Lo stress si manifesta in modo diverso per ciascuno di noi.
Mentre i sintomi comuni includono affaticamento muscolare, cefalea, problemi digestivi, insonnia, difficoltà di concentrazione, preoccupazione e persino depressione, i fattori scatenanti dello stress cambiano da persona a persona.
Lo stress, originariamente definito da Hans Selye nel 1936 come
"la risposta non specifica del corpo a qualsiasi richiesta di cambiamento",
ha una connotazione generalmente negativa nella nostra cultura.
Spesso associamo questo termine a "angoscia", anche se è utile ricordare che lo stress può anche essere utile ("eustress") se ci mobilita per:
Il cortisolo e l'adrenalina, i nostri principali ormoni dello stress, sono molto efficaci nel mobilitarci per gestire le situazioni stressanti a breve termine e possono anche aumentare la nostra capacità di apprendere nuove informazioni.
In particolare, le situazioni che minacciano la nostra sopravvivenza sono spesso incise in modo rapido e preciso nel nostro cervello.
Le persone che hanno avuto gravi incidenti spesso sperimentano in prima persona questo processo e talvolta sono sorpresi dalla chiarezza con cui possono ricordare i dettagli dell'evento, a volte come se si fosse verificato al rallentatore.
Sfortunatamente, gli stessi ormoni dello stress che sono così utili nelle situazioni a breve termine possono compromettere significativamente il funzionamento corporeo, l'umore e persino la salute del cervello quando i fattori di stress sono cronici.
Ad esempio, diversi studi dimostrano che l'ippocampo ha maggiori probabilità di restringersi se il cortisolo si lega ad esso per lunghi periodi di tempo.
Inoltre, l'aumento dei livelli di cortisolo nel tempo è associato a futuri problemi di memoria e persino a demenza.
E allora andiamo a scoprirne qualcosa di più, rispetto allo stress e metti in atto queste tre potenti tecniche per ridurre lo stress.
Molte persone sono così abituate agli effetti dello stress cronico, che non riescono più a riconoscere i loro sintomi legati allo stress.Lo stress è spesso espresso dal corpo in una miriade di modi, tra cui problemi di salute (mal di testa, problemi digestivi, tensione muscolare), sintomi cognitivi (diminuzione della concentrazione o difficoltà nel richiamare informazioni), cambiamenti dell'umore (sentimenti di impotenza, ansia, depressione e preoccupazione) e cambiamenti comportamentali (mangiare o bere di più, cambiamenti nel ritmo sonno/veglia, uso di sostanze chimiche), tra gli altri.
Spesso, le persone sperimentano più sintomi insieme legati allo stress e non riescono a riconoscerli.
Se non sei sicuro di essere stressato, chiedi a un amico o a un familiare il loro feedback esterno, che solitamente è più imparziale.
Quindi, annota tre sintomi che avverti quando sei stressato, in modo che tu possa identificarli più facilmente in futuro. Imparando come il tuo corpo esprime lo stress, avrai più successo nel ridurlo nel tempo.
Lo stress spesso si verifica quando il corpo si mobilita per rispondere a una situazione, una persona, un evento o un cambiamento che è percepito come una sfida.Tuttavia, c'è una grande varietà in ciò che le persone percepiscono come stressante.
Mentre parlare in pubblico può essere esaltante per una persona, un altro può sentirsi in preda al panico. Identificare i trigger che scatenano lo stress ti aiuterà a minimizzarli.
Se non sei sicuro di ciò che per te è la causa che scatena lo stress, segui la saggezza dei tuoi sintomi fisici (n. 1 sopra) e nota le situazioni in cui tendono a manifestarsi.
Per ora, annota due situazioni in cui provi stress.
Le tecniche di riduzione dello stress sono più efficaci quando sono personalizzate.
Oltre alle tecniche comuni, tra cui:
- la meditazione,
- il rilassamento,
- l'esercizio fisico,
- la scrittura di un diario,
- l'impegno in attività piacevoli,
il potere di un bel NO dato in modo positivo, senza sensi di colpa, può essere particolarmente efficace, specialmente quando lo stress deriva dall'obbligo di eseguire compiti che compromettono la qualità della nostra vita.
Esiste proprio una tecnica sviluppata da William Ury che si basa su un "Sì! No. Sì?”.
È un’Interessantissima tecnica che ti propongo.
Il processo inizia identificando ciò a cui scegliamo di dire "Sì!".
Sarà qualcosa di significativo dal punto di vista personale, ad esempio più tempo con la famiglia o trovare del tempo libero per occuparmi del mio fisico, seguito da un "No." a situazioni che compromettono direttamente quel "Sì!".
E finisce con una controproposta in cui offriamo all'altra persona qualcosa che consente a entrambe le parti di averne dei vantaggi.
Ad esempio, se vuoi dire "Sì!" a più tempo per fare attività fisica tre volte a settimana, potresti dover dire "No" alla richiesta di fare il rappresentante di classe nella classe di entrambi i tuoi figli; a sua volta, il tuo "Sì?" potrebbe essere quello di proporre il nome di un’altra persona che prenda il tuo posto in una delle due classi e continuare a fare il rappresentante per una sola classe… oppure dare la propria disponibilità in entrambi le classi ma fare presente che non potete offrire più di un numero limitato di ore al mese.
Proteggere il nostro tempo e i nostri interessi mantenendo allo stesso tempo buone relazioni, è una strategia vincente che darà sempre i suoi frutti.
Nella prossima settimana, verifica se una delle due situazioni stressanti identificate al punto 2 possa beneficiare della tecnica appena proposta.
La riduzione dello stress ha il potere di migliorare non solo la memoria e la salute del tuo cervello, ma il tuo umore, le relazioni e la qualità generale della vita.
Insieme all'esercizio fisico e ad una dieta, la riduzione dello stress è uno strumento potente nella cassetta degli attrezzi per la salute del tuo cervello.
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Franca Scuzzarella
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