felice, non puoi esserlo.

E cerchi significati grandi ad una parola che è fatta di cose piccole.

Per essere felici, bisogna deciderlo!

La mia felicità è fatta di un panorama fantastico visto dalla finestra di casa mia… il musetto del mio cane che al mattino non vede l’ora di salutarmi e farmi tante feste.. la telefonata di mio figlio che con la voce che ride mi dice che sta bene… lo sguardo del mio compagno che mi fa sentire la donna più desiderata del mondo...il sorriso delle persone che incontro ogni giorno a cui posso donare un pezzo di me..

Sono facili le regole della mia felicità. Facili ed in mio controllo. La felicità dipende da me, da che significato voglio dare a quello che succede fuori e dentro di me.

La mia felicità non è fatta di cose esteriori...Certo, anche quelle aiutano...Ma più che avere una bella casa mi riempie di felicità aprirla agli altri.. Più che ammucchiare denaro, mi riempie di felicità goderlo insieme alle persone che amo...Più che badare all’apparenza mi riempie di felicità dare rilevanza alla sostanza.

Lasciare che ogni piccola cosa che la vita mi propone sia motivo di inaspettata felicità.

E se poi qualcuno vuole chiamare queste sensazioni gioia, serenità, appagamento, perché ha paura della parola felicità, faccia pure..

Io ho deciso di chiamarla felicità. E viverla.