Oggi non risulterò simpatica a qualcuno ma poco importa, non possiamo piacere a tutti!

Un giorno ho partecipato ad una conferenza di network marketing e di tutto quello che lo speaker ha detto, una cosa mi è rimasta molto impressa: sono i numeri che contano.

O li fai, o non li fai.

Provare a farli non funziona, cercare di farli meno che mai.

Contano solo i numeri effettivi.

Mi è piaciuto un pacco questo concetto, perché lo condivido pienamente.

Esulando dal parlare per numeri che sa davvero troppo di network marketing, diciamola così: sono i fatti che contano.

Di bla bla bla è pieno il mondo, di gente che fa, sfa, spacca e ricostruisce a parole ne ho personalmente le tasche piene.

Sono i fatti che contano.

Sono i risultati che parlano di quanto ti sei spaccato il culo (scusa ma quando ci vuole ci vuole).

Sono i risultati che parlano di quanta passione, costanza, determinazione, energia, entusiasmo ma anche fatica, delusione, risalita quando sei caduto e perseveranza quando tutto remava contro ci hai messo.

Nel mio lavoro mi confronto con tante persone e la maggior parte quello che tende a fare è lamentarsi.

Lamentarsi è diventato lo sport preferito.

Quando poi fai presente che ognuno può cambiare lo stato delle cose se ci si mette d’impegno, se si è disposti a farsi il mazzo, allora vengono propinate una serie di motivazioni/scuse per cui proprio per lei questo non è possibile.

Non è possibile cambiare un lavoro che fa schifo, non è possibile chiudere una relazione che ti ha stancato o peggio ti fa soffrire, non è possibile migliorare il proprio stile di vita, non è possibile essere più tranquilli e sereni..

La cosa che mi sento spesso dire è: “La fai facile tu…”

Facile??!!! E chi ha mai detto che è facile??!!

Non è facile, ma è fattibile! Oh si se è fattibile..

Perché io l’ho fatto, perché tante delle persone che hanno frequentato i nostri corsi lo hanno fatto, perché tante altre lo hanno fatto.

Certo devi fare MIC (acronimo di “muovi il culo”) e abbandonare quell'abitudine a lamentarti e basta, prendere in mano la tua vita e metterti alla guida dell’autobus con tutta la fatica che ci vuole.

Smetti di aspettarti che siano lo stato, il governo, la società, il tuo datore di lavoro, i tuoi amici, tuo marito o tua moglie a darti quello che vuoi.

Vai a conquistartelo!

Smetti di compiangerti e crederti la vittima dell’universo e fai qualcosa!

Ce l’hai presente il gap che ti divide da dove sei e dove vorresti essere?

Le hai le idee ben chiare rispetto a cosa dovresti fare nello specifico per metterti alla guida del tuo autobus, o vuoi continuare a restare in ultima fila ad aspettare che qualcuno lo guidi al posto tuo, per poi avere tutte le tue buone ragioni per lamentarti?

Cinque consigli per rimetterti alla guida e cominciare a fare, sempre che tu non lo ritenga troppo difficile:

