Qualche giorno fa ho scritto un articolo dove parlavo di comunicazione.

La comunicazione con l'esterno è una nostra responsabilità e come tale va vissuta. Infatti il risultato della nostra comunicazione non è dato da quello che sappiamo/vogliamo dire ma da quello che l'altro comprende. Perchè non è tanto importante quanto conosciamo bene quello che vogliamo comunicare, è importante quanto di quello che voglio dire arriva nella testa di chi mi sta di fronte

Ti faccio un esempio per comprendere meglio: un insegnante che spiega l'argomento ai suoi alunni ha un sacco di competenze al riguardo. Conosce perfettamente la materia e il suo obiettivo è quello di trasferire la sua conoscenza ai suoi alunni. Ma se gli alunni non comprendono bene il messaggio, mica è solo colpa loro.

Certo magari potrebbero stare più attenti, prendere appunti, usare strategie di apprendimento più efficaci ma la grande responsabilità di quanto è stato comunicato è dell'insegnante.

E così succede in ogni ambito della vita. In famiglia, con i figli, il nostro compagno, gli amici, i colleghi.

La responsabilità della comunicazione nei loro confronti è nostra: siamo noi che abbiamo il dovere di trasmettere all'altro, parlando una lingua che lui/lei possa comprendere.

Eh si.. E' proprio questione di parlare la stessa lingua!

Ecco da dove nascono incomprensioni e cattiva comunicazione. Dal fatto che quando comunichiamo non ci preoccupiamo di parlare una lingua che l'altro possa comprendere. E quando parlo di lingua non mi riferisco allo stesso  idioma ma ad un canale comunicativo che mi possa mettere in comunicazione con l'altro.

Ti spiego meglio: ognuno di noi ha un canale comunicativo preferenziale, una scelta inconscia con cui processiamo preferibilmente gli input che ci arrivano dall'esterno e che utilizza i nostri cinque sensi. Ciò significa che le persone processano le informazioni che ricevono dall'esterno utilizzando un canale sensoriale privilegiato e questi canali possono essere la vista (visivi), l'udito (auditivi) tatto, gusto, olfatto e sesto senso o sensazioni (cinestesici).

Queste nello specifico sono lingue diverse in cui le persone possono comunicare. Se io preferibilmente processo il mondo che sta fuori di me attraverso le immagini (visivi) parlerò una lingua completamente diversa rispetto a chi, ad esempio, lo fa attraverso le cose che prova (cinestesici). E se parliamo una lingua diversa, non ci comprendiamo!

Occorre quindi scoprire quali sono i segreti di una comunicazione efficace!

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