Almeno uno, lo conosciamo tutti.
Il classico Bastian Contrario, quella persona che fai una fatica bestia a portare dalla tua parte, quello che se dici che è bianco, per partito preso dice che è nero, quello che è sempre in contrapposizione e che ci fa pensare lo faccia espressamente per innervosirci o per darci contro.
Pensiamo che interagire con il Bastian Contrario può non essere semplice. E se è una persona con cui interagiamo abitualmente, le incomprensioni sono dietro l'angolo. Problemi di comunicazione, malumori che incrinano i rapporti, difficoltà a trovare una linea comune.
Partiamo da un pensiero: quando pensiamo che le persone ragionino tutte nello stesso modo, stiamo facendo un errore.
Non è assolutamente così!
E se Bastian Contrario fosse soltanto una persona che guarda il mondo con un paio di occhiali diversi dai nostri? E che se capiamo quali sono le lenti che indossa, possiamo migliorare la nostra comunicazione?
Ogni persona è mossa da un software interno che dirige tutte le nostre interazioni con noi stessi e con l'esterno. E' come se ci fosse un programma inconscio automatico che ci spinge a decidere, ad agire. Un modo di vedere le cose che ci indirizza verso una scelta, un modo di agire, piuttosto che un'altra.
I Metaprogrammi (così si chiama questo programma inconscio) sono dei filtri che utilizziamo per scegliere verso cosa prestare attenzione.
Bastian Contrario è una persona che ha un metaprogramma che guarda il mondo per differenze (e questo è uno dei tanti metaprogrammi). Vuol dire che è una persona che presta attenzione e gli piace mettere in evidenza tutto quello che è diverso rispetto a quello che l'altra persona sta dicendo, proponendo o progettando.
Facciamo un esempio. Di due amici con la stessa automobile, stesso modello e stesso colore, uno metterà in evidenza il fatto di aver la stessa macchina, l'altro lo contraddirà con forza perchè metterà in evidenza le differenze degli interni, la diversa cilindrata, i cerchi in lega, ecc.
Sono in disaccordo? No, è solo un modo diverso di vedere le cose, dove il primo mette in evidenza le uguaglianze, il secondo mette in evidenza le differenze. E se entrambi si rendono conto che è solo un modo di vedere le cose e che non c'è intenzione di prevaricare o ferire, e che l'obiettivo non è avere ragione ma mantenere salda la loro amicizia, quello che potrebbe essere considerato un motivo di disaccordo, perde quel significato.
Ci pensate a quale differenza farebbe tenere in conto i metaprogrammi, nelle relazioni tra uomo e donna?
Franca Scuzzarella
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