Essere genitori è il mestiere più impegnativo del mondo.
Anche perché è un mestiere che dura tutta una vita, in quanto come dice il detto “figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi”.
Volendo non convalidare di questo detto popolare, il significato della parola “problema”, che sinceramente ho annullato dal mio vocabolario, in quando mi rimanda ad un’idea di cosa difficile da superare, sicuramente i figli ti impegnano per tutta la vita, in modo particolare quando sono piccoli.
Io sono mamma di un uomo di trent’anni ma non per questo sono esentata dal vivere la mia relazione con lui nel modo più arricchente possibile per entrambi, dove ancora in certi momenti gli sono di supporto infondendogli forza, coraggio, positività che per i giovani di oggi, con i messaggi che ricevono dall’esterno, sono valori difficili da riconoscere come propri.
E se questo vale a trent’anni, figuriamoci che valore può rappresentare accompagnare un bambino nella sua crescita emotiva e personale, infondendo fiducia in se stesso, coraggio, autostima, installando valori forti a cui poter fare riferimento per tutta la vita.
Questo non è ovviamente solo compito dei genitori: nonni, zii, insegnanti, istruttori, figure di riferimento nell’educazione del bambino, dovrebbero prendersi carico di questo compito impegnativo ma molto soddisfacente.
Il problema è, che non sempre si hanno gli strumenti giusti per adempiere a questo compito. I bambini e gli adolescenti, nella società odierna, sono sottoposti a stimoli continui e non è più come una volta, dove bastava guardarli con occhi severi.. Oggi, è tutta un'altra storia..
E per fortuna che è così!
Ma noi adulti non siamo preparati a questo: essere figure di riferimento oggi è più complicato che in passato, poiché anche noi siamo inglobati in contesti differenti e spesso usciamo la mattina e ritorniamo alla sera e per compensare alla nostra mancata presenza, ci mettiamo una pezza diventando a volte troppo permissivi. O all’opposto, ci convinciamo che non è colpa nostra se non abbiamo tempo e lasciamo che a crescerli e a trasmettergli valori siano la televisione, internet, i mass media.
Peccato che questi strumenti non facciano altro che proporre modelli negativi, dove si prediligi l’avere piuttosto che l’essere e dove si inviano messaggi che tendono ad annullare la fiducia, la stima di se, lo sviluppo delle proprie risorse.
Del resto basta guardare la televisione: di cosa si parla? Di guerre, di crisi, di difficoltà, di omicidi, di stupri. Ma di televisione magari parliamo un’altra volta…
I bambini e ancora di più gli adolescenti, hanno bisogno di noi. Hanno bisogno di adulti che sappiano trasmettergli fiducia in se stessi, forza interiore per affrontare le difficoltà, autostima per sentire di valere sempre, indipendentemente dai risultati raggiunti.
Dobbiamo fare il nostro mestiere di educatori bene! Al meglio non basta..
Perché loro saranno gli adulti di domani e se vogliamo che il nostro mondo diventi un posto migliore, dobbiamo popolarlo di persone migliori.
Possiamo preparare noi stessi quindi, per essere quegli educatori che sanno seminare quei semi sani che nel tempo diventeranno piante sane, salde, ben piantate nel terreno.
La Pnl ci può aiutare in questo: avere una buona comunicazione con loro, scoprire come valorizzare l’identità dei nostri ragazzi, aiutarli a far emergere i loro talenti, infondere fiducia in se stessi e nelle loro potenzialità è facile e molto soddisfacente, se sappiamo come fare. E come farlo bene!
Se ti interessa approfondire queste tematiche, partecipa alle serate LA PNL CON I BAMBINI. Sono in programma due serate, venerdi 17 e 24 Gennaio. Clicca qui per avere tutte le informazioni
Franca Scuzzarella
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