Quando il tuo equilibrio e la tua zona di comfort vengono messi in discussione, ricordati che è il momento di ricevere qualcosa di speciale. 

L'equilibrio nella vita

Questo per me è un momento particolare. Difficile.

È un momento della mia vita dove l’equilibrio che avevo creato con impegno e determinazione è andato a farsi benedire un venerdì mattina.

Sta succedendo per scelte fatte non da me ma sicuramente anche da me provocate.

E che rimetteranno in gioco la mia esistenza, obbligandomi ad importanti cambiamenti.

Ed anche per chi fa un mestiere come il mio, questi cambiamenti possono creare momenti di sconcerto e farti soffrire tanto.

Perché siamo comuni mortali.

E le batoste fanno male a chiunque.

La comfort zone

Ci sta! I cambiamenti sono sempre sfide con noi stessi, impegnativi quel tanto che basta per farti uscire dalla tua zona di comfort e rimettere in discussione tutti gli equilibri.

Piace a tutti stare in “comfort zone”, dove sappiamo come muoverci, come rapportarci, come occupare il nostro tempo, come comportarci.

Anche se quella è una zona dove c’è qualcosa che ti impedisce di stare davvero bene.

Piace anche a me!

Diciamo che più che piacere è più comodo, meno faticoso, più leggero.

In "comfort zone" si va per automatismi, segui quel sentiero neurologico che le abitudini hanno creato nel cervello e non ci devi pensare più di tanto.

In “comfort zone” guadagno tempo (che poi magari spreco con le peggio cose ma intanto sempre tempo guadagnato sembra… ), risparmio energie.

In “comfort zone” mi sento sicura, so come le cose vanno a finire, mi sento pronta e preparata alle sfide racchiuse in quella “bolla dorata” che ho creato intorno a me e che mi fa sentire protetta.

Poi… Pufffff….  La bolla scoppia.

Ed è buio fitto.

Non sai più come stai girata, non sai più cosa fare.

E soprattutto non sai più come fare per tornare a stare bene.

La zona di comfort è andata a farsi friggere, ancora una volta ti trovi a rimettere tutto in discussione e ritrovare il tuo equilibrio.

Gran parte di quello che era fino ad oggi non sarà più e bisogna accollarsi l’onere di ritrovare te stessa.

Fa paura?

Onestamente si, un po’!

Pensavo di aver trovato la mia “dimensione” e invece tutto è rimesso in discussione.

Lo so che vi starete chiedendo cosa diavolo stia succedendo e quali sono questi cambiamenti.

Ma non è importante il contenuto delle nostre sfide, è importante la struttura della sfida stessa e cosa facciamo per superarla.

Ho già affrontato tanti momenti difficili e da brava guerriera ho vinto già tante battaglie, e questo mi ha aiutata a crescere.

Forse a diventare una persona migliore… Non so..

Ma quello che ho potuto scoprire e che dopo ogni sfida, dopo l’impegno, c’è stato un dono.

Si, dietro ogni sfida c’è un dono.

E questo è bellissimo. È quello che ci riempie di speranza.

Il momento che sto vivendo porterà un dono.
Un dono di riscoperta profonda di cosa è davvero importante per la mia vita. Il dono del saper abbandonare quelle parti di me che mi impediscono di essere pienamente felice.

E quali altri doni mi porterà, non lo so ancora.

Non so ancora quale è la risposta a questa domanda. Lascio alla mia mente e al mio cuore il compito di trovarla.

Quello che so è che devo passare attraverso questo dolore, per guarire.
Per fare ancora un passo in avanti.

E visto che le cose non succedono mai per caso, oggi su Facebook ho letto un bel pensiero e voglio riportartelo qui sotto…

"Lascia che le cose si rompano, smetti di sforzarti di tenerle incollate.

Lascia che le persone si arrabbino.
Lascia che ti critichino, la loro reazione non è un problema tuo.

Lascia che tutto crolli, e non ti preoccupare del dopo.
Dove andrò?
Che farò?
Nessuno si è mai perso per la via, nessuno è mai rimasto senza riparo.Ciò che è destinato ad andarsene, se ne andrà comunque.
Ciò che dovrà rimanere, rimarrà comunque.

Troppo sforzo, non è mai buon segno, troppo sforzo è segno di conflitto con l’Universo.
Relazioni
Lavori
Case
Amici e
Grandi Amori.

Consegna tutto alla Terra e al Cielo, annaffia quando puoi, prega e danza ma poi lascia che sbocci ciò che deve e che le foglie secche si stacchino da sole.

Quel che se ne va, lascia sempre spazio a qualcosa di nuovo: sono le leggi universali.

E non pensare mai che non ci sia più nulla di bello per te, solo che devi smettere di trattenere quel che va lasciato andare.