  1. Fai una lista delle cose che nella tua vita ti stanno bene e quelle che non ti piacciono. Dove pende la bilancia? Visualizza più volte al giorno tutte quelle situazioni che non ti piacciono e con l’immaginazione esasperale: se è il tuo lavoro a non piacerti, visualizza situazioni sempre più negative e dolorose, se è la tua forma fisica a non piacerti vediti sempre più grasso e goffo, se è la tua relazione a non piacerti visualizza le vostre litigate molto più accese che nella realtà. Andare ad esasperare il “dolore” farà si che il tuo inconscio sia spronato a dire “BASTA!”
  2. Sii focalizzato e non improvvisare. Inizia ogni giorno con le idee ben chiare rispetto a quello che vuoi che succederà entro sera e quindi prepara una To Do List delle cose più importanti da fare, associando all'idea di farle una grande soddisfazione. Portare a termine ciò che ci siamo prefissati aumenta l’autostima e l’idea che siamo capaci di farlo.
  3. Dividi le situazioni che non ti piacciono rispetto al grado di influenza e di controllo che eserciti su ognuna di esse, così da comprendere su cosa puoi agire sapendo che:
    a. non puoi né influenzare né controllare quelle situazioni che non dipendono da te, ad esempio il tempo atmosferico (quindi assurdo essere di buon o cattivo umore se piove o c’è il sole), il traffico
    b. non puoi controllare le altre persone anche se le puoi influenzare
    c. puoi controllare ed influenzare esclusivamente te stesso.
    Saputo questo regolati!
  4. Prendi a modello chi ha già fatto i cambiamenti che tu vorresti fare. Chiedigli come ha fatto, come si è aiutato, chi l’ha aiutato. Se c’è riuscito lui/lei, ci puoi riuscire anche tu. Non ce l’hai impresso nel DNA quel tale comportamento o quella tale situazione
  5. Paga il prezzo. C’è sempre un prezzo da pagare per il miglioramento. Le cose non succedono per miracolo, né dalla sera alla mattina. Sii disposto anzi mettilo proprio in conto precedentemente, che c’è un prezzo da pagare e sii pronto a pagarlo. Focalizzati sui benefici di quel prezzo e non sugli svantaggi. Quando compri qualcosa che ti piace sei disposto a barattare il tuo denaro in cambio di quell’oggetto, giusto? Allora baratta un po’ di fatica in cambio della soddisfazione di vivere la vita che vuoi.

Spero con questo articolo un po’ pungolatorio, di aver smosso chi solitamente si lascia vivere e se ne sta in fondo all'autobus a lamentarsi.

Quanto può mandare in crisi l'idea di dare un esame?

Siamo all'ultimo mese di scuola e dalla 3' settimana di Giugno migliaia di ragazzi si confronteranno con gli esami di maturità. Una tappa importante che precede un percorso ulteriore se si decide di frequentare l'Università, oppure l'epilogo di un percorso scolastico durato molti anni.

In pochi giorni ci si gioca tutto! Ottenere una buona valutazione all'esame permetterà poi di accedere ad un percorso universitario piuttosto che ad un altro, o comunque sarà quella valutazione che verrà segnalata nel Curriculum Vitae che sarà presentato in sede di domanda di assunzione. E poi vuoi mettere la soddisfazione di uscire dalla matura con una votazione la più vicina possibile ai 100/100  🙂  

Quindi un momento importante, che dovrebbe valutare la nostra formazione e quanto abbiamo studiato e appreso in tutti questi anni.  Ore ed ore dedicate allo studio, una preparazione accurata, è tutto pronto per quel giorno, non resta che dare un esame, eppure...

Eppure, nonostante ci si è preparati al meglio, non sempre le cose vanno come si è sperato. Ci troviamo con davanti i foglio bianco della prova scritta e non sappiamo da dove cominciare o ci si presenta davanti alla commissione e sembra che il nostro cervello abbia resettato tutto quello che c'era da sapere e diamo una minima parte di quelle che erano le nostre potenzialità.

Cosa succede? Perchè sino alla sera prima si sapeva tutto e il giorno dopo il disastro?

Succede perchè non si è capaci di gestire la propria emozionalità, perchè non ci si è preparati a rimanere tranquilli e sereni in un momento dove lo stress può giocare brutti scherzi.

Per dare un esame e superarlo alla grande, oltre ad avere le competenze necessarie (e quelle devono essere apprese nei mesi/anni precedenti) occorre avere il giusto atteggiamento mentale vincente ed essere nello stato emotivo più utile.

Conosci qualcuno che studiando meno di quanto studiassi tu, otteneva risultati migliori? Come faceva?

Il nostro corpo comunica, la nostra voce comunica, l'espressione del nostro viso comunica. Possono comunicare sicurezza o ansia e dall'altra parte tutto questo viene percepito.

Ecco perchè è indispensabile in quei momenti avere strumenti per gestire le emozioni, i pensieri, il tono di voce, l'atteggiamento. E in questo può essere importante l'aiuto di un Coach professionista.

Un Coach può supportarti nel percorso ed insegnarti tecniche che permettano di accedere alle migliori risorse: gli ancoraggi, la gestione degli stati d'animo, la time-line, le visualizzazioni di risultato, così da essere pronti a dare un esame e superarlo.

Vuoi farti aiutare da un Coach professionista per dare un esame e superarlo? Contattami

 

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