Per comunicare in famiglia e con gli altri bene, bisogna stare bene dentro.

Sabato scorso finalmente ho rivisto le mie amiche.

Dopo tutto questo periodo in cui abbiamo evitato di vederci, finalmente ce l’abbiamo fatta.

Comunicare in famiglia: l'importanza

È una vita che ci frequentiamo, ex colleghe da quando ho iniziato ad affacciarmi al mondo del lavoro, abbiamo coltivato questa amicizia per 40 anni.

Ed in questi 40 anni ne abbiamo viste di tutti i colori: separazioni, divorzi, figli che sono andati in cerca della propria strada, genitori che si sono gravemente ammalati, malattie, lutti..

Eppure la nostra amicizia ha retto, a dispetto del tempo e delle situazioni.

Quando ci incontriamo abbiamo sempre un sacco di cose da raccontarci: dalle cose più futili ai discorsi più impegnati.

Poi qualche volta parliamo di uomini ovviamente… i nostri… e di quanto sia complicato certe volte farsi capire da loro.

Ed ogni volta quando sento le loro “lamentele” mi viene naturale dar loro qualche chicca per imparare a comunicare in famiglia meglio.

Come comunicare in famiglia nel miglior modo possibile

La prima cosa che dico sempre è che per comunicare bene con gli altri, dobbiamo stare bene dentro.

Se dentro di noi girano delle brutte sensazioni, difficilmente siamo in grado di avere una comunicazione rilassata e proficua.

E lo so perché lo vivo in prima persona.

Quando sono preoccupata, quando mi succede qualcosa che mi indispettisce, quando sono triste, mi è proprio difficile avere una buona comunicazione con le persone a cui voglio bene.

Forse è proprio con quelle che alla fin fine, diamo il peggio.

Perché con gli estranei, dobbiamo mantenere un atteggiamento più normale possibile.

Ok, so cosa stai pensando!

Franca ma anche tu ti preoccupi, ti indispettisci e sei triste? Ma come è possibile, con tutti gli strumenti che hai a disposizione?

Sfatiamo un mito e cioè quello che un coach sia esente da queste emozioni.

Ci mancherebbe!!

Le emozioni sono quello che mi fa sentire viva e anche quelle negative hanno la loro utilità purché….

Purché siano limitate nel tempo, e mi impegni ad ascoltarle e trasformarle.

Quindi se voglio comunicare in famiglia in modo produttivo, bisogna che io per prima sia produttiva dentro.

La nostra migliore comunicazione parte da noi stessi

La nostra migliore comunicazione parte da come ci sentiamo dentro.

Da come viviamo le situazioni che ci coinvolgono.

Se il mio stato d’animo non è dei migliori, se sono triste, nervosa, arrabbiata, difficile che la mia comunicazione con l’esterno possa essere efficace, probabilmente manifesterò in qualche aspetto della mia comunicazione, nelle parole che dico, nel tono in cui le dico, nei gesti che utilizzo mentre le dico, lo stato d’animo  che sto provando dentro e non sempre questo si rivelerà utile per me e per gli obiettivi che mi sono riproposta nella mia comunicazione con l’esterno, soprattutto quando voglio comunicare in famiglia.

Ma torniamo al pomeriggio tra amiche.

Una di loro mi racconta di una situazione che si è verificata la scorsa settimana, che ancora oggi la rende nervosa ed irritabile e di come questo influenza la comunicazione in famiglia.

È stato un invito a nozze per spiegarle cosa poteva fare per liberarsi di quel fardello.

E anche tu, quante volte ti lasci travolgere dai ricordi di situazioni che ti hanno fatta soffrire?

Spesso, troppo spesso.

E la conseguenza è quella tristezza, rabbia, delusione, paura, insicurezza, eccetera, che quel ricordo ti fa rivivere.

Cioè tu ripensi a quella situazione e vivi la stessa sensazione come se quella cosa stesse succedendo proprio in quel momento.

Ma non è così! Quella cosa è successa tempo fa e tu non puoi poterla cambiare nella sostanza. Se quella persona ti ha ferita profondamente, ad esempio, non puoi più cambiare come sono andati i fatti ma esserci stata male una volta non è più che sufficiente?

Io dico di si!

E allora davvero devi fare in modo di non starci più male….

Ma come si fa?

Questo è quello che ho consigliato di fare alla mia amica e che puoi provare a fare anche tu.

La mia amica ha iniziato a eseguire questo esercizio, fidandosi del fatto che sicuramente l’avrei aiutata a stare meglio.

A questo punto le ho chiesto di fare questo:

Prendi l’immagine del ricordo ed immagina di spostarla nel tuo spazio mentale.

Se era in alto mettila in basso, se era verso destra mettila verso sinistra.

Rimpicciolisci l’immagine e falla diventare grande come una cartolina o ancora più piccola, se è a colori falla in bianco e nero, allontanala dai tuoi occhi per 4 o 5 metri e sfocala.

Se senti che ci sono dei suoni, immagina di avere la manopola del volume ed azzerali.

A questo punto le ho chiesto:

“Come ti senti adesso?”

“Meglio” mi ha risposto.

Ottimo.

A quel punto la mia amica non era più nervosa e quando andrà a casa riuscirà a comunicare in famiglia sicuramente meglio.

E questo è quello che succede ogni volta che propongo questo esercizio nei miei corsi: le persone rimangono piacevolmente stupite nello scoprire che pensando a quel ricordo con caratteristiche diverse, il fastidio svanisce ed in casi davvero “impegnativi”, viene decisamente ridimensionato.

E a te, cosa è successo?

Sentirci meglio per comunicare bene in famiglia è un dovere di tutti noi, perché non ci possiamo permettere il lusso di scaricare le nostre tensioni sulle persone che amiamo di più.

E se vuoi approfondire le Tecniche che ti permetteranno di diventare abile a comunicare e gestire le tue Emozioni, puoi partecipare al CORSO ONLINE GRATUITO di

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Sabato 13 giugno

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