Quante volte ti sei trovato/a a fare i conti con quella vocina interiore che faceva di tutto per screditarti, per farti sentire piccolo ed inadeguato, limitando fortemente le tue potenzialità?
Inutile, con il dialogo interno ci abbiamo a che fare tutti! Belli e brutti, sicuri ed insicuri, capaci oppure no.
Quel disco che gira in continuazione e non si ferma mai, che suona musica utile per le nostre orecchie oppure vere e proprie note stonatissime alla nostra felicità ed al nostro benessere.
Paul Mc'Kenna dice che il dialogo interno non è Dio, crede solo di esserlo. Crede di esserlo perché gli diamo un sacco di potere.
Chi non si è ritrovato a credere a quella vocina che ci dice che non siamo capaci? O che non siamo ok? O che quella situazione non si risolverà mai? O che sono così triste/solo/infelice? E bla... e bla... e bla...
Nella nostra testa il dialogo interno è una costante: una voce che parla per il tempo in cui restiamo svegli e che ci dice di tutto. Quando canticchiamo nella mente, quello è dialogo interno. Quando ci ripetiamo cosa diremo in quella particolare circostanza, quello è dialogo interno. Quando ce la raccontiamo tra noi e noi, quello è dialogo interno.
Ed è proprio quando ce la raccontiamo tra noi e noi che il dialogo interno potrebbe combinare dei veri disastri.
Perché se è vero che le parole che noi utilizziamo hanno un impatto sulla nostra neurologia e di conseguenza sui nostri stati d'animo, lo stesso concetto vale per le parole che utilizziamo nel nostro dialogo interno.
Se mi racconto che non sono capace, finirò per crederci e credendoci non accederò a quella parte di me che mi permetterebbe di riuscirci. Le parole che mi dico nel dialogo interno, diventano delle vere e proprie profezie che si avvereranno.
Del resto funziona anche al contrario, giusto?
Pensa a quelle volte che ti sei detto/a qualcosa di incoraggiante, di positivo, di creativo.. Quante volte sei rimasto piacevolmente stupito/a dei risultati che hai raggiunto?
Non solo, distorce anche gli eventi. A seconda delle parole che utilizziamo cambia la nostra realtà interna.
Hai presente il potere di alcune parole? Quegli assoluti tipo mai, sempre, nessuno, tutti? Nel dialogo interno ci raccontiamo che non sono mai stato abbastanza per qualcosa, che c'è sempre qualcuno più bravo/fortunato/capace di me, che non c'è mai nessuno che mi capisce/mi ascolta/mi vuole bene, o che tutti ce l'hanno con me.
E l'utilizzo di quegli assoluti crea la mia realtà interiore. Distorce quello che davvero succede per farmi vedere/percepire quello che io voglio vedere e di cui mi sono convinto attraverso le parole che per troppo tempo mi sono fatto risuonare nella testa.
Come fare allora per farsi amico il dialogo interno con il Coaching?
Lo scopriremo nel prossimo post.
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Franca Scuzzarella
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