Solo quando il tuo viaggio sarà terminato, allora finiranno le possibilità, ma fino a quel momento, lascia che tutto crolli, lascia andare, let it be."

Pensiero bellissimo da leggere, decisamente più impegnativo da attuare.

Equilibrio e comfort zone

Ma voglio ricordarmi che in questo ottovolante chiamato vita siamo tutti destinati a salire.

Quello che mi sento di dirti, e che dico soprattutto a me, è di non spaventarti dinnanzi alle piccole/grandi sfide quotidiane.

Non pensare di essere una sfigata e che la vita sia un continuo lottare solo per te.

Ce n’è per tutti.

Preparati da guerriera per affrontarle.

E sai quali sono le armi migliori con cui affrontarle?

Tutti i doni che hai ricevuto alla fine di ogni sfida già vinta.

E se la vita ti ha sfidato tanto, sei stata ancora più fortunata perché di doni ne hai ricevuti molti.

E tieniti pronta a ricevere tanti doni: più grande è l’impegno, maggiore sarà la ricompensa.

Con tanto amore… ❤

...

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Quanto può mandare in crisi l'idea di dare un esame?

Siamo all'ultimo mese di scuola e dalla 3' settimana di Giugno migliaia di ragazzi si confronteranno con gli esami di maturità. Una tappa importante che precede un percorso ulteriore se si decide di frequentare l'Università, oppure l'epilogo di un percorso scolastico durato molti anni.

In pochi giorni ci si gioca tutto! Ottenere una buona valutazione all'esame permetterà poi di accedere ad un percorso universitario piuttosto che ad un altro, o comunque sarà quella valutazione che verrà segnalata nel Curriculum Vitae che sarà presentato in sede di domanda di assunzione. E poi vuoi mettere la soddisfazione di uscire dalla matura con una votazione la più vicina possibile ai 100/100  🙂  

Quindi un momento importante, che dovrebbe valutare la nostra formazione e quanto abbiamo studiato e appreso in tutti questi anni.  Ore ed ore dedicate allo studio, una preparazione accurata, è tutto pronto per quel giorno, non resta che dare un esame, eppure...

Eppure, nonostante ci si è preparati al meglio, non sempre le cose vanno come si è sperato. Ci troviamo con davanti i foglio bianco della prova scritta e non sappiamo da dove cominciare o ci si presenta davanti alla commissione e sembra che il nostro cervello abbia resettato tutto quello che c'era da sapere e diamo una minima parte di quelle che erano le nostre potenzialità.

Cosa succede? Perchè sino alla sera prima si sapeva tutto e il giorno dopo il disastro?

Succede perchè non si è capaci di gestire la propria emozionalità, perchè non ci si è preparati a rimanere tranquilli e sereni in un momento dove lo stress può giocare brutti scherzi.

Per dare un esame e superarlo alla grande, oltre ad avere le competenze necessarie (e quelle devono essere apprese nei mesi/anni precedenti) occorre avere il giusto atteggiamento mentale vincente ed essere nello stato emotivo più utile.

Conosci qualcuno che studiando meno di quanto studiassi tu, otteneva risultati migliori? Come faceva?

Il nostro corpo comunica, la nostra voce comunica, l'espressione del nostro viso comunica. Possono comunicare sicurezza o ansia e dall'altra parte tutto questo viene percepito.

Ecco perchè è indispensabile in quei momenti avere strumenti per gestire le emozioni, i pensieri, il tono di voce, l'atteggiamento. E in questo può essere importante l'aiuto di un Coach professionista.

Un Coach può supportarti nel percorso ed insegnarti tecniche che permettano di accedere alle migliori risorse: gli ancoraggi, la gestione degli stati d'animo, la time-line, le visualizzazioni di risultato, così da essere pronti a dare un esame e superarlo.

Vuoi farti aiutare da un Coach professionista per dare un esame e superarlo? Contattami

 

Qual'è la tua attitudine, quando si tratta di agire?

Sei quel tipo di persona che decide e agisce?
Oppure sei di quelli che dicono di decidere quello che vogliono raggiungere (sei sicuro/a che hai davvero deciso?) ma aspettano ad agire e rimandano al momento in cui la situazione sarà la più propizia possibile?

Sei anche tu di quelli che scelgono di rimandare, aspettando "il momento giusto" per iniziare ad agire?

In questa videocoaching ti voglio rendere consapevole di quello che stai facendo quando decidi (e qui si che decidi) di rimandare. La procrastinazione è il nemico numero uno del successo!

Rimandare crea presupposto ed il presupposto ripetuto crea atteggiamento.

Ti lascio alla videocoaching per spiegarti come funziona questo meccanismo non utile.

 

